Cose da pazzi, anzi da pazzarielli quello che succede a Roma. Eppure l’atto politico più significativo che sia venuto dal Pdl in questi giorni di avvicinamento alle amministrative è l’aver sforato il tempo limite per la presentazione della lista provinciale di Roma. Sembrerebbe solo un incidente e per certi versi lo è, ma il tutto sembra aderire a caratteristiche che vediamo all’opera ogni giorno nel governo: superficialità, arroganza, incompetenza e nessun rispetto delle regole .
Dietro la vicenda grottesca del rappresentante che se va perché stufo di aspettare, delle liste non pronte e di chissà quali inconfessate difficoltà interne , c’è un’ intera mentalità, una concezione patronale e padronale della politica. C’è la totale mancanza di rispetto della rappresentanza popolare e un disprezzo per i riti della democrazia. Denuncia tra le righe una svergognata bulimia di potere.
Se vivessi a Roma mi basterebbe questo episodio per decidere di non dare il voto a gente che nel migliore dei casi imita i film di Totò. E di certo non mi farei convincere dal patetico appello al buon senso fatto dalla Polverini e da Alemanno: il vero buon senso spinge ad arrivare per tempo a un appuntamento conosciuto già da molti mesi. Non possono chiedere ad altri di garantire i loro elettori, visto che essi per primi non sono stati in grado di farlo. Anzi li hanno traditi persino in un banale iter burocratico.
Non è la burocrazia che uccide la democrazia. E’ che quando non si ha alcun senso della democrazia, si pensa di essere al di sopra degli impegni, della correttezza e del rispetto delle regole. Si pensa di potersene fregare. Proprio quel “me ne frego” che circonda famelico la Polverini: spero che a forza di riceve saluti romani, i romani capiscano che gente così va solo salutata.
Quello che qui é eclatante é l’arroganza dei cretini….spero solo vivamente che non sia “sanato” in alcun modo questo pasticcio con un’ azione che invalidi del tutto il rispetto delle regole e che sarebbe un altro precednete pericoloso messo a segno del partito della “Liebrtà di fare un pò quel cazzo che ci pare” come diceva in una gag comica Corrado Guzzanti, spero solo sia l’inzio di una lunga lezione che non é possibile fare quel cazzo che si crede….a dispetto delle regole…
p.s.
e sotto sotto me la rido
Hai perfettamente ragione Marcello
L’arroganza pervade il pdl, così com’è pervaso da tutto ciò che denunci in questo articolo è sarà questa la causa del suo tracollo…..se il pdl adesso raccoglie consensi ciò è dovuto al vuoto totale che c’è nella sinistra, manca un riferimento che rappresenti i valori positivi della democrazia, fatta da persone oneste e che abbiano la capacità di uscire dalle segreterie ed ascoltare la gente e che ogni tanto sappiano dire anche di no ad una chiesa che molto gattopardescamente stà cercando di farci credere che sta cambiando.
Scusa….forse non ho capito il senso, ma dico magari fossero ai livelli degli inciuci alla Totò….questi sono pericolosamente ridicoli.