Mi sorprende che abbia fatto tanto scalpore l’annuncio di Pfizer sulla necessità di una terza dose di vaccino, semplicemente perché pensavo che questo fosse nella logica delle cose, che ce lo si dovesse aspettare e che fosse stato di fatto annunciato dalla stessa azienda quando qualche settimana fa quando ammise che la copertura vaccinale non dura più di sei mesi. Del resto anche Moderna e gli altri produttori di vaccini a mRna hanno parlato di terza dose, il governo di Israele ha annunciato la seconda ondata di rivaccinazioni nel prossimo autunno e l’Europa sta per acquistare 1 miliardo e 800 milioni di dosi Pfizer sufficienti per vaccinare quattro volte i cittadini – sudditi della Ue entro il 2023: stupirsi di tutto questo significa non aver compreso la natura narrativa della cosiddetta pandemia sulla quale si vorrebbe costruire uno stato permanente di emergenza sanitaria mentre ci si trova di fronte a un’ondata di tipo influenzale e stagionale, prodotta da un virus che come quelli dell’influenza muta rapidamente e verso il quale occorre ribadire una copertura che molto spesso produce conseguenze più marcate della malattia stessa. Tra le altre cose benché la vaccinazione antinfluenzale sia praticata in maniera sempre più massiccia ormai da decenni non si placa la discussione sulla sua reale efficacia che appare ben distante da ciò che sostengono i produttori e se questo è vero per preparati che hanno ormai 40 e passa anni figurarsi per vaccini non sperimentati e di concezione del tutto nuova come quelli che ci vogliono imporre. Ma fin qui siamo nel campo di una narrazione sanitaria manipolatoria che purtroppo è moneta corrente da quando i farmaci obbediscono principalmente alle leggi del profitto.
Il vero problema qui e oggi è che a questa mistificazione sanitaria, tutto sommato già tentata diverse volte in passato ( vedi ad esempio Deja vu, la pandemia che non ci fu ) si è sovrapposta una mistificazione politico sociale tesa ad ottenere mutamenti profondi e regressivi nelle società occidentali ed è in questo secondo capitolo che si situa l’assurdità scientifica del passaporto sanitario a cui l’Europa ci vorrebbe costringere e confligge in maniera stridente con l’evidenza e con la realtà della pandemia da covid per diversi motivi:
- Un certificato di vaccinazione per un’infezione virale, che ha un tasso medio di mortalità dello 0,14% nel mondo grazie anche a cifre gonfiate oltre ogni limite, per cui la mortalità potrebbe essere molto inferiore, è del tutto infondato in quanto si trova quindi nel range di un’influenza moderata.
- I vaccini sperimentali attualmente in uso hanno solo un’approvazione condizionata in quanto sono ancora in fase di sperimentazione clinica fino al 2023. Esercitare una coazione indiretta a vaccinare viola la precedente pratica scientifica e tutti i principi etici.
- Non c’è la minima prova per la limitazione della validità del certificato di vaccinazione a 1 anno o addirittura a 6 mesi anche se ci sono studi che inducono a pensare che l’immunità derivante dall’aver contratto la malattia anche in forma del tutto asintomatica potrebbe durare molto più a lungo di quella da vaccino che non è mediata dai linfociti T.
- Limitando la validità del “passaporto verde” a 6 mesi anche per quelli che hanno già contratto l’infezione si costringono queste persone a vaccinarsi inutilmente se non vogliono sottoporsi costantemente a un test antigene o PCR.
Insomma le misure previste per la presunta “apertura” con tanto di passaporti vaccinali contraddicono in maniera totale tutto ciò che la scienza ha finora prodotto e anche gli studi sul coronavirus e dunque si situano sul versante politico dell’impostura che è poi quello centrale. Non è certo un caso se di passaporti vaccinali si è cominciato a parlare dentro la Commissione europea fin dal 2018, facendo nascere il sospetto che si cercasse soltanto l’occasione propizia per introdurre sistemi di controllo della popolazione che non potevano essere imposti senza una “emergenza”.
Clamoroso al Cibali: con poche pasticche di un comune antiparassitario per animali si guarisce subito ma l’EMA lo sconsiglia vivamente!!
“Covid, Ivermectina riduce mortalità del 76%. Ema la sconsiglia”, 28 aprile 2021
17.557 pazienti. 426 scienziati, 52 studi e 27 controlli randomizzati. Mortalità ridotta del 76%. L’ultimo studio capillare relativo a ivermectina è portato ad esempio dai medici latino americani, mentre invece Ema esorta a non utilizzarla per la prevenzione o il trattamento di Covid 19 se non al di fuori degli studi clinici,ma i medici latino americani sostengono sia invece positivo.
Proseguimento:
https://www.imolaoggi.it/2021/04/28/covid-ivermectina-riduce-mortalita/
Brevissimo commento.
80% del budget di EMA proviene da Pig Pharma che sul gigantsco miliardario pozzo dei vaccini si stanno leccando i baffi e quindi la loro mission è farli diventare Super Pig Pharma quando invece in teoria quelli dell’EMA dovrebbero occuparsi della salute dei cittadini europei, insomma, Orwell gli spiccia casa!!
Sembra che quando si sfiora l’argomento B. il commento è tabù.
http://alfredodecclesia.blogspot.com/2021/04/robert-kennedy-lettera-agli.html
https://childrenshealthdefense.org/defender/take-action-stop-eu-green-pass/?lang=it%3Fitm_term%3Dhome
Un uomo ancora in grado di pensare e decidere con la sua testa.
Da noi abbiamo solo i surfisti della propaganda, che essendo bravi a gridare più forte, come i venditori al mercato, convincono soprattutto gli asini e le pecore, umani mediaticamente modificati negli ultimi decenni, da pubblicità e da notizie preconfezionate, sulle quali si trasmettono dibattiti fasulli che non le mettono nemmeno in discussione. Sennò gli sponsors non investirebbero.
Riuscite a rendervi conto che cosa siamo diventati?
Che si aspetta ancora a disarcionare da un cavallo abusivo chi si può chiamare:
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/04/23/b-delinquente-e-malavitoso-ecco-perche-si-puo-dire/6175120/
Il quale ci ricorda lo stratagemma delle napoletane venditrici di sigarette di contrabbando, che per non andare in galera erano sempre incinte, come sua emittenza che invece, per evitare processi, si fa ricoverare ripetutamente.
Siamo proprio il paese di Pulcinella, che aveva già la mascherina.
“Siamo proprio il paese di Pulcinella, che aveva già la mascherina.”
Il sistema democratico, prevede fra l’altro la pluralità di informazione, quella che a causa del duopolio Rai-berlusconi, per lungo tempo non c’è stata a causa di berlusconi stesso che millantando fasti da abile imprenditore, ha sempre tentato di evitare anche in modo abusivo, la concorrenza ( dannegiandola con con leggi porcata ad pensonam varie…).
Dopo 30 anni di propaganda a pieno volume di fuoco dai mass media ( particolarmente rai-berlusconiani…) , sarebbe stato uno strano miracolo, pretendere di trovarci di fronte di qualcosa di differente da un popolo di zombie idioti.
“Non è certo un caso se di passaporti vaccinali si è cominciato a parlare dentro la Commissione europea fin dal 2018, facendo nascere il sospetto che si cercasse soltanto l’occasione propizia per introdurre sistemi di controllo della popolazione che non potevano essere imposti senza una “emergenza”.”
Toh, sembra quasi una deriva autoritaria…
“La terza dose”
Quella del metadone, per disintossicarsi dalla vaccinazione di massa.