Ciò che sta accadendo al G20, trasformatosi in vertice sulla crisi siriana, prefigura trasformazioni impensabili anche un decennio fa: gli Usa isolati, la Gran Bretagna che dà segni di volersi liberare dello status di setter domestico, la patetica Francia che si fa protagonista di guerra per sfuggire alla marginalità di fronte alla Germania e molta parte del mondo che conta ossia i Brics decisamente contrari ad azioni militari, assieme a molti europei.
Questa volta il pretesto scelto dagli Usa per entrare di forza in una questione dalla quale sono rimasti assenti per due anni, riuscendo a perdere sia Assad che la resistenza, è stato assai poco convincente se messo sulla bilancia dei rischi che comporta, ma la contrarietà mette in luce sopratutto il riassetto degli equilibri globali e la difficoltà per gli Usa di svolgere la parte di poco limpido poliziotto e di giudice insindacabile. Non so come si evolverà la situazione, ma di certo l’anglocentrismo concentrazionario che ha distinto gli anni del dopo muro in quasi tutti gli ambiti, trova ormai pane per i suoi denti ed è in evidente declino, nonostante che da noi si sia subito mosso il vasto partito trasversale degli “amerikani”.
Ci sarebbe da piangere di fronte a queste mutazioni e all’asfittico panorama italiano nel quale l’america dei telefilm, delle trasmissioni della Fox, nonché dei locali chierichetti delle tre i (tra cui fondamentale è l’idiozia) è ancora imperante e produce ridicole imitazioni. Un panorama nel quale da un mese ci si dibatte sulla ghirba di Berlusconi che tutta la politica vorrebbe salvare senza avere il coraggio di ammetterlo, dove l’evasore fiscale conclamato vede aumentare i suoi consensi. Com’è anche normale che sia in un Paese dove la tassazione è altissima e dove nel tempo, anche prima di Berlusconi, l’intera economia si è in qualche modo strutturata proprio su questo desangagement fiscale. Per qualche tempo mi ero permesso di far notare che il problema non poteva essere risolto né coltivando questo vizio, né pensando di eradicarlo manu militari in nome di un’eticità tradita anche da chi la invoca, ma attraverso un nuovo patto di cittadinanza. Tuttavia per immaginarlo e stipularlo occorre progettualità politica e un’idea di società che mancano del tutto al milieu politico così come alla gran parte dei cittadini.
E tuttavia gli eventi che fanno corrente di storia al G20, percorrono sotto forma di farsa anche la penisola: il berlusconismo e la dissoluzione della sinistra in un patchwork di modernismi d’accatto come bandiere bianche o di impavide nostalgie, è coevo alla presa di potere degli Usa e del suo capitalismo, ne rappresenta il correlativo oggettivo dentro la nostra realtà. La crisi che attraversa questo mondo ormai in fase terminale rispecchia in qualche modo il venir meno degli assetti che si erano formati dopo il crollo dell’Unione Sovietica, trascinando con sé anche il ruolo socialdemocratico dell’Europa, trasformatasi in breve in un continente che a una Costituzione ha sostituito un regolamento condominiale e aziendale. Dove tra l’altro i proprietari dell’attico non possono più vedere gli inquilini del piano terra.
Questo per dire che nuovi orizzonti si vanno formando mentre ci accapigliamo sull’ex Cavaliere o recitiamo il rosario delle frasi fatte e dei pensieri rimasticati. Possiamo solo sperare che davvero si alzi il vento e che qualcuno sia in grado di sentirlo. Che si sia degni di una rinascita, almeno quanto si è stati efficienti nel declino.
Non ne ho molta di fantasia Perché credo che l’utopia sia la luce per un domani migliore.
Per far si che questo entri nelle menti va alimentata e credimi faccio molta fatica perché io appartengo alla generazione nata ne l’era fascista dove gli analfabeti erano la maggioranza siamo sopravvissuti al fascismo alla distruzione della guerra ma il sogno utopico non ci a mai abbandonato con sacrificio abbiamo ricostruito L’ITALIA da consegnare ai nostri figli per un domani migliore. L’ignoranza credevamo fosse la nostra debolezza i fatti ci hanno smentito. Noi senza licenza elementare abbiamo avuto come insegnante l’esperienza che ci ha fatto capire che le ideologie non esistono sono solo create ad arte dalla classe dominante per creare fazioni da sottomettere al proprio volere Ti domanderai ma dove vuole arrivare? Ci arrivo subito al sogno utopico che se venisse coltivato è l’unica salvezza L’utopia unica luce per un domani migliore senza partiti che fanno chiacchiere da 64 anni Utopia per un popolo coeso a l’interesse comune non dei pochi come avviene da sempre con la sparizione di tutto ciò che sino ad oggi ci a ingannato per il loro tornaconto
Sfruttando credenze politiche e religiose hanno approfittato dell’ignoranza per gettare radici cosi profonde del male da ingannare anche chi ignorante non è
Tutto questo ha fatto il suo tempo per questo più li lasceremo al potere e più si avvicinerà la fine fa da spia la crisi mondiale creata dalla cupidigia anticamera della fine di tutto
L’unico antidoto? è il sogno utopico che diventa realtà rispecchiando cosi il volere di chi ha creato un mondo perfetto. Dominato dalla gente più imperfetta che esiste sulla faccia della terra L’utopia è il messia del terzo millennio dove quell’uno per cento che domina il mondo cederà il passo al nuovo privo dell’interesse dei pochi a beneficio di tutto il mondo unito in un solo credo la fratellanza . scusami se ti ho annoiato ma noi ignoranti con pochi vocaboli ci ripetiamo allungando lo scrivere per spiegare il nostro pensiero.
PS Non c’è nessuna differenza fra ( Democrazia e Comunismo)
Sino a che nel Mondo prevarrà la cupidigia
il Popolo sarà Sempre sfruttato dalla classe dominante.
La differenza ci sarà quando il credo delle forze Politiche
Si completerà fondendosi a formare un solo credo ( EGUAGLIANZA SOCIALE)
Vittorio
La crisi che viene da lontano
Crisi che va ricercata nella cupidigia di una Nazione che definirei usando un eufemismo governata dal Male.
Nazione con un governo fantoccio e due Governi occulti che rappresentano i due schieramenti politici.
Non fidandosi l’uno de l’altro ogni uno fa i suoi interessi tenendo all’oscuro il Governo di facciata che a l’occorrenza dovrà ripianare i danni da loro creati.
Danni che quando si manifestano è tropo tardi per rimediarli vedi la crisi Mondiale creata dalla cupidigia
Senza tenere conto delle conseguenze Mondiali.
Mi chiedo a cosa serve la comunità EUROPEA non doveva servire a creare una unione
Forte per difenderci dallo strapotere del male?
La Nazione del Male per dominare i mercati mondiali non esita a finanziare Guerre .
Quando le fa personalmente si inventa armi chimiche che non ci sono
Per Chiedere l’intervento dell’ONU (organizzazione obsoleta) che permette al male di sopravvivere.
Se da parte della comunità Europea non prevalesse l’egemonia del Potere
Potremmo isolare la Nazione del Male che con la Prepotenza domina il resto del Mondo.
PS SIAMO UN PAESE di NAVIGANTI ALLA DERIVA
In cerca di un faro che non c’è
Sballottati come fuscelli nella tempesta mediatica. Le voci delle sirene offuscano le menti dei marinai Portando la nave senza nocchiere verso gli scogli.
DOVREMMO metterci i tappi nelle orecchie e andare avanti
alla ricerca del nuovo da plasmare sperando che l’odissea abbia fine.
Dopo avere letto i commenti postati sui vari blog mi vergogno di essere italiano
Là colpa è dei pappagalli ammaestrati dal cervello pigro.
Ripetono solo ciò che questi individui divulgano .
Perché non pretendiamo il rispetto dei programmi elettorali
Iniziando da quelli più utili al popolo.
Non come avviene oggi vanno avanti solo programmi che arricchiscono i soliti noti
a danno dei più deboli . ( solo allora il popolo sarà sovrano.)VITTORIO
“on sé anche il ruolo socialdemocratico dell’Europa, trasformatasi in breve in un continente che a una Costituzione ha sostituito un regolamento condominiale e aziendale. ” vero. Si chiama UNIONE EUROPEA
Tendo a non essere d’accordo sul fatto che gli Stati Uniti siano in decadenza. Per farlo, bisognerebbe non vedere come il più grande processo di trasformazione dell’economia mondiale mai avvenuto nella storia (la virtualizzazione delle attività umane che si trasferiscono da un mondo fisico ad internet) sia interamente nelle mani degli Stati Uniti. Già oggi, e sto parlando della mia attività economica personale, se Google volesse rovinarmi gli basterebbe non far più trovare il mio sito sul suo motore di ricerca. Prima di avere un sito ho avuto varie attività e nessuno aveva mai avuto il potere di chiudermi la bocca. Ma oggi Google lo può fare in un millisecondo e con decisioni in pratica insindacabili. Se questo non è potere assoluto, non so cosa sia il potere assoluto.
Ma a parte questo, come non si può vedere che gli Stati Uniti ricattano ogni giorno interi continenti manovrando i mercati finanziari in modo da spostare masse di denaro immense che fanno la differenza tra la vita e la morte delle economie prese di mira? L’Europa ne sa qualcosa in un momento in cui anche le economie BRIC soffrono per i colpi che gli Stati Uniti stanno loro assestando.
E che dire dello spionaggio generalizzato cui In Italia non si è data la minima importanza, a conferma della marginalità del nostro paese, mentre altre nazioni come la Germania hanno subito capito che lo scopo dello spionaggio non è la repressione dell’attività terroristica ma la cattura di “conoscenza” che può essere utilizzata in vario modo: per rivendere a terzi le informazioni acquisite, per danneggiare concorrenti, per carpire segreti industriali, per danneggiare reputazioni, per ricattare politici e opinion leaders e per qualunque altra cosa che, conosciuta proditoriamente, ci permette di avere un margine di vantaggio su chi compete con noi.
Gli Stati Uniti, che a suo tempo avevano intuito che non aveva senso trattare i paesi vinti con il polso di ferro come si sarebbe fatto in altri tempi, oggi ha capito prima degli altri che il nuovo modo di far guerra alle altre nazioni è quello di avere tutto sotto controllo: non solo l’energia e le risorse, come da tradizione, ma anche i dati personali, le autostrade della comunicazione, i negozi e supermercati virtuali, le scuole e la cultura online e, infine, le coscienze e i comportamenti attraverso i siti sociali. Maduro sarà anche nemico di Obama ma se il suo popolo usa Facebook, Twitter, Google, Apple e Amazon gli Stati Uniti sono già penetrati nella carne e sangue dei venezuelani, e la backdoor umana è stata già ampiamente creata, disponibile per futuri interventi di ogni tipo.
Quello che a volte erroneamente consideriamo come “decadenza degli Stati Uniti” è invece solo il loro apparente ritirarsi da certi settori geografici che risultano ormai superflui nella nuova ottica di controllo totale tramite la virtualizzazione. Se tutta l’attività economica umana passa ormai dalla rete, che senso ha continuare a mantenere costosi eserciti sul campo?
Alla fine l’evidente incertezza di Obama può anche dipendere dal fatto che dato il livello di assoluto controllo raggiunto dagli Stati Uniti sembra che al presidente non sia rimasto più nulla da fare se non recitare ogni tanto qualche discorso retorico, peraltro sempre meno convinto, e organizzare qualche G-20 di facciata, più che altro per mascherare il fatto che le altre nazioni, ormai, non contano più nulla. Che lo sappiano o no.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-ma-che-c-da-festeggiare-il-banchetto-pre-apocalisse-dei-leader-del-g202-62270.htm
http://www.roberto.info/2013/08/03/la-democrazia-zombi-contro-la-siria/