L’Ocse, certificando un nuovo crollo del Pil italiano nel 2013, addirittura di -1,8 per cento, svela senza volerlo la natura autoreferenziale del sistema politico e quella tautologica delle sue verità come delle sue bugie. E’ del tutto evidente che le politiche di austerità sono fallite, che l’ottimismo fatuo e astratto di Monti nelle interessate ricette europee è diventato cancrena, che le successive larghe intese ci stanno portando al precipizio su una carrozza costruita col niente delle idee, guidata da cocchieri, relative mosche e contendenti di straordinaria mediocrità intellettuale, politica e morale. Ma non è questo il punto.
Il fatto è che siamo arrivati al punto zero nel quale, rispetto alla sopravvivenza politica, verità e menzogna sono equivalenti, hanno effetti disastrosi e giganteschi sui cittadini, sulle istituzioni, sulla democrazia, sulla civiltà, ma non tolgono o aggiungono nulla alla cosiddetta stabilità politica che, ormai avremmo dovuto capirlo, è una staticità da pompe funebri. Qualche settimana fa, in vista della grana Berlusconi, il premier e i ministri e lo stesso Napolitano si erano affrettati a vendere la speranza di una ripresina e dunque si proclamavano indispensabili come vestali della luce in fondo al tunnel, ovvero dell’austerità. Tanto indispensabili che la loro permanenza poteva anche essere barattata con la salvezza dell’ex Cavaliere. La ripresa era ovviamente una bugia, come lo è del resto anche quella di un’area euro fuori dalla recessione, un fatto puramente tecnico che l’avvicinarsi delle elezioni continentali trasforma in sostanziale. Ma comunque sia, è chiaro che anche arrendendosi alla realtà di un nuovo crollo del Pil, non cambia nulla: siamo sull’orlo del burrone e dunque la stabilità è ancora più necessaria, il governo, i partiti e il Quirinale si riciclano all’istante in vestali del buio fitto e in quanto tali sono legittimate a rimanere e a rinviare ogni argomento che possa mettere in pericolo la governabilità.
La stessa cosa avviene con lo spread: se è basso non si può cambiare nulla altrimenti si alza, se è alto, aiuto aiuto, non si può cambiare nulla altrimenti ci puniranno. E così via dentro una logica nella quale tutte le vacche sono nere e le medesime idee e tesi valgono in un caso come in quello opposto. La indifferenza nei confronti dei cittadini, diventa politica indifferenziata e monismo concettuale. Insomma la palude nella quale siamo dove tutto è indistinto, la bussola segna sud e nord allo stesso tempo e la famosa governabilità è al di sotto di ogni valore di verità.
A tal punto che per salvare Berlusconi invece del Paese, si prospetta la possibilità che il Parlamento chieda alla Corte Costituzionale o alla corte di Lussemburgo di impedirgli l’applicazione di una legge che esso stesso ha votato pochi mesi fa. In maniera che ancora un volta la menzogna sia la stessa cosa della verità. E qualunque piega possa prendere la vicenda: un rinvio alle calende greche, una calata di braghe del Pd, l’agguato dei franchi tiratori o anche la ricostruzione di una maggioranza con i letto- renziani rinfoltito da spezzoni di forzaitalioti e da qualche pentastellato, nulla può davvero cambiare in questa realtà di base che del resto sta benone a una classe dirigente parassita che soffre della stessa malattia del sistema politico per contagio reciproco.
Non ne ho molta di fantasia Perché credo che l’utopia sia la luce per un domani migliore.
Per far si che questo entri nelle menti va alimentata e credimi faccio molta fatica perché io appartengo alla generazione nata ne l’era fascista dove gli analfabeti erano la maggioranza siamo sopravvissuti al fascismo alla distruzione della guerra ma il sogno utopico non ci a mai abbandonato con sacrificio abbiamo ricostruito L’ITALIA da consegnare ai nostri figli per un domani migliore. L’ignoranza credevamo fosse la nostra debolezza i fatti ci hanno smentito. Noi senza licenza elementare abbiamo avuto come insegnante l’esperienza che ci ha fatto capire che le ideologie non esistono sono solo create ad arte dalla classe dominante per creare fazioni da sottomettere al proprio volere Ti domanderai ma dove vuole arrivare? Ci arrivo subito al sogno utopico che se venisse coltivato è l’unica salvezza L’utopia unica luce per un domani migliore senza partiti che fanno chiacchiere da 64 anni Utopia per un popolo coeso a l’interesse comune non dei pochi come avviene da sempre con la sparizione di tutto ciò che sino ad oggi ci a ingannato per il loro tornaconto
Sfruttando credenze politiche e religiose hanno approfittato dell’ignoranza per gettare radici cosi profonde del male da ingannare anche chi ignorante non è
Tutto questo ha fatto il suo tempo per questo più li lasceremo al potere e più si avvicinerà la fine fa da spia la crisi mondiale creata dalla cupidigia anticamera della fine di tutto
L’unico antidoto? è il sogno utopico che diventa realtà rispecchiando cosi il volere di chi ha creato un mondo perfetto. Dominato dalla gente più imperfetta che esiste sulla faccia della terra L’utopia è il messia del terzo millennio dove quell’uno per cento che domina il mondo cederà il passo al nuovo privo dell’interesse dei pochi a beneficio di tutto il mondo unito in un solo credo la fratellanza . scusami se ti ho annoiato ma noi ignoranti con pochi vocaboli ci ripetiamo allungando lo scrivere per spiegare il nostro pensiero.
PS Non c’è nessuna differenza fra ( Democrazia e Comunismo)
Sino a che nel Mondo prevarrà la cupidigia
il Popolo sarà Sempre sfruttato dalla classe dominante.
La differenza ci sarà quando il credo delle forze Politiche
Si completerà fondendosi a formare un solo credo ( EGUAGLIANZA SOCIALE)
Vittorio
Ma certo siamo succubi sudditi e non facenti parte di uno stato europeo,stando al gioco delle banche e avendo iniziato alzando a dismisura il valore dell’euro ci siamo fottuti con le loro mani……Dei plutocrati mondiali….adesso mi scappa da ridere…….no da piangere…..
Dopo due GUERRE e
lotte sindacali in questi ultimi 100 anni cosa abbiamo
ottenuto dai padroni solo sacrifici e tante chiacchiere.
Rispetto
ha 65 anni fa le
risorse energetiche sono agli
sgoccioli I mercati sono saturi
Per risolvere la crisi?
semplice (DIO
non voglia) Scateneranno la terza GUERRA MONDIALE
Cosi
prenderanno due piccioni con una
fava 1° livelleranno la popolazione MONDIALE
2° i
sopravvissuti ? saranno i nuovi schiavi in premio? Avranno solo
sacrifici.
Si può salvare il Mondo ? si
abbattendo il vecchio
e Sostituendolo con
nuove regole
dove la
FRATELLANZA prevalga su tutto forte del
motto (uno per tutti – tutti per uno) VITTORIO
PS
Mi
sono chiesto spesso cose
L’Utopia e da ignorante l’unica risposta che mi è venuta in mente
È L’UTOPIA e la scintilla che
manca a l’essere umano per essere simile ha DIO.
DIVULGO ciò che penso nella speranza che persone colte possano estrapolare il meglio dà i miei commenti e completarli con parole più consone.
Sono vecchio, poco studiato, ma, secondo me ci stanno prendendo ancora una volta per il culo. Il parlare di ripresa facendo pensare al ritorno delle cose a come erano prima è una palla bella e buona:… la crescita del pil inizierà (forse) solo nel 2015 ma questo non comporterà comunue un aumento dell’occupazione. La cosa deprimente è che nessuno sta facendo nulla per preparare il nostro paese al nuovo scenario sociale, economico e (mi auguro anche) produttivo