Credo che una delle peggiori condanne per un essere umano sia scrivere sul lato mondano del G20 o di altri appuntamenti similari, dare notizia dei menù dei pasti ufficiali o cinguettare sugli abiti della signore, eppure nelle redazioni c’è chi ucciderebbe per poter fare servizi del genere, cosa che la dice lunga sull’esprit che guida l’informazione. E non parliamo del peggio, ovvero dei servizi “seri” su questi appuntamenti che hanno il solo scopo di assicurare dell’esistenza reale del potere che si manifesta in televisione come sorrisi e strette di mano e nel mondo reale con chiusure di intere città tanto per sottolineare l’arroganza delle elite. In questo caso però ai cronisti della kermesse è stato dato un incarico delicato, quello di nascondere lo stato di completa demenza di Biden. Nella foto sopra lo vediamo perso sul palco, alla destra, quasi fuori l’inquadratura come se non sapesse più dove si trovasse anche se bisogna dire che l’afflusso propagandistico di personale sanitario al momento della foto ricordo è la peggiore offesa all’intelligenza che si possa immaginare e allo stesso tempo la conferma che si tratta di un circo. In altri momenti il presidente Usa è stato sorpreso a parlare da solo o fare gesti e discorsi inconcludenti ad alcuni leader al punto che Sky News Australia ha detto: “Joe Biden “ha bisogno di una casa di riposo e di una scodella di zuppa calda “. Alcuni momenti dell’attonito vagolare di Biden sono immortalate in questo video.
Ma il problema non è evidentemente lo stato di salute di Biden, ma il fatto che sia stato possibile a un individuo in queste condizioni essere eletto presidente degli Stati Uniti, cosa che ogni giorno di più si palesa come uno sfregio della democrazia, non soltanto per i giganteschi brogli che ormai nessuno più nega, ma soprattutto perché è stato possibile, grazie ai media e a un’attenta regia, riuscire a spacciare un uomo in preda alla demenza senile, come un valido candidato, cosa che forse è ancor più difficile che spacciare una sindrome influenzale come peste. E poi c’è la domanda: chi è che tira le file del burattino che appena lasciato solo quando motivi di opportunità consigliano di far allontanare gli angeli custodi, sembra non sapere nemmeno dove si trova? Chi prende le decisioni? Chi comanda? Il fatto che tutti gli altri leader tengano bordone a questa sceneggiata significa che sanno a chi rivolgersi e che dunque la commedia globale.
Ricorrenti ciclici G7 G8 G18 G28 G300… ormai specie di sciagure al pari di tifoni fortunali et similia… altro no sono che massivi raduni di letame umano di cui si possono interessare parlare e scrivere altro che piccoli babbei frustrati perché da piccoli la mamma negava loro storie di principi principesse e regge favolose…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
e qui :
https://rumble.com/vhks1v-vaccini-mrna-danni-medio-lungo-termine.html
Si può legger-vedere ( ilficcanaso) :
https://comedonchisciotte.org/forum/opinioni/vaccinazione-covid-19-sterminio-di-massa-indizi-pro-e-contro/paged/2/#post-350794
Reminder: Il Criminale di Joe Biden.
Cosa ha già fatto Biden di Thierry Meyssan
Joseph Robinette Biden Jr. (78 anni) è in politica da oltre mezzo secolo. È stato sette volte senatore (dal 1973 al 2009) e due volte vicepresidente (2009-2017).
Come eletto del Delaware contribuì alle operazioni contro quei paradisi fiscali che gli Stati Uniti non controllavano. Obiettivo: costringere i detentori di capitali a trasferirli nello Stato diventato il più grande paradiso fiscale del mondo, il Delaware appunto.
Durante le cariche ricoperte, Biden è stato soprattutto un difensore degli interessi del Pentagono.
– Durante le guerre di Jugoslavia milita per l’armamento dei mussulmani bosniaci e sostiene l’operato della Legione Araba di Osama bin Laden, nonché quello delle truppe saudite e iraniane [2]. Insieme all’amico senatore repubblicano John McCain, spinge il presidente Bill Clinton a intervenire in Kosovo.
– Durante la guerra in Afghanistan vi si reca per primo a sostenere il presidente afghano-statunitense Hamid Karzai.
– Appoggia l’idea di una guerra contro l’Iraq e l’assassinio del presidente Saddam Hussein. Successivamente darà il nome a un piano di smembramento dell’Iraq in tre Paesi confessionali distinti, conformemente alla strategia Rumsfeld/Cebrowski.
– In quanto vicepresidente, partecipa all’inquinamento della Commissione ONU per i diritti umani in Libia, finalizzato a giustificare la distruzione del Paese. Partecipa anche alla propaganda contro la Siria e sostiene gli jihadisti. Tuttavia, dopo l’intervento russo, quando la Casa Bianca tenta di ritirare l’intero contingente dal Paese, prima di ritrattare riversa la responsabilità dei crimini commessi sull’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia.
Joe Biden è altresì grande sostenitore di Hollywood. Ha personalmente vigilato sulla chiusura di siti pirata, come Megaupload, e all’arresto dei loro ideatori, in modo da preservare i diritti d’autore dell’industria cinematografica.
Riferimento e proseguimento:
https://www.voltairenet.org/article212060.html
Brevissimo commento.
Fra lestofanti criminali ci si intende subito!!
PS Ronald Reagan si era fatto un pezzo della sua presidenza già affetto da demenza senile ma anche allora TV e giornaloni coprirono tutto!!
Per non parlare del legami storici con la CIA della famiglia di Barack Obama…!!