Assolto invece che prescritto. Dopo mesi di depistaggi, di interpretazioni fuori di ogni realtà, non riesco più a scandalizzarmi per l’ennesima menzogna del Tg1. E credo che ha questo punto non sia più una macchia sulla professionalità giornalistica della testata, quanto un infortunio che dovrebbe essere denunciato all’Ordine dei bugiardi per la scarsa professionalità, la pesantezza con cui è stata smerciata l’ultima balla.
Non passa giorno che non ci sia da mangiarsi il fegato per come gli argomenti vengono rigirati, nascosti, deformati a seconda di come faccia più comodo. Oppure contrapposti ad altri che possano mitigare e annullare la carica negativa delle cattive notizie. E di certo il telegiornale di governo non è il solo, anzi, se si esclude il Tg3, tutti sono costruiti nello stesso modo, compreso il notiziario de La 7 da cui ho sentito cose che gridano vendetta: i soldatini si sono allineati in fretta.
Una sola clamorosa menzogna che sarà fatta passare per un incidente di percorso, per un errore di chi scrive sul gobbo, non basterà certo a scalzare Minzolini dal trono. Ci vorrebbe una documentazione che giorno per giorno rendesse conto delle bugie sostanziali che vengono diffuse, dei dati alterati o riferiti fuori contesto, delle omissioni di un telegiornale che dovrebbe essere di tutti e che invece è di uno solo.
Ci vorrebbero persone di buona volontà e con il cuore saldo, disposte a prendere nota ogni sera di ciò che si dice e di come lo si dice. Occorrerebbe un osservatorio che rendesse evidente la distorsione che viene perpetrata nei confronti di quell’80 per cento di popolazione che s’informa solo attraverso la tv.
Ecco quello sarebbe uno strumento che potrebbe forse ottenere un risultato pratico e nello stesso tempo costituire una documentazione storica di come nasce un regime mediatico. Uno studio sui nasi lunghi e sui pinocchi di Mastro Silvio. Qualcosa da lasciare a futura memoria in un Paese senza memoria.
Bè, bisognerebbe che qualcuno desse un minimo di disponibilità e che l’idea si diffondesse. Ma sinceramente non credo che ci siano abbastanza persone disponibili.
Tentiamo. Proviamoci almeno. Il rischio e’ di non poter piu’ provare perche’ non ci sara’ nessuno ad ascoltare.
si troveranno questi cuori saldi e di buona volontà? l’idea è eccellente,come sempre.buona giornata ,Alberto
Francamente dubito che si trovino