Come ci si poteva aspettare se l’inizio inverno è piuttosto freddo e ostile al gretismo, ci sono in compenso i tornado nel centro degli Usa a dimostrare la catastrofe climatica. E così i 100 morti nel Kentucky sono già stati arruolati nell’allarmismo del clima e nei suoi lucidi vaneggiamenti da dare in pasto al pubblico e alla sua fragile emotività.  Ma il fatto è che tutto questo non ha senso perché non c’è alcuna prova di un aumento dei tornado negli Usa, mentre è certo che le vittime siano gradualmente diminuite negli anni, segno che semmai c’è stata una diminuzione di intensità. Nella tabella qui sotto potete vedere l’andamento dei morti per milione di abitanti a partire dal 1875 ai nostri giorni:

E’ evidente che dal 1925 in poi c’è stata una continua  diminuzione che in sostanza racconta di un attenuazione di questi fenomeni perché se è vero che si sono sviluppati sistemi di preallarme che nonostante gli errori, salvano delle vite, dall’altro la densità di popolazione è più che quintuplicata rispetto al primo quarto del secolo scorso nelle aree più frequentemente colpite: dunque un tornado di forza 5 farà potenzialmente un numero molto più elevato di vittime. Purtroppo la situazione non è così chiara per quanto riguarda il numero dei tornado perché la rete di radar meteo e successivamente quella dei satelliti si sono sviluppate durante decenni  portando ovviamente a una conta sempre maggiore di questi fenomeni. Nella tabella qui sotto vedete infatti una crescita costante nel numero a partire dal 1961. Ma dal 2009 quando ormai la rete ha raggiunto la sua dimensione massima la curva tendenziale ha preso a scendere. Si può dunque arguire che comunque a parità di mezzi di indagine il numero sia abbastanza stabile a parte ovviamente le oscillazioni annuali, ma intanto è rimasta appiccicata la leggenda che il numero di questi fenomeni violenti sia in aumento.

Ad ogni modo e per pura curiosità aneddotica, la più grande ondata di tornado in Usa è stata quella della Pasqua del 1913 durante la quale furono colpiti  Nebraska, Iowa, Kansas, Arkansas, Illinois, Indiana, Pennsylvania, Kentucky e Alabama, provocando circa 400 morti oltre a vaste inondazioni in altri stati che a loro volta hanno provocato un  numero altrettanto alto di vittime. La foto in apertura si riferisce proprio a questa vicenda. Ogni tanto qualche aneddoto serve a pareggiare la tattica di trasformare qualsiasi fenomeno in una prova certa del cambiamento climatico e del riscaldamento globale da dare in pasto all’uomo della strada che certo dopo aver letto del tornado non va a cercarsi dati e precedenti. Chi lo fa del resto pare a una vasta platea di imbecilli e di ignoranti volontari,  come uno che non crede alla scienza: stupidità forza 5.