“Tu hai le armi, noi il coraggio…Libia Libera!” Questo è scritto su un lenzuolo che pende da un edificio di Zawiya, investita dai carri armati del tiranno tanto crudele quanto ridicolo con quel lucido da scarpe messo sul cranio da vecchio. Forse notare questo in un momento così drammatico può sembrare superfluo, inutile, fuorviante.
Eppure la crudeltà e la nullità umana oggi si esprimono anche attraverso questi segni, queste stigmate futili, dal tentativo di questi anziani di sembrare giovani perché sempre più sono morti che camminano. Sui morti come in Libia, sulle speranze altrove.
Bisogna spazzare via Gheddafi. E certo in Libia questo coraggio c’è. Ma bisognerebbe anche liberarsi da chi gli bacia le mani cosa che non richiede nemmeno lo scontro con i carri armati. Ma abbiamo questo coraggio?
Bravo, Hai scritto la verita…
Spero veramente che riescano a mandar via Gheddafi, di sicuro il coragio non gli manca la forza ai rivoltosi sia sopprattutto nel il desiderio di vendicare i loro morti
Liberarsi di chi bacia le mani sarà difficile… almeno non ora che intende diventare “Presidente della Repubblica”.
Gheddafi ha il potere dei soldi dalla sua parte. Credo che non basti il coraggio per eliminarlo… almeno non ancora.