mariFranco Marini non è uomo che abbia mai fatto dichiarazioni memorabili o anche solo corpose, riservandosi un’area di rigorosa modestia politica. Ma sembra essere particolarmente prolifico quando c’è da sostenere l’inciucio ad oltranza o ridurre i diritti del lavoro. Ecco una breve antologia raccolta negli ultimi anni.  

 

1 febbraio 2008 

Governo con Forza Italia

“Uno spiraglio c’è. Nulla di scontato, ma vale la pena tentare. Consultando anche le parti sociali e lanciando un appello a Forza Italia”. La seconda giornata di consultazioni di Franco Marini si chiude così. Con il presidente del Senato che chiede al partito del Cavaliere di “ascoltare la società”. Ovvero di dare il suo appoggio ad un governo che faccia le riforme e poi porti il Paese al voto in un clima migliore e con regole più chiare.

 

24 gennaio 2009 

Ok ai nuovi contratti penalizzanti con ultime parole famose

“L’accordo sul nuovo modello contrattuale è certamente una svolta positiva per le relazioni industriali e per tutto il Paese. In un momento di grave emergenza economica e sociale non sono sufficienti i provvedimenti e le misure che il governo sta portando all’esame del Parlamento. Tocca anche alle parti sociali fare la propria parte, rimettersi in gioco e soprattutto impegnarsi responsabilmente per risollevare il Paese dalla crisi. Da almeno dieci anni, le imprese ed i sindacati inseguivano il traguardo di un nuovo assetto contrattuale più moderno e meno conflittuale, capace di risollevare i salari e nello stesso tempo di incrementare la produttività delle aziende”.

 

9 aprile 2009 

Tutto bene per il terremoto
“Lo Stato si è mosso con prontezza e funzionalità, tutte le autorità sia nazionali, sia locali hanno agito dando grande prova di efficienza. Siamo soltanto all’inizio, certo, ma senza dubbio la fase acuta dell’emergenza è stata affrontata dall’esecutivo, in particolare dal Dipartimento della Protezione civile, in maniera encomiabile e l’ho personalmente riferito al sottosegretario Bertolaso”

 

02 dicembre 2010

Mai sinistra nel Pd

“Se si apre la deriva a sinistra ci sarà un fronte interno molto caldo. Siamo malati di vanità.
L’aggressione speculativa all’Italia ci sarà di certo, se si va alle elezioni. Dobbiamo puntare a un governo di responsabilità nazionale, anche guidato da una personalità del centrodestra.Sento parlare di “rifondare il Pd”, imbarcando Vendola. È il tuffo in un passato remoto, uno sbandamento. Se qualcuno coltiva davvero questa idea la declassi a nostalgia del Pci altrimenti offre un segnale di fine dell’esperienza dei Democratici”.

 

28 dicembre 2010 

Viva Marchionne

Franco Marini (Pd), ex presidente del Senato, in un passato più lontano leader della Cisl, approva  l’accordo separato raggiunto senza l’ok della Fiom per lo stabilimento Fiat Mirafiori. Risponde “sì”, senza esitazioni, alla domanda se lui, da sindacalista, lo avrebbe firmato. “Sì, perché – spiega – si parla da troppo tempo di avvicinare la contrattazione al posto di lavoro, solo così si recupera salario e produttività.