Visto che in moltissimi l’hanno chiesto mi corre l’obbligo di un annuncio che mai avrei immaginato di dover dare e che mi grava come un peso insopportabile: l’ultimo saluto ad Anna Lombroso si terrà mercoledì alle 11 al Tempietto Egizio del Verano a Roma. Qualcosa di molto semplice e oserei dire sottovoce rispetto a tempi che usano il megafono per qualunque cosa, specie le più futili, costretti ad amplificare sempre più il messaggio perché riesca a perforare la stupida sarabanda. Qui non ci sarà nulla di tutto questo. Che cosa sarà di noi che ci avviamo verso la catastrofe autodistruttiva di un mondo ? Le probabilità di sopravvivere non sono a nostro favore e tanto meno sono a favore dell’umanità e della verità Non lo so, forse ad Anna sarà risparmiato il dover vivere nell’orribile mondo di cui ha contrastato l’avvento fin da quando strisciava di nascosto nelle menti insinuandosi ogni giorno di più come un subdolo insetto kafkiano. E questa è l’unica possibile consolazione per una perdita irreparabile non solo per me, ma per quanti l’hanno conosciuta.
Mi viene in mente di pubblicare qui il primo post di Anna sul Simplicissimus, nel 2010, per mostrare come già da allora avesse una chiara visione della direzione che stava prendendo il Paese, mentre molti rimanevano avvinghiati alle polemiche di corto respiro.
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Ieri sera, posseduta da chissà che demone maligno, ho guardato, con un occhio solo e senza gran convinzione, Annozero.
Fossi meno strega, meno incattivita, meno faziosa, meno arida sarei precipitata in un abisso melenso di comprensione compassionevole per quel povero ricco, solo, poco amato, desiderabile solo per il suo denaro, costretto a cercare affettività mercenaria.
Ma siccome sono piena di malanimo nei confronti di un criminale che sta erodendo il nostro futuro, intreccia relazioni inquietanti con tiranni di ogni latitudine, esercita la funzione di utilizzatore finale di corpi e della cosa pubblica, irride chi ha a cuore l’interesse generale, attenta alla costituzione per tutelare i suoi beni personali, esibisce costumi infami, disdicevoli e lesivi della dignità come fossero invidiabili qualità. Per tutto questo, tristemente ammirata della sua potenza, mi sono persuasa che la sua tirannide mediatica ha provocato uno stravolgimento tale di valori e principi da indurre in persone, malauguratamente influenti, sentimenti obliqui e distorti di “comprensione”.
Si, per fortuna sono una bastarda e quindi adesso non solo voglio sparare sul pianista ma anche, e con entusiasmo, sui violinisti che lo accompagnano con i loro lacrimevoli minuetti: la De Gregorio che gli indica la strada della vera solidarietà, proponendogli di andare nelle favelas nostrane, suppostamente con Apicella, a convincere i ragazzi di Gomorra a suonare il flautino e persuadere le puttanelle ciniche e invasate di grandifratelli a scoprire la bellezza del no profit. E Mieli che rivolge accorati appelli ai familiari e famigli del cavaliere solitario, perché lo indicano dolcemente a comportamenti più virtuosi.
Chi ha assistito a quei balletti, anche senza essere l’infame Franti come me, ha certamente avuto contezza che non c’era ironia ne’ tantomeno sarcasmo.
No, c’era invece tutta la pia ipocrisia dei benpensanti, la voluttuosa ansia di redenzione dei rappresentanti della “moralona”, intrisa di menzogne convenzionali, buoni sentimenti in sostituzione di principi etici, pericolose inclinazioni verso derive confessionali. E forse quel malinteso snobismo di chi si sente “migliore” che conduce a al “negazionismo” della verità e della storia, induce stolidi giustificazionismi, promuove una comoda tolleranza e una pacifica indulgenza, insomma riduce il conflitto politico legittimo sacrosanto e doveroso a un teatrino di affini, in questo caso intenti a salvare anime piuttosto che il Paese.
Tempo fa ho criticato un amico che aveva usato toni e termini “forti”, richiamandolo al rispetto delle “buone maniere” come segno distintivo della civiltà e attrezzatura indispensabile della democrazia in opposizione al rozzo irrispetto di regole e leggi peculiarità della nostra classe dirigente. Avevo torto, meglio l’invettiva che invitare Attila a fare il giardiniere, Arsenio Lupin a entrare nell’Arma e Berlusconi ad essere “per bene” nel privato, meglio lo sdegno rabbioso e insurrezionale che quella ipocrita, velenosa e ecumenica “comprensione”, anticamera dell’indifferenza e della complicità.
Questa è una risposta collettiva a tuti coloro che stimavano Anna Lombroso: tra qualche settimana spero di aver raccolto il materiale per un libro che raccolga i suoi interventi su Venezia e che spero sarà pubblicato dai suoi amici storici e dalla loro altrettanto storica casa editrice. Poi sarò la volta di un libro con i suoi scritti più intensi lungo un decennio di crisi e di declino del Paese.
Ottima iniziativa. Grazie Simplicissimus.
Plaudo all’iniziativa, in questo modo la preziosa testimonianza di questa fase storica esiziale, analizzata e descritta attraverso l’intelligenza acuta e splendidamente irriverente di Anna, potrà essere tramandata.
Già!… prode Cavaliere e proprie indomite suffragette sdoganatrici di demoniaca ambrosia… “che male c’è”!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Grazie per le sue comunicazioni. Anna è una grande perdita anche per me.
I sucCe$$i delle attuali politike destrorse e delle precedenti di Draghi e Conte , for$a itaGlia …
https://infosannio.com/2023/06/28/caritas-istat-un-italiano-su-10-in-stato-di-poverta-assoluta-ora-anche-tra-i-laureati/
Mah …
https://infosannio.com/2023/06/19/salvare-i-potenti-colpire-gli-ultimi-la-giustizia-del-governo/
Mi spiace molto, Requiem aeternam dona eis, Domine.
Immensa Anna. Ti invidio l’averla conosciuta e frequentata.
Invio le mie più sincere condoglianze.
Invio le mie più sincere condoglianze
Grande e lungimirante Anna! Aveva subito inquadrato il personaggio che avrebbe alterato le nostre vite con la propaganda continua che ancora ci condiziona, facendo emergere gli istinti peggiori da un passato che si credeva archiviato, mentre è ancora prospero ed ha ripreso il comando. Certi mostri trovano terreno fertile nella ricchezza estrema, nella corruzione di chiunque vengano in contatto, e nella tragica spietatezza delle loro azioni. Tutti coloro che hanno passato l’ultimo confine nella mia famiglia, quando penso a loro guardo il cielo, e magicamente vedo passare uno o più gabbiani che sembra mi salutino. Ora sono liberi.
Grazie per averlo pubblicato … chissà perché lo avevo dimenticato ma ora lo metterò tra le mie cose più care! Purtroppo non potrò essere presente per precedenti impegni sanitari! Vorrei poterti contattare in seguito per poter avere indicazioni su come raggiungerla, l’ho sempre stimata e amata! Ciao Anna, a presto!
A me quel “intreccia relazioni inquietanti con tiranni di ogni latitudine” non piace proprio. Si riferiva forse a Putin e Gheddafi?
Condivido, con tutto rispetto per i morti, la Lombroso, per come l’ho letta io da più di un decennio, Non era ( per nulla?) infallibile…
Ci dispiace moltissimo, grazie per il post.
già dal primo post si capiva tutto, una partenza col botto
L’ammiravo e la seguivo da anni.Mai avrei pensato di dover fare a meno del suo pensiero critico su questo assurdo presente.E’ una grossa perdita per tutti
Mi dispiace tantissimo
Mi sono subito appassionato per il suo modo di esporre i fatti e coomentarli. Non mi faccio capace che a questo mondo restino i peggiori.
Grazie, per sempre Grazie.
Grazie per il post.
Riposa in pace Anna.