Oggi è un giorno terribile per il blog e per me. Ci ha lasciati per sempre Anna Lombroso che è stata fin dall’inizio parte di questa avventura intellettuale e insieme emotiva dentro il ripido e inerme declino del Paese. Mi sembra impossibile di essere solo a scrivere e di non poter scambiare idee, prospettive , concordare pezzi, discutere di ciò che accade: le cose che insieme ci videro stupiscono come di un tradimento scriveva Rilke il più grande poeta del ‘9oo. Anna è stata stroncata da una malattia feroce e subdola contro cui la scienza così scioccamente mitizzata al punto da diventare pratica ieratica di massa, dopo un secolo non può ancora nulla o pochissimo, incapace persino di porre rimedio alla sofferenza provocate dalle stesse, incerte cure. Non ne ha mai voluto parlare, esporre la sua condizione o raccontare la sua odissea che pure sarebbe stata illuminante sulla situazione della sanità, ma più ancora della cultura medica dal momento che aveva paura di essere considerata una vittima. E poi per pudore, per non volersi mettere in primo piano al contempo come protagonista e come voce narrante, ma anche un po’ per scaramanzia. E tuttavia fino all’ultimo giorno è stata sugli spalti a combattere sia per un futuro migliore, sia per se stessa: certo i post si sono via via rarefatti e ora rimangono solo le prime righe di un pezzo che si era messa a scrivere proprio alcuni giorni fa, mentre gli eventi precipitavano e passava l’irrimediabile tempo.
Ma Anna era un’intrepida ragazza, lo è sempre stata in tutte le sue età e in tutte le circostanze, forte e coraggiosa quanto basta per superare le sue paure, i suoi timori sempre in agguato e renderli non un ostacolo, ma il motore sempre acceso di una visione del mondo che si arricchiva ogni giorno, macinava immaginari e speranze, ira e tenerezza, in un turbinio che non appariva, ma si poteva ascoltare avendo l’orecchio e il cuore capaci di farlo. Caratteristiche talmente contrarie al carrierismo e al volgare arrivismo che le impedivano di partecipare appieno alla Comédie humaine, nonostante fosse di gran lunga superiore ai molti che le sgomitavano attorno: rimase sempre “birichina” come disse Bersani che voleva candidarla negli anni ’90 , ma aveva sentore che non fosse abbastanza ubbidiente agli ordini del giorno del partito e risultò un corpo estraneo a Repubblica visto che non si precipitava con la gratitudine richiesta nella casa di campagna di Scalfari dove un’intera redazione si dannava per un invito. Per questo spesso era resti ad apparire sul palcoscenico, preferendo intrecciare parole , discorsi, libri, dietro le quinte Ma non si è piegata a molte cose nella sua vita, compreso il vaccino che probabilmente le è stato indirettamente fatale per il collasso che ha provocato al sistema sanitario proprio nel momento in cui una sanità un minimo efficiente invece che ingorda, distratta e bugiarda, le sarebbe stata necessaria, ma d’altra parte era molto gelosa della propria libertà di scelta e non sarebbe scesa a compromessi. Non lo aveva mai fatto e aveva un senso così forte del suo essere donna libera da non aver bisogno per affermare se stessa di rifiutare caratteristiche ritenute tradizionalmente femminili: la cura verso gli altri per esempio che è stato il suo modo di essere più evidente, oltre alla generosità, cosi spesso non ricambiata . Vederla ora così infinitamente indifesa e inerme lei che è stata una combattente mi lascia sgomento: se n’è andata mentre anche il mondo in cui è vissuta si dissolve, un mondo nel quale si sperava di andare verso eguaglianza e giustizia, non quello degradato in cui siamo costretti a vivere. Almeno in questo il destino è stato benevolo anche se avrebbe volentieri continuato a combattere contro ogni deriva e ogni fascismo occulto.
Adesso non so davvero se continuare a far vivere questo blog , non so se sia più doloroso proseguire o abbandonare l’impresa, perseverare in un dialogo ideale con Anna alimentando queste pagine che sono state anche le sue o cercare di allontanare la sensazione di perdita chiudendole sigillandole per sempre. Temo che non riuscirò a farlo perché in questo caso la perdita si trasferirebbe altrove, in ogni soprassalto di memoria. E magari, mi dico, ogni volta che sfioro un argomento su cui era intervenuta, potrei riprendere anche i suoi pezzi o magari mettere assieme un’antologia delle sue cose migliori: dopo aver fatto la fortuna di alcuni personaggi come scrittore ombra, merita questo e molto di più di quel poco che posso fare. Si, i soprassalti della memoria, come quello che la ricorda felice seduta tra i gradini del tempio di Nettuno a Paestum mentre le nuvole chiazzavano di ombre vaganti il paesaggio maestoso e arcano oppure, appena due mesi fa, la gioia di sentirsi meglio e più mobile seduta davanti a una strabordante impepata di cozze, mentre una primavera a ore faceva sentire il suo respiro e non risparmiava né la brezza vigorosa contro le tende, né la luce. E’ stato l’ultimo momento di benessere e speranza, di amore per ciò che aveva attorno e le persone cui voleva bene. Un giorno senza buio per lei che temeva l’invidia degli dei.
Adesso l’intrepida ragazza vaga nei cuori di chi ‘ha conosciuta e non può dimenticarla, vive di questa ubiquità rarefatta e di certo al di la del velo di Maia avrebbe qualcosa da dire sul fatto che in una nuova dimensione l’universo con tutti i suoi soli e le sue galassie non è che il nulla, celebre chiusa di un libro che le era caro. Perciò non ho alcuna intenzione dirle ciao come si usa nel rozzo gergo dei media, ma semmai benvenuta in un altro modo di esistere, quello in cui Anna rimane per chi l’ha conosciuta, stimata, amata la buona carta lasciata al fine del gioco
Sentite condoglianze
Sincere condoglianze, che riposi in lace.
Fabrice
Una piccola riflessione.
Questo blog non è di norma tempestato di commenti, come tanti altri.
Il fatto che questa volta ne siano arrivati, numerosi e significativi, indica che chi viene qui parla solo se ha davvero qualcosa da dire. Se del caso, prima ascolta. Cioè legge. E, se non ha di che obiettare, non si mette a fare rumore di fondo.
Stavolta, qualcosa da dire purtroppo c’era. Ci è venuta a mancare una voce libera, dietro la quale non poteva che esserci un vissuto di dignità.
In merito all’ipotesi di mantenere o meno questo luogo di pensiero libero, io, da semplice lettore, non mi sento in diritto di andare oltre una semplice proposta: che chi conosceva Anna di persona si faccia una semplice domanda: cos’avrebbe voluto lei?
Grazie.
Andrea
Questo è proprio l’unico post de Il Simplicissimus che non avrei mai voluto leggere. Sono sgomenta e non trovo parole giuste per esprimere il mio dispiacere. Con Anna se ne va per me un prezioso punto di riferimento. Non la dimenticherò mai.
VIVA ANNA.
Un abbraccio ad Alberto Capece (spero che decida di continuare il lavoro del simplicissimus)
Alberto, caro e prezioso compagno di battaglie intelletuali. Ho un grande rimpianto : quando Anna mi disse della tragedia che si era abbattuta a grandi balzi su di lei non ho potuto fare nulla paralizzata dalla realtà che aveva raggiunto anche me con la medesima rapidità. Le ho detto aspettami sono qui, proseguiamo insieme. Ma la meravigliosa creatura birichina aveva già allungato lo slancio ‘Alberto ti prego prosegui, Anna ha bisogno di continuare in te e noi abbiamo bisogno di te per tenere sgombro dalle nebbie infami questo paese
L abbraccio più forte e grande e pieno d amore ai due Amici più meravigliosi avuti in questo mondo. Grazie Alberto grazie Anna non lasciateci soli. Laura
Ci sono in rete, non solo sul Simplicissimus, scritti profondi e acuti di Anna Lombroso. Manca ancora, mi pare, un vero necrologio, che aiuti a ricordarla anche raccontando qualche dettaglio biografico. Sincere condoglianze. Ci avete aiutati insieme a continuare a pensare criticamente. Non chiudete questa fontanella di acqua fresca.
No, per favore, non mollare. La perdita sarebbe ancora più dolorosa. E’ un anno che ho perso la mia amica da 57 anni e ancora non mi rassegno. Ma la cosa che più mi fa sentire la mancanza è il non avere possibilità di condividere ancora con lei storie, risate, avventure, battaglie. Tu puoi farlo pescando per te, lei e noi al suo lavoro che rimarrà per sempre. Coraggio.
Ho letto ed appreso con dolore queste righe, non avrei mai immaginato che potesse succedere.
Nutrirsi di parole non basta a trovare quelle giuste per la scomparsa di Anna, conosciuta solo su web, ma a cui volevo bene.
Condoglianze per chi l’ha conosciuta. Ha dato un grande contributo a questo blog, che considero uno dei migliori spazi di giornalismo d’opinione del nostro paese (giornalismo ormai latitante sui media ufficiali)
Io , sua compagna nei 5 anni di gennaio e liceo, non riesco a superare il rimpianto per l’amica, cara, che ci ha lasciato per sempre. La sua bella intelligenza, il ritmo scoppiettante dei suoi articoli, la sua scrittura forte, eppure spiritosa e pungente…. Anna mi manca e mi mancherà. Tanto!
Innanzitutto, grazie per questo spazio intellettualmente onesto.
Dispiaciuto aver appreso della dipartita di Anna. Purtroppo, non viviamo in un mondo giusto e, chi si merita certi mali inguaribili, solitamente gode di ottima salute. Forse è l’essere bastardi dentro che produce migliori anticorpi.
Comprendo il tuo momento e la voglia di mollare, ma ritengo che questo blog debba continuare ad esistere. È una decisione personale, ma spero che questo blog rimanga attivo,, anche in memoria di Anna.
Grazie ancora.
Nicola
Mi dispiace tanto. Non immaginavo un epilogo di questo tipo. Un forte abbraccio alla famiglia e a chi ha avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla.
Questo tuo articolo che non avrei mai voluto leggere è luce, è energia. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Nemmeno il dolore, la sofferenza e l’amore.
Alberto,
porcamiseria, ho sessantasei anni e ho le lacrime agli occhi e il moccolo al naso…
non riesco a scrivere i pensieri che la mia mente turbina.
Possa colei che tanto ha dissetato la mia arsura di conoscenza, brillare nel firmamento a guida di coloro che hanno fame e sete di libertà e giustizia.
ciao Anna
ome scrivevo su Infosannio, mi piace (e non solo a me) ricordarla così:
“…Due anni fa gli italiani erano nell’ordine e secondo gli stereotipi in uso: indisciplinati, non rispettavano la fila alla posta, non facevano la raccolta differenziata. Possedevano uno strano senso della solidarietà, intermittente e molto personale, tanto che la manifestazione di coesione sociale più apprezzata era il lampeggio dei fari sulla superstrada per segnalare che più avanti sostava una macchina della polstrada…”.
spero che il blog continui, Anna sarà sempre presente nei nostri cuori
Egr. Dott.ssa Lombroso, la Sua immensa cultura e la Sua immane tempra morale sono state per più di un decennio la stella cometa che perseguivo addentrandomi dentro i meandri di questo bellissimo Blog. Mai, mai, mai una sola volta che non fossi d’accordo con Lei. Ci ha aperto strade, frontiere, cunicoli, finestre e orizzonti sconosciuti. Ci ha fatto capire cosa vuol significare scrivere non con una tastiera ma intingendo la penna nell’anima.
A Te, caro Simplicissimus, dico solo di non lasciarci soli. I tuoi toccanti articoli echeggeranno la forza morale della nostra Anna ‘La Rouge’, non vedo altra missione per questo indispensabile Blog. Fallo per Anna, fallo per noi.
Grazie
-Angelo ‘Kinder’-
Una preghiera. Affinché la morte seconda le sia lieve.
Mi spiace moltissimo, mi mancherà. Capisco il tuo dolore ma spero anche di non dover rinunciare ai tuoi articoli. Aria pura per me. Un abbraccio.
Ha brillato per fierezza e indipendenza. Chi ha emesso tanta luce, continuerà a illuminare il nostro difficile cammino.
Coraggio, sig. Alberto. Siamo tutti più soli. Ma non la lasceremo solo.
Mi preme dire che il ricordo che ha dedicato ad Anna, è di una bellezza struggente.
sentiremo la mancanza di Anna Lombroso ma credo di poter dire che Anna vorrebbe si contnuasse a pubblicare contenuti. Il simplicissimus sarà anche una “vox clamantis in deserto” ma almeno è clamantis e speriamo tale rimanga. Sursum corda
Attendevo con trepidazione i suoi articoli lucidi e ironicamente taglienti. Leggerli mi ha consentito spesso di riacquistare forza e coraggio nei tanti momenti di angosciosa tristezza che hanno caratterizzato questi ultimi tre anni della mia vita. Grazie Anna, grazie grazie. Spero che la redazione del simplicissimus continui a pubblicare. Le persone hanno bisogno di un’informazione coraggiosa, libera e dignitosa. Non ci abbandonate.
Che la terra ti sia lieve, irriducibile guerriera.
(in memoriam Anne La Rouge Lombroso)
RIP
P.S. per Capece-Minutolo … ovviamente fa come puoi e “ti senti” … ma sappi che non siamo in pochi coloro che pregano in cuor loro che almeno tu non ti ritiri a vita privata e continui a tenere acceso questo blog, che è un faro che rischiara l’oscurità ammorbante che stagna attorno.
Mia sorella è deceduta a 56 anni dopo 17 di tribolazioni inenarrabili per il medesimo grave male (altro che covid) e seguendo i consueti protocolli tanto inefficaci quanto vantaggiosi per i profitti delle solite multinazionali che impediscono qualunque altro tipo di approccio alla malattia anche se validato da numerosissime pubblicazioni. Non conoscevo Anna ma posso capire il tuo dolore. Ti porgo le mie più sentite condoglianze.
Non ho mai commentato, mi bastava leggere i vostri articoli sempre interessanti e condivisibili : spero che il blog continui a pubblicare, magari ispirato anche da Anna ( ovunque sia ora )
Sono addolorato, ci mancherà. Condoglianze, e spero che il blog continui, altrimenti sarebbero due perdite insieme.
Che la terra ti sia lieve
Fisicamente non c’e’ piu’. E’ nella testa di noi lettori che non andra’ mai via.
Io spero che questo blog continui la propria attività. Mi ricordo 8 – 9 mesi fa in cui bombardato dai media che dipingevano l’invasione russa come un disastro senza fine cercando lumi ho trovato questo sito, ho letto per la prima volta una descrizione accurata della disfatta del battaglione Azov a Mariupol ed è stato un raggio di sole. Da qui ho iniziato la mia ricerca di fonti attendibili. Sicuramente non sarà tutto perfetto, ma molte cose che succedono ora erano state ampiamente previste. Avanti così.
Ho conosciuto Anna solo attraverso gli articoli pubblicati in questo blog e mi dispiace molto sapere che se ne è andata via. Porgo le mie condoglianze a tutti coloro che l’hanno amata. Spero che questo blog continui a pubblicare , lo conosco solo dal 2021 ma è stato essenziale per aiutarmi a capire quello che stava succedendo con il Covid e ha sostenuto la mia scelta di non vaccinarmi.
Se dovesse chiudere sarebbe un’ulteriore perdita.
Non è facile aggiungere qualcosa ai commenti costernati ma pieni di gratitudine che mi hanno preceduto. So che tornerò a rileggere i vecchi articoli di Anna, in cerca di quelle intuizioni piene di ironia, irriverenza e personalità che riusciva a dispensare in ogni pezzo, straordinario contrappunto ai sagaci e documentati articoli del Simplicissimus. E so anche che la chiusura di questo blog sarebbe per me una gravissima perdita.
Un post che non avrei mai voluto leggere. Ad Anna tutta la mia gratitudine.
Mio Dio! Provo un dispiacere enorme, faceva parte della mia vita, di quel poco che ne resta, e mi mancherà enormemente.
Spero, Alberto, che possa e voglia continuare con il blog: tante persone come me che lo seguono da molti anni dove potrebbero trovare sintonia e conforto? Un abbraccio.
Addio Anna amica ragazza geniale sempre sulle barricate nonostante un abbraccio e un bacio a sfiorare a tua possente mano, addio bibimoder@yahoo.it
Mi sono affezionata a questo blog anche per il modo di scrivere elegante, colto è mai autoreferenziale di Anna Lombroso. Mi dispiace tantissimo per la perdita così preziosa ma la prego continui perché non ci sono voci come la sua. 🙏
ONORE A ANNA!
Vissuta da Donna libera e pensante, fiera e coraggiosa. Nei suoi scritti traspare il senso del suo stare al mondo…..mentre il mondo è in fiamme.
Condoglianze a tutte le persone che hanno conosciuto e apprezzato la brillantissima Anna Lombroso. Spero che, anche in suo nome, il blog possa continuare a squarciare il velo di Maya della censura di regime.
Sto bog , fra pregi e difetti, a mio avviso dovrebbe Continuare ad esistere… aveva ed ha un livello di ragionamento critico Più che discreto , anche Buono se tenuto conto del degrado informativo itaGliano…
R.I.P. per la Lombroso.
Era difficile ma necessario portare a termine la lettura dei suoi articoli. È curioso come si crea un legame con una persona mai conosciuta solo perché si vibra sulla stessa frequenza.
UN TESORO CI HA LASCIATI, mi guardo attorno e vedo paccottiglia.
R.I.P.
Un caro abbraccio, con profonda riconoscenza.
Un lutto grandissimo, la sua capacità analitica era pari solo alla sua bravura nello scrivere. Ci manca.
Grande Anna. Mi mancherà, ma, la prego, non chiuda il blog. Sarà un modo per farla continuare a vivere, insieme alle sue idee. Grazie.
Grazie, Grazie e ancora Grazie Signora Lombroso! Mi mancheranno i tuoi “pezzi”.
Lei sarà sempre presente in questo blog. ❤️🌺
Non ho parole. So solo che ci ha lasciato una persona di valore.
Gli articoli della Signora Anna Lombroso erano un fiume fresco e impetuoso di parole che mi facevano fermare e pensare, mi mancheranno.
Grazie e arrivederci a presto.
Questo vostro blog è uno dei pochissimi che ha un valore oltre che giornalistico anche culturale:quella cultura che possiedono ormai pochissimi in questo mondo robotizzato e pieno di false banalità
Grazie pertanto a lei ed ad Anna che sarà comunque sempre presente fra di noi
francesca
Un saluto alla coraggiosa e valorosa ragazza birichina, io l’ho conosciuta unicamente attraverso le belle cose che ha scritto, nelle pagine di questo sito.
La terrò nel cuore, e conserverò il suo spirito d’osservazione come la fluidità e la leggerezza delle sue sonore bastonature .
Una che ha saputo parlare chiaro.
Alle persone a lei vicine, tutto il mio affetto.
La sua eredità sono i suoi scritti, e quelli rimarranno. Dopo una lunga sofferenza, mia madre se n’è andata nel gennaio 2020 e almeno si è risparmiata tutto ciò che è arrivato dopo. Non so se per Anna sarà lo stesso, di sicuro chi rimane la ricorderà con affetto e riconoscenza.
grazie ad Anna per il suo magnifico appassionato lavoro
Spero tanto che IlSimplicissimus continui il suo efficace contrasto all’arroganza di regime In questi anni difficili ci ha molto aiutato ad andare avanti M Cristina
Mi spiace davvero tanto
ha fatto da interprete al mio percorso di vita demistificando in ogni momento la realtà riposi in pace
Grazie a lei sono stato bannato dal fatto quotidiano. Non la dimenticherò mai.
Al di la del velo di Maia è sempre con noi e tornerà presto, rinascendo più birichina che mai. La riconoscerai perché ti prenderà la mano e come un vecchio capirai che non è una bambina qualunque, ma l’amica di sempre che è tornata a farci riflettere su altri modi di esistere. Sappiamo che non chiuderai il vostro blog e che intuirai chi ancora muove la tua tastiera con liriche sintonie. Ringraziala anche da parte nostra che non l’abbiamo mai incontrata fisicamente ma solo immaginata meravigliosa sempre
Quale commento potrebbe essere più bello e appropriato di questo?
Sottoscrivo ogni parola, con la dolce illusione (speranza…?) che anche la cara Anna approvi con un sorriso.
chi se ne và, lascia sempre una “mappa del tesoro” affinché chi rimane continui la ricerca. è il momento del dolore, ma anche quello di fare proprio ciò che quella “mappa” può far ancora scoprire.
Tutta la solidarietà umana e affettiva da parte della redazione di Girodivite (https://www.girodivite.it). Seguivamo sempre i post di Anna (e simplicissomus). Un caro caro abbraccio.