Nuovo stop ai voli per gli F 35 in Usa e questa volta per una ragione più grave rispetto agli incidenti che hanno costellato la messa a punto di questo bidone con le ali: durante un’ispezione a uno dei velivoli per i test è stata trovata una frattura da sforzo in una delle turbine del motore. L’eventuale distacco di una delle pale sarebbe letale per l’apparecchio e per il pilota, ma a parte questo si tratta di un difetto strutturale che getta nuove e densissime ombre sul progetto aprendo la strada a una sua possibile revisione profonda o a uno stratosferico aumento dei costi di acquisto e manutenzione.
Non c’è bisogno di essere esperti militari per rendersi conto che la ricerca di capacità stealth, peraltro assai dubbie, stando ai rapporti canadesi, non sono attualmente conciliabili con le prestazioni che si richiedono a questo tipo di apparecchio, né con la realizzazione di versioni così diverse – da quella “normale” a quella a decollo verticale – e men che meno lo sono con il contenimento dei costi che era all’origine del progetto. Quanto meno non appaiono conciliabili nell’ F35 che può già dichiararsi un progetto fallito.
Tutto questo era assolutamente chiaro già da parecchio tempo e il nuovo “incidente ” non fa che confermare i giudizi negativi che venivano da molte società di analisi militare e dallo stesso Pentagono, oltre che dalla rinuncia all’acquisto da parte di Paesi che ne avevano prenotati molti esemplari come Olanda e Canada. Ciò nonostante la politica italiana da Berlusconi a Monti e allo stesso Pd, hanno pervicacemente confermato l’operazione con pochi pur essendo essa assolutamente pazzesca nelle condizioni in cui versa il Paese. Se si troveranno sorprese nelle urne di lunedì ciò sarà dovuto anche a questo intestardimento che per certi versi risulta incomprensibile, ma per altri rimanda a quell’area opaca che la classe dirigente italiana non si fa mai mancare.
In ogni caso mi sembra opportuno riportare il link ai numerosi post che sono apparsi su questo blog fin dal 2011 e che ripercorrono i vari passaggi e aspetti della vicenda.
Cacciabombardieri al posto dei diritti
Misteri e bombardamenti di bugie
sono un ex Militare DELL’Aeronautica , oltre agli f35 dobbiamo togliere anche gli enti inutili ,gli uomini inutili , quanti GENERALI CIUCCIANO?
io metterei tre aeroporti di caccia per controllo del territorio e la marina e soccorso alla popolazione in caso di calamita.vi posso assicurare che se noi dovessimo andare in un guerra seria, i primi a morire secondo voi chi sarebbe?, per colpa dell’incompetenza di chi comanda.
Anche un cretino capirebbe che l’aletta di un motore non centra nulla con la validità di un progetto di un aeroplano. In un motore a turbina, le alette sono una delle parti più delicate e sono soggette a danni sia per imperfezioni in fase di costruzione sia per cause esterne. Non c’è bisogno di essere esperti militari per scrivere un articolo come questo, basta essere esperti di disinformazione.
La difesa migliore è quella fatta dall’intelligence, servono Nerd e computer. A che servono i caccia contro i kamikaze?
Se si vuole intendere che l’F-35 sia un progetto di aereo, allora sì, è fallito e non da adesso. Ma l’F-35 invece è riuscitissimo nel suo vero scopo: mungere denaro dagli Stati.
Diceva un tizio che la storia si ripete, prima come tragedia e poi come farsa: l’F-35 è una riedizione in grande dell’M-16, il celebre pezzo di plasticaccia talmente zeppo di difetti che i vietcong rifiutavano di raccogliere da terra.
E nonostante tutto, l’ammiraglio taldeitali ancora insiste testardamente.
Direi che ce n’è per dargli una controllatina al conto corrente ed eventuali bonifici in ingresso.