Sara lecita una domanda: ma che ci faceva Tsipras all’incontro di Cernobbio, tana del capitalismo italiano? Passi per Casaleggio che dopotutto è un imprenditore e per il secondo anno consecutivo, sfoggiando una costosa mise da guru ha spiegato ancora una volta il miracolo della rete e le straordinarie possibilità di investimento che essa apre dal punto di vista del capitale, vista la quantità enorme di gente coinvolta, ma il piccolissimo numero di dipendenti necessari. Ma Tispras? Lui dice per entrare nel ventre della bestia capitalista e per dire ” la verità a queste persone che hanno avuto l’opportunità di essere leader dell’Europa, ma non hanno fatto cose buone”. Anzi si compiace dell’invito che dimostra come al forum Ambrosetti vogliano sentire una voce diversa con la possibilità di capire che l’Europa non sta andando nel verso giusto.
Forse qualcuno dovrebbe spiegare a Tsipras che la platea di Cernobbio la verità la conosce benissimo, avendola creata e che questi incontri servono non tanto ad ascoltare i relatori, quanto a creare contatti e legami personali, fare affari e invischiare nel miele delle lusinghe i possibili avversari. Cosa se ne fa il Gotha di Tsipras, messo tra l’altro in un panel con Mario Monti? E cosa se ne fa Tsipras del Gotha? Probabilmente è lì non tanto come rappresentante della sinistra, ma come possibile, futuro leader greco dimostrando quella sorta di mite “ragionevolezza” dialettica che da parecchi anni è la maledizione della sinistra. Infatti non si capirebbe quale senso possa avere andare nel ventre del liberismo nel momento in cui -come sostiene – il liberismo è fallito.
Ma, dice Tsipras, la sinistra non è scomparsa, è nella società. E per dimostrarlo fa l’esempio italiano: ”Penso che la base del Pd, che è più a sinistra di Renzi, lo spingerà in una direzione più radicale e più di sinistra. Questa e’ una necessità, non per la sinistra italiana, ma per l’Italia e per l’Europa in generale”. Vengono i brividi a sentire parlare di direzione “più radicale”, quando senza opposizione alcuna abbiamo un job act criticato persino dall’Ocse per la sua estensione totale della precarietà, i dipendenti pubblici che vengono umiliati prima con le bugie e poi con i fatti, la scuola che viene data in pasto a meccanismi e logiche privatistiche, adagiate su un cuscino fraudolento di retorica e promesse, i beni pubblici che, assieme a quelli culturali sono svenduti e dati in pasto proprio ai signori di Cernobbio. E tu parli di direzioni più radicali quando al massimo si tratta di strappare qualche pezza a colore?
La questione psichiatrica della sinistra che tende a dividersi all’infinito come i semi di Anassagora sta forse non tanto in una inarrestabile forza centrifuga e nell’istinto di nicchia, quanto nel fatto che il coagulante delle idee sembra divenire sempre più inefficace e più pallido: appunto brandelli di copertura su una visione del mondo e della società considerata non più contendibile. Ci si può davvero stupire che il tentativo di compattarsi attorno a Tsipras sia fallito?
Roberto Casiraghi, “… quando sarebbe bastato impedire ai giornali di pubblicarle e nessuno avrebbe saputo mai nulla!”
In realta’ hanno cercato di impedirlo e sono solo state rivelate parzialmente – anche se non e’ difficile, in generale, immaginarsi cosa non e’ stato rivelato.
A proposito di “cloroformizzazione” mi e’ capitato di trovare in rete un vomitevole video della settimana scorsa. Dove Obama, in maglietta, e sfoggiando accento, idiomi e parlata dei negri, spiega a un comizio di applaudenti fast-food workers che hanno diritto a una vita decente (!). Quando il lavoratore e’ pagato 7.50 $ all’ora e il CEO (negro = fine del razzismo) e’ pagato 8000 $ all’ora.
Un’ulteriore dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che non bisogna mai cadere nella trappola del “parla bene, quindi va bene”. No, parla bene quindi diffidiamo! Andare a Cernobbio (e prima di questo andare dall’ambasciatore americano o dalla Merkel) non vanno più considerati come atti neutrali o casuali ma come un preciso segno e segnale, dato a chi conta, che il proprio partito o movimento è “maturo” per la resa intellettuale e morale ed è diventato “affidabile” e, quindi, pronto ad implementare qualsiasi politica vogliano i padroni del mondo. In realtà, però, anche questa considerazione è superficiale. Tutti questi partiti “nuovi” non nascono da un humus reale ma sono solo una creazione di laboratorio già finalizzata sin dall’origine ad alimentare speranze impossibili, catturare il voto degli ottimisti ad oltranza e quindi impedire con definitiva certezza che possa mai emergere una seria opposizione alle politiche distruttive dell’austerità.
In Europa non esistono vecchi o nuovi partiti che siano liberi dall’influenza americana, i partiti esistenti (e quelli futuri) sono solo una rappresentazione teatrale finalizzata a convincere gli elettori che viviamo in una democrazia vera mentre, in realtà, sono tutti concepiti a tavolino dagli americani che assegnano a ciascun “nuovo” movimento politico una parte diversa in modo da riflettere le opinioni e pulsioni che via via maturano nella società anche come conseguenza delle manipolazioni dei media miranti a creare tensioni artificiali destinate a sfociare in drammi sociali o bellici da cui trarranno profitto le componenti economiche del potere mondiale (industrie militari, costruttori e ricostruttori di città distrutte, industrie del credito, speculatori di borsa eccetera). Così è nata la Lega, così è nato Grillo, così nascerà qualcun’altro dopo Grillo e così via.
Il male non è in questi movimenti, che tutto sommato approfittano di un’opportunità unica, quella di far parte di questo circo dell’ombra che, per chi lo inscena, pare che sia anche abbastanza divertente. Il male, invece, è in noi che ci ostiniamo a non vedere la luce. Se vedessimo la luce, le invenzioni tipo Tsipras o Grillo non avrebbero alcuna chance e il loro divertimento durerebbe lo spazio di un mattino. I padroni del mondo dovrebbero allora passare alle maniere forti per ottenere quello che vogliono ma, in questo modo, scatenerebbero un’opposizione reale dalle conseguenze non preventivabili che è quello che cercano disperatamente di evitare.
Disperatamente? Mah, non proprio. Vista la sovrabbondante credulità popolare e l’eccesso di potere accumulato in tanti secoli di società civili dormienti o cloroformizzate, la loro è poco più che una passeggiata e possono permettersi perfino di farci vedere su YouTube, in controluce, che la distruzione dell’Ucraina l’hanno messa in moto loro, oppure di rivelarci tramite Assange e Snowden tutte le loro cose segrete (quando sarebbe bastato impedire ai giornali di pubblicarle e nessuno avrebbe saputo mai nulla!). Insomma siamo messi male e la tentazione, per tutti, è la fuga in avanti verso nuovi improbabili salvatori le cui belle parole accontenteranno il nostro bisogno di un potere buono come quello di cui ci sembra di aver goduto nei decenni scorsi quando l’assenza del fenomeno della globalizzazione non lasciava altra alternativa ai padroni del vapore che quella di curare meglio le proprie greggi.
Avete la faccia come il culo. Cosa ci faccia il massone Casaleggio coi banchieri, che tanto dite essere casta da destituire, ancora non si è capito…
In effetti, l’hanno invitato per convincerlo a tenere la testa della Grecia nel cappio dei trattati, una volta divenuto primo ministro (se e quando accadrà). E’ la solita storia del re che invita Masaniello a corte per renderlo inoffensivo. Masaniello aveva abboccato. Tsipras invece, anche.
..prima che il capitalismo scompaia definitivamente dall’orizzonte di una “ri-presa di imposizioni”… economiche e sociali, le necessità di “apparizioni”, da utili idioti, pare restino l’unica arma di sopravivenza dopo essere stati vittime indiscusse del “fuoco amico”.
ma chi se ne frega!! Vadano un po’ dove gli pare!! Bravo Tsipras mi sei sempre stato simpatico ma non ti ho votato per colpa dei personaggi che ti circondano