Non c’è niente di più squallido e avvilente che assistere alle reazioni di leghisti e forzaitalioti alla notte di scontri fra diverse comunità etniche a Milano. Invece di domandarsi dove e come sia sbagliata la politica dell’immigrazione si assiste a un teatrino dell’irrealtà in cui da Calderoli alla Gelmini non si fa che accusare il buonismo della sinistra per quanto accaduto. Ora la città di Milano è governata da vent’anni dalla destra, la Regione pure e lo stato centrale dal 2001 vede Berlusconi al potere salvo i due anni scarsi di Prodi durante i quali comunque non sono state cambiate le leggi sull’immigrazione, raggruppate sotto il nome Bossi- Fini. Tanto varrebbe accusare gli alieni di essere sbarcati e aver attizzato i disordini. Sarebbe quanto meno più credibile. E anche più onesto, sebbene questa non sia una virtù praticata e amata da questi signori.
Certo non mi stupisco che certi personaggi non sappiano trovare argomenti più decenti: non è che si  può diventare intelligenti per nomina e niente può eguagliare l’arroganza della mediocrità premiata.
Ciò che mi preoccupa è che la “ggente” non sia ancora stufa di essere presa per il sedere in maniera così indegna, non si senta fremere il sangue quando viene considerata talmente stupida da meritare queste argomentazioni. Che sia così rassegnata da non capire che il mercato politico della paura e della xenofobia è troppo importante per la Lega e i suoi alleati: anche volendo non rischierebbero mai di fare qualcosa di buono e di attenuare così il loro appeal elettorale.Che sono proprio loro a tifare per questi episodi e a conservare le condizioni che ne costituiscono il germe.
Che sono in mano a furbetti di lotta e di governo.