Anna Lombroso per il Simplicissimus
Sarà lecito no? parlare di suicidio, anche senza esibire credenziali professionali, quando è evidente il significato simbolico, il potente messaggio dimostrativo di un gesto così estremo. In realtà qualsiasi persona che si toglie la vita denuncia l’abbandono, la solitudine, l’incomprensione, la sottovalutazione che le è stata riservata, dichiara le frustrazioni, le umiliazioni, gli oltraggi che ha subito e la delusione per non avere la forza necessaria a sopportarle. Ma anche in casi apparentemente solo personali, questa azione fatale assume un significato civile e politico perché parla di isolamento, dell’incapacità del sistema sociale di ascoltare il malessere e ridurre i livelli di disperazione di vita degli individui e della collettività, che vengono retrocessi a turbe o populismo, a patologia o disadattamento punibili con una doverosa emarginazione e condanna.
Ieri non a caso nella regione che rappresenta un bubbone di vergogna nazionale, dove ogni fenomeno, dalle alluvioni alle morti per malasanità viene attribuito a tare antropologiche che espongono le sue popolazioni al giogo delle mafie, un insegnante di 33 anni sospeso per aver rifiutato di sottoporsi al vaccino anticovid si è dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri di Rende. La raccomandazione delle autorità di riservare a questo gesto “rispetto e silenzio” è stato accolto così entusiasticamente che i giornali che non collocano la notizia tra le brevi in cronaca, omettono di parlarne come il Fatto che apre sui bisticci quirinalizi, o la Repubblica che informa che la stretta del governo è a termine e tra 10 giorni forse potranno riaprire le discoteche in tempo per San Valentino.
Non può non tornare alla memoria la catena di suicidi da crisi, che sorprese la presidenta della Camera che non aveva immaginato che ci fossero tanti poveri, o quelli legati al fallimento di istituti di credito, uno sospetto, di un manager, sospetto, altri chiari e prevedibili di clienti turlupinati, ridicolizzati dalle misure salvabanche e babbi imprudenti e per giunta derisi dal governatore di Bankitalia che diede lor degli analfabeti funzionali, puniti per l’avidità che li aveva fatti cascare nel tranello dell’evidente frode.
Però stavolta è perfino peggio, perché al giovane uomo che giace in fin di vita in un ospedale dove possiamo supporre sia stato sottoposto a opportuno tampone, non si riconosce il ruolo di vittima sacrificale. In fondo, si sente dire, poteva responsabilmente vaccinarsi come ha “scelto” di fare la maggioranza, d’altra parte la somministrazione per il personale scolastico è stata resa ufficialmente obbligatoria e uno dei doveri dei docenti risiede nel praticare e insegnare il rispetto delle leggi, salvo, pare, quelli di religione che devono rispondere ad altri comandamenti e tribunali.
Nessuno in questi mesi ha valutato che quello che si è imposto ai docenti e che è incompatibile con la loro missione che dovrebbe consistere nell’accompagnare con la cultura e il sapere i giovani nel futuro, aiutandoli a sviluppare ragione, giudizio, senso critico e di responsabilità perché imparino a affrontare ogni scelta in modo consapevole, risponde proprio alla visione di istruzione che ispira il sistema dominate, una scuola che ammaestri al conformismo, che induca alla competizione, che raccomandi l’obbedienza, fertile di risultati profittevoli, mentre il dubbio e la critica altro non sono che capricci di chi non sa adattarsi, adeguarsi e quindi meritare la concessione di prerogative e labili garanzie.
E i virtuosi pedagoghi sono stati chiamati a dare l’esempio, chi si è sottratto è stato a un tempo deplorato e emarginato da quelli che hanno subito e che pur vergognandosi vogliono attribuire un significato etico e deontologico alla resa e da quelli che hanno subito di malavoglia il ricatto e pretendono di allargare la cerchia delle vittime dell’intimidazione e del disonore di sottostare a comandi che non possiedono nessuna finalità di carattere sanitario.
Non stupisce, in personale che per anni ha acconsentito a collaborare alla mortificazione della loro missione sociale, che ha scelto di far parte di una corporazione che ha praticato l’isolamento spocchioso non esercitando la doverosa solidarietà militante con altre categorie, che ha ingoiato un susseguirsi di bocconi amari in veste di controriforme, l’ultima delle quali ha prodotto la definitiva cancellazione della funzione sociale oltre che educativa dell’istruzione pubblica.
Non stupisce che non abbiano manifestato insieme ai loro alunni e ai loro figli contro l’aberrazione del tirocinio di servitù, assoggettamento e perfino lutto.
Non stupisce che oggi non siano in sciopero per stare al fianco di quel giovane uomo che ha preso sul serio il suo mandato fino a cercare di darsi la morte per smentire i pregiudizi che tanti dei suoi colleghi alimentano con l’acquiescenza e l’adesione acritica, dando ragione ai filosofi un tanto al chilo che li accusano di essere interessati solo alla paga, ai ministri che li preferiscono in veste di secondini e guardiani dei polli in batteria.
Ragazzini che muoiono durante la parodia feroce della formazione, ragazzini presi a botte, maestri che si danno fuoco, è proprio maledetta una scuola che ha bisogno di martiri.
“Non stupisce che oggi non siano in sciopero per stare al fianco di quel giovane uomo che ha preso sul serio il suo mandato fino a cercare di darsi la morte per smentire i pregiudizi che tanti dei suoi colleghi alimentano con l’acquiescenza e l’adesione acritica, dando ragione ai filosofi un tanto al chilo che li accusano di essere interessati solo alla paga, ai ministri che li preferiscono in veste di secondini e guardiani dei polli in batteria.”
Salve, bevitori d’acqua fresca (e si spera non inquinata dea Soros). Innanzitutto il tizio era vaccinato, e per di piu’ teneva pure la cartuscella verde che voi schifate – e della quale io nonho bisogno, anzicheno.
Spalma: vaccinato, e *NON* aveva perso il lavoro.
Ed e’ ancora vivo.
Ciò che fu Scuola pubblica italiana no esiste più da oltre quarant’anni… sostituita scientemente da pura palestra di formazione ideologica atta ad istupidire alunni e togliere loro ogni capacità di autonomo ragionamento. Smettete di mandare vostri figli a scuola… non vi accorgete che ve li restituiscono rimbambiti?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Affinché si tratti di profezia, il nome lo dice, deve essere un Profeta a emanarla e di certo Rasputin non lo era affatto. In questi casi è di predizioni che bisognerebbe parlare, e in questo campo, il terreno si fa minato. Come che sia, è questa la frase che mi ha incuriosito:
“Il corpo di un uomo venerando sarà trascinato per le strade di Roma da un cavallo bianco…”.
Ora, in Kalkin Avatara nella tradizione Indù è il 10° Avatara di Vishnu che dovrà manifestarsi alla Fine dei Tempi e che corrisponde alla seconda venuta del Cristo. Bene: Kalkin vuol dire esattamente “Colui che cavalca un cavallo bianco”! …Fate vobis: la tana del Bianconiglio è molto profonda…
e.c.: il Kalkin Avatara…
Ciao Fesso Coso! Che t’allarghi di piu’ da queste parti?
Inquietante accostamento con una famosa profezia. Da brivido.
http://laltraversionedeifatti.blogspot.com/2022/01/che-sia-questa-la-notte-delluomo.html
Non lo so, non essendo un indovino, tantomeno un profeta, ma constatato Morte 5Stelle a roma, in un bagno di vergogna ed oscurità, limitati ad un colle che altrove sarebbe adibito a discarica dei vizi umani, questo bgliore fiammante da un luogo di provincia, è una sfida al Tempo, altro che luogo. E’ un avvenimento Storico, un lampo al cielo, un ‘Anima che si libra al cielo, al par di un allodola. Dove piu’ sordida è la sentina della storia, a palazzo della corruzione, ecco a contrappasso il grido contro il Nichilismo istituzionale, a rivendicare l’Assoluto dell’Individuo, assai piu’ Luminoso, caldo, bruciante del Sole. Un solo Uomo, infiamma l’Universo!
E’ il nostro Jan Palach, inutile negarlo. Allora l’oppressore esterno si serviva di carri armati, oggi, interno,di coercizioni sanitarie. Si è immolato perchè credeva nella Scuola e nessuno aveva tempo per lui. Dai tempi di Don Milani, a quelli del mio insegnamento, la gerarchia scolastica, l’ordinamento, son rimasti gli stessi. Selettivi con corsi ed insegnanti deliberatamente mortificati per i figli dei contadini, nel frattempo divenuti operai, impiegati. La lettera ad una professoressa, è passata come piuma d’oca sotto la pioggia.L’italia è sempre quel posto meschino, fascista dai tempi della lettera ad un cappellano, inascoltata. Ancora scelba, tambroni ad uccidere la democratica , calata a macigno sulle classi subalterne. Le polizie, eserciti, figli del popolo, son per la maggior parte semianalfabeta, come li vogliono i dirigenti, prefetti, questori. Credo che quest’uomo, abbia guadagnato un posto d’Onore nella nostra disgraziata terra.Puoi oscurare una stella, ma in tanto buio, quanto più si fa profondo, tanto più splende.
Si può leggere (!) :
https://proitalia.org/pagina/larte-della-vergogna
Quelli che sgovernano per il nostro bene (??) :
https://twitter.com/PLDC09710726/status/1488389170125053954?cxt=HHwWhIC9zY-E6acpAAAA
I giornalai…
https://twitter.com/SinistroTOP/status/1488485310015197186?cxt=HHwWhMC-zZnglKgpAAAA
Ed invece …
https://twitter.com/BoriManuela/status/1488276430764998657
Per sdrammatizzare :
https://twitter.com/giuliogaia/status/1488452401145298951/photo/1
Maledetto il Paese che ha bisogno di martiri che rivendicano solo i propri diritti.
Ragazzini che muoiono durante la parodia feroce della formazione, ragazzini presi a botte, maestri che si danno fuoco, è proprio maledetta una scuola che ha bisogno di martiri.