Due settimane fa mi avrebbe reso furibondo. Oggi mi concede un po’ di speranza. Parlo dell’intervista di Ezio Mauro a Marchionne dove si lascia libero l’uomo del maglioncino di dare libero sfogo alle sue cazzate. Chi fa frequentato gli ambienti di lavoro le conosce benissimo quelle cazzate: intanto ti tolgo, perché è necessario, ma in futuro salari da Volkswagen e partecipazione agli utili.
Naturalmente il tutto molto vago, una cartomante di periferia saprebbe fare di meglio, aria fritta sulla quale l’illustre intervistatore non ha ritenuto di muovere la ben che minima obiezione: era soltanto un rito di adorazione di presunte leggi di mercato. E un rito di riparazione per le piccole “bestemmie” dei giorni scorsi.
E tuttavia mi ha fatto piacere leggere questa intervista un po’ inginocchiata, ma fatta con l’aria di chi dice, no, mica ero in ginocchio, sono solo un po’ basso. Mi ha fatto piacere perché questo rosario del nulla, apparso sul maggiore giornale di opposizione, significa una cosa sola: che la reazione operaia comincia a far paura. Pensavano di averne ragione facilmente, che ogni consapevolezza e dignità fosse erosa.
Fa paura non solo a Marchionne che u pilu ce l’ha sullo stomaco e non in villa come succede dalle parti del governo, non solo a lui che si accorto dopo mesi di gaffe di non essere un uomo di pubbliche relazioni, ma fa paura soprattutto a quella parte consistente di opposizione fasulla che subito si è schierata con l’Ad di Fiat per inconfessabile ignoranza, inconfessabile codardia, inconfessabili strategie.
Dopo i risultati del referendum hanno capito di aver commesso un errore e ora si beano dell’intervista riparatrice che l’establishment di questo Paese ha generosamente concesso a se stessa per scaricarsi la cattiva coscienza.
Si, cominciano ad avere paura che assieme alla stagione di Berlusconi finisca anche la loro, che non ci si accontenti più di un’opposizione formale e di vertice, che la società cominci a muoversi senza il permesso dei sociologi compiacenti. E di cominciare ad essere anche loro aria fritta come le parole di Marchionne.
Grazie Anna…. infatti Alberto
Speriamo che sia vero. Le leggi di mercato le hanno inventate gli uomini e pare proprio ora di cambiarle.
e sapessi come fa bene leggerti…
riconoscersi, si sa, rafforza