
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Ieri abbiamo appreso che il Ministro della Salute ha scelto in qualità di presidente della “Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana”, S.E.R., cioè Sua Eccellenza Reverendissima Vincenzo Paglia, Arcivescovo, Gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, Presidente della Pontificia Accademia per la vita, uno cioè dei più influenti esponenti del governo papalino.
Così possiamo star certi che i vecchi sopravvissuti alla combinazione feroce di malasanità e Covid, sono destinati, potendolo, a usufruire della compassionevole cura delle monache degli istituti privati, ospizi compresi, ai conforti della fede che li aiuteranno a espiare anche la colpa di voler morire con dignità.
E sempre ieri Giani, come primo atto della sua presidenza alla giunta regionale Toscana si è recato in devoto pellegrinaggio al santuario di Montenero per recare un cero alla Madonna.
Che dire? Non possiamo che suggerire analoghe pratiche di devozione e omaggio a tutti i santi protettori in cielo e in terra a Azione di Calenda, Italia Viva di Renzi, al Pd di Zingaretti o Bonaccini, alla Lega di Salvini o Zaia, a Forza Italia o Fratelli d’Italia, in segno di gratitudine e come rito apotropaico per il futuro.
Eh si, la Provvidenza e i suoi officianti aiutano gli ossequienti praticanti in vari modi, anche producendosi negli effetti speciali della bomba d’acqua – una volta si chiamava temporale – caduta ieri sera su Roma, che potrebbe rappresentare la più formidabile propaganda offerta su un ombrello d’argento a tutti gli ipotetici candidati al seggio di primo cittadino.
Nella gran confusione che regna sotto il cielo pare che i poteri forti che i 5 Stelle avrebbero dovuto contrastare nella città che forse non è più Eterna come prometteva, non si sono accontentati degli innumerevoli segni di cedimento, e poi delle innumerevoli concessioni accordate, e poi dell’accondiscendenza entusiasta dimostrata.
Così anche lassù si potrebbe ipotizzare che abbiano tolto fiducia alla Raggi, che pure, proprio come Giani, aveva dato il via al suo mandato con una pia missione oltre Tevere. E dire che le aveva fatte tutte per piacere a chi conta, ai re di Roma, Totti compreso, e perfino alle sardine interpretando una tardiva conversione all’antifascismo di facciata togliendo la sede a Casa Pound né più né meno come ha sfrattato i senza tetto occupanti di stamberghe periferiche, in veste di trasgressori punibili dalla legge, si, ma del più forte, e ai quali non è stata proposta dignitosa e certa alternativa.
Si può cominciare dalla madre di tutte le battaglie, quello stadio promesso e avviato da Marino, che aveva fornito l’unico terreno di scontro con Giachetti che ne aveva fatta la bandiera. Da due anni malgrado i principali sponsor dentro al comune fossero stati investiti dai venti giudiziari, la sindaca briga per realizzarlo in qualità di opera di interesse collettivo anche per i laziali, legittimati a esigere il loro colosseo.
Le motivazioni di questa scelta restano oscure salvo quella solita, compiacere costruttori e immobiliaristi vendendo ai cittadini l’altrettanto abituale bufala delle compensazioni, consistenti in interventi inutili se non dannosi per territorio e ambiente, comunque irrilevanti rispetto a priorità che da tempo rivestono carattere di urgenza.
In tanti (qualcuno li aveva anche votati) hanno compreso che l’ambizione dei rappresentanti dei 5stelle era quella di comandare senza l’impegno a governare, arduo e pesante anche per via proprio dello stesso motore inarrestabile e potente che li aveva condotti a Palazzo Chigi, al Campidoglio, a Palazzo Civico, quella eredità di mezzo secolo o quasi di malaffare, malgestione e mal comune, nel doppio senso delle inefficienze della macchina amministrativa e dell’oltraggio perpetrato nei confronti del patrimonio pubblico, dei servizi, e dei bisogni della collettività.
E’ vero, la Raggi, eletta comodamente per mancanza di competitor, aveva trovato una città in vendita sul banco del supermercato, vittima della speculazione, dei Grandi Eventi in agguato, delle valanghe di cemento pronte a rovesciarsi malgrado vanti il record con l’altra capitale, quella morale, dei vani vuoti e insieme dei senzatetto, delle bolle immobiliari e finanziarie, dell’illegalità, quella marrana di Mafia Capitale e quella più marrana ancora della criminalità a norma di legge, infiltra il sistema degli appalti, guida le acrobazie di una urbanistica retrocessa a negoziato tra privati e comune nel quale vincono sempre i primi.
E certo non era facile rompere quella continuità, spesso in aperto contrasto col governo centrale che licenziava misure e imponeva rinunce che aggravavano indebitamento e obbligavano attraverso tagli e frugalità all’impotenza.
Ma la giovane avvocata cresciuta nello studio Previti ce l’ha messa tutta per deludere chi ci aveva creduto, con l’avvicendarsi di consigliori e assessori inadeguati, quando gli unici autorevoli venivano espulsi per eresia.
E se il governo Conte 1 e Conte 2 ha dimostrato una sovrana indifferenza per i temi ambientali e del cambiamento climatico con la radicalizzazione evidente degli eventi estremi, in barba al vaffanculismo green di Grillo e del suo merchandising rinnovabile, la sindaca ci ha fatto sapere che non si presta a sterili polemiche da quattro soldi sulle inadempienze della manutenzione ordinaria, sicché i tombini tappati sono retrocessi a oggetto di vergognosa propaganda ostile, e i rifiuti abbandonati diventano manifestazione di inciviltà popolare, anche quando, come ieri sera, torrenti di pioggia si riversano trascinando tonnellate di immondizia in giro per la città. Ma le inadempienze, l’inadeguatezza, l’incapacità possono ricoverarsi sotto il tendone da circo del fiscal compact, del pareggio di bilancio, per un po’, per un po’ possono trovare giustificazione nell’impotenza a rompere vincoli e a portare avanti un contenzioso con il governo centrale.
Dopo 5 anni però la perseveranza a non fare – che avremmo comunque preferito al poco malfatto – andrebbe punita con severità, se qualsiasi crisi diventa emergenza di ordine pubblico, dai senzatetto ai rom, perlopiù nativi romani, agli immigrati, tutti target che esigono l’intervento della polizia e dell’esercito, oltre che della municipale promossa dai decreti sicurezza degli esecutivi Berlusconi, poi Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 1 e 2, a mantenere il decoro di città idonee solo a funzioni turistiche.
O se dall’agenda politica dell’amministrazione è stata espunta la parola lavoro, a meno che non si tratti dei posti elargiti alle clientele delle aziende consegnate ai miti progressivi delle privatizzazioni: meno servizi più cari, se viene incentivata la pratica di conferire incarichi e concedere appalti opachi con l’unico accorgimento di provvedere a distribuzioni bipartisan, proprio come fa l’esecutivo, imprese o cooperative riciclate dopo la brevissima bufera che ha scompigliato i capelli del vertice del Mondo di Mezzo oggi in libertà e pronto a tornare in azione.
Non c’è da stare allegri, manco la gogna e nemmeno le pasquinate puniranno l’incresciosa sindaca che con tutta probabilità verrà rieletta per mancanza di avversari, come nella prima tornata, come a Venezia, come ovunque il Pd e pure la diversamente opposizione preferisce godersi i successi del mugugno che come è dimostrato, premia elettoralmente, piuttosto di cimentarsi a governare. che su di loro i benefici arrivano comunque, basta aver sottoscritto il patto di sangue con la cleptocrazia, che grazie alla manina della provvidenza cui non sono graditi gli straccioni, fa cadere un po’ di polverina d’oro su chi si affilia, sta in ginocchio, obbedisce e porta i ceri nelle processioni del potere.
Si può leggere:
https://comedonchisciotte.org/rossanda-ci-ha-lasciato-hillary-ce-ancora-il-manifesto-dal-1969-al-2020-daje-ai-nemici-delli-americani/
Cara Anna,
uno che la sapeva lunga diceva: “fate quello che dicono, non fate quello che fanno!”.
Se è, ahimè, pur vero che gli ossequî dei politici alle gerarchie ecclesiastiche sono tutti esclusivamente riconosciuti per “quello che fanno” e per nulla per “quello che dicono”, buttare il bambino con l’acqua sporca, non è mai un esercizio corretto né profittevole.
A meno che, per lei, non sia se non rimasta l’acqua sporca, con il che ogni discorso sarebbe inutile…
A volte l’acqua è talmente sporca da dissolverci dentro anche il bambino…
proprio l’esperienza di quelli che si sono presentati con l’innocenza puerile dei bambini dimostra che non sempre i bambini sono puliti, caro Gatto
Pensavo che la metafora fosse chiara, ma a quanto pare: i bambini, di questi tempi poi, sono SEMPRE sporchi, non qualche volta! È l'”innocenza”, non puerile, ma pura che il bambino non sa di avere, che va salvaguardata e liberata dallo sporco, non liberare il bambino furbetto, dall’obbligo di fare la doccia! Se poi, il tropo, vogliamo tirarlo per i capelli, allora vabbè…
Se il bambino è risolutamente recidivo a vivere nello sporco , tale da non riuscire a distinguerlo più dall’acqua forse è meglio lasciarlo crogiolare nella su sporcizia gettata in discarica, il suo ambiente più “naturale” e confortevole.
Ecco: allora tiriamolo per i capelli!
Sa a furia di cercare il pelo sull’uovo, ormai non capiamo più dove stia l’uovo, ed i realtà qualcuno ci ha già fatto la frittata
( ma Noi imperterriti continuiamo a cercare sto pelo sull’uovo…), approfittando del nostro stato di distrazione.
Se della democrazia stiamo perdendo sempre più le forme oggettive, allora ogni politicante demagogo, ne approfitterà per venderci in modo sempre più maldestro ( ma da noi, ormai sempre più confusi ed assuefatti alla mancanza di democrazia, difficilmente comprensibile …) la propaganda sostanzialmente più manipolatoria e speciosa.
“È l’”innocenza”, non puerile, ma pura che il bambino non sa di avere, che va salvaguardata e liberata dallo sporco”
Ecco sta presunta innocenza, del sozzone di turno, la liberi lei che si sente in grado di farlo e che ci crede.
Da dove la deduce, lei l’innocenza ( recondita a suo dire, beh talmente recondita che io proprio non la noto…) di soggetti politici che hanno oggettivamente ridotto il tasso di democrazia nel paese e, che per giunta sono degli scarsi amministratori ?
Se poi l’innocenza non è nota neppure a soggetto che dovrebbe averla, capirà che chi lo vede da fuori può tranquillamente Non notarla ed al limite fregarsene di certi sofismi… se il bambino è innocente, da innocente si comporterà, ed i nostri politicanti sono Maggiorenni , vaccinati e abbastanza pastrocchioni da tempo (dove lei riesca vedere innocenza in certi soggetti, io non lo capisco proprio, forse sta proiettando le sue illusioni giovanile in ciò che Non è salvabile ne difendibile… la categoria degli illusi a volte può essere pericolosa in quanto ambivalente… l’illusione può essere una forma per dissimulare la propria mala fede ) !
Forse lei è troppo giovane per notare, la rappresentazione grafica , fosse pure mentale, della retta che va ad interpolare l’andazzo tendenzialmente peggiorativo della politica italiana , sostanzialmente coincidente con vari forme di riduzione del tasso di democrazia nella società italiana, o nel peggiore dei casi, è proprio in mala fede… i sindaci sono derivazione di leggi elettorali maggioritarie o porcata che dir si voglia e agiscono in uno schema giuridico maggioritario-autoritario, se con tutti i poteri-mezzi a loro disposizione , Non riescono governare, qualche problema grosso ce l’hanno di sicuro, altro che innocenza… nel migliore dei casi è grossolana quanto superficiale inettitudine ( ah certo, ce lo dice l’UE, è colpa dell’UE, contro la quale i politici Nulla fanno, che coincidenza…).
Sulla malafede sarebbe bene andarci cauti prima di individuarla per induzione da quello che si capisce dai discorsi di un altro… La faccenda sarebbe troppo complessa da dirimere in un blog e in due righe: quello che posso dire è che lei fa confusione tra l’individuo e la funzione che tale individuo riveste nei confronti del Principio dal quale trae tutta la sua legittimità di rappresentanza.
Solo il Principio è depositario dell'”innocenza” di cui sto parlando, Principio che, in sé, non è mai modificabile dalle secolarizzazioni inevitabili che, nel divenire, si presentano di volta in volta, vuoi che siano individui o fatti a farsene carico.
Gli individui, soprattutto di questi tempi, sono spesso all’oscuro, più o meno completamente, di quello che rappresentano; questo è un fatto gravissimo in sé, ma nemmeno questo, ripeto, è sufficiente per modificare l’essenza di ciò che, malamente, rappresentano: per questo si dice che ciò che dicono, fosse anche senza nessuna consapevolezza, va seguito, e allo stesso tempo condannato ciò che fanno.
Quel “dire” non appartiene loro in proprio, viceversa, sono responsabili come individui per quello che “fanno”
PS: se lei ritiene che un sessantenne sia troppo giovane, allora sì, forse sono troppo giovane…
PS2: volevo precisare, anche se mi pareva scontato, che tutto questo mio dire era riferito alle “gerarchie ecclesiastiche” e non ai politici, del tutto avulsi da ciò che qui si è sostenuto.
Se l’amministratore ( con metodi maggioritari, poco democratici ma improntati alla governabilità…) , della comunità cittadina Non riesce a governare equamente, senza tante finezze andrebbe responsabilizzato , in quanto maggiorenne e vaccinato (spesso ben poco innocente, e per nulla bambino…)… la Raggi ha il titolo di avvocato, se Non sa lei quali sono le sue responsabilità e cosa comporti il buon governo di una città, siamo messi male, molto male…
nonostante le terrificanti alternative alla Raggi
( tendenzialmente in politica, e sempre di più l’alternativa è fra il peggio ed il meno peggio, ammesso che quest’ultimo esita ancora…) che ci possono essere a Roma, la Raggi va Responsabilizzata quanto meno politicamente, nel modo più idoneo ed efficace.
il clero cattolico fa politica ed è politica a volte nel senso più deteriore del termine…
I problemi di amministrazione di Roma sono da ascrivere perlopiù alla Raggi nonostante l’invadenza delle varie lobby romane, palazzinari e clero in primis.
“con l’avvicendarsi di consigliori e assessori inadeguati, quando gli unici autorevoli venivano espulsi per eresia.”
Ancora Onestismo a 5stalle ?
“Ma la giovane avvocata cresciuta nello studio Previti”
Chissà che alta concezione di legalità avrà imparato da quelle parti…mah…
“In tanti (qualcuno li aveva anche votati)”
per quel che può interessare, io NO, Mai…
“trasgressori punibili dalla legge, si, ma del più forte, e ai quali non è stata proposta dignitosa e certa alternativa.2
Toh, sembra quasi fascismo ( ma onesto e a 5 stalle ?)…