La riforma epocale della giustizia: ci siamo. Oddio ciò che Berlusconi e i suoi chiamano epocale di solito sono cacchette di topo che poi bisogna ripulire, ma a loro piace l’espressione e poi sanno che dicendolo i media lo ripeteranno e quella parola si attaccherà alle orecchie come una zecca.
Questa volta però qualcosa di vero c’è: come la chiamereste una riforma che assolve i colpevoli e umilia gli innocenti? Che fa dell’imputato un giudice e del giudice un imputato?
Quindi sarà senz’altro epocale, qualcosa di mai visto, almeno in queste dimensioni. Ma chissà se Alfano, Silvio, Ghedini e compagnia hanno mai sentito l’espressione “epoca di merda”. Ne sarebbero felici, perché epocali come loro è difficile trovarne.
Bisogna assolutamente reagire, facciamo altre manifestazioni, facciamoci sentire!
Più che riforma della Giustizia la chiamerei riforma dell’ingiustizia. Infatti così facendo si mettono paletti per quanto attiene la figura di un premier che potrà fare quello che più gli aggrada poichè non dovrà rendere conto a nessuno delle sue malefatte. Malefatte e scandali che avrebbero dovuto portarlo alle dimissioni. Ma a quanto pare la Corte Costituzionale quando ha partorito una sentenza alla Ponzio Pilato ha già offerto la sponda per far si che Berlusconi andasse a uno scontro frontale e si appellasse al suo ruolo e all’immunità parlamentare, decretando in fretta e furia una riforma sulla giustizia che lo legittimi a essere l’unico super garante dello stato del Bunga Bunga.
KK