Anna Lombroso per il Simplicissimus
Ormai anche la rete è un luna park dell’ipocrisia secondo le regole di mercato del politicamente corretto che spinge la bravagente a manifestare il suo disappunto per il sacrificio del ddl Zan mandato a morte certa, in nome della battaglia contro le discriminazioni che riceve consenso maggioritario se vengono esercitate contro dissidenti e oppositori.
Non stupisce, si tratta ormai di una “qualità” se non addirittura di una virtù civile, elogiata quando è esibita da un ceto oligarchico che smacchia i suoi panni sporchi con pennellate green, investendo risorse per favorire la parità di genere e di carriera di manager donne e imprenditrici possibilmente più spregiudicate dei colleghi maschi, sdoganando inclinazioni e attitudini, purchè prerogativa di stilisti, attori, parrucchieri di grido, delfini negli acquari del privilegio, che per gli altri bastano le leggi vigenti che tanto non vengono applicate, come d’altra parte succede con l’apologia del fascismo.
D’altra parte è talmente diventata sistema di governo da favorire negli anni l’instaurarsi di un golpe grigio, che il bon ton impedisce di chiamare regime e la classe -limitata a costumi raffinati, per carità, che non venga in mente l’arcaico relativo conflitto – vieta di chiamare neofascismo, e grazie al quale vigono lo sfruttamento, la corruzione, la sopraffazione e l’esclusione sociale dei deboli e dei “sovversivi”, la cancellazione dei diritti, lo smantellamento dello stato sociale e dello stato di diritto, grazie al ricorso a autorità e commissari speciali, incaricati di esautorare la democrazia parlamentare, di sospenderne i riti, di minare la sovranità ma in forme apparentemente asettiche, nominalmente incruente, in guanti di lattice per non sporcare quelli gialli dei ladri di una volta.
La presa dell’ipocrisia è tale che si è allargata a tutti ceti diventando un tratto caratteristico della nostra autobiografia nazionale, complice una educazione confessionale che – tanto per fare un esempio – crea gerarchie di crimini immondi decidendo quali devono essere sottoposti al tribunale degli uomini e quali al giudizio di Dio.
Così succede che se un influente, un personaggio in vista, tra una dimostrazione di indifferenza per i nostri bisogni e una prevaricazione compiuta grazia all’impunità garantita dai privilegi, ostenta un delicato tratto umano, gli ipocriti del piano di sotto si lanciano in estatici cinguettii, in deliziate affettuosità e teneri pigolii. Sarà perché ci si augura che quel consenso si trasmetta giù per li rami a legittimare qualche licenza da poveracci, a volte perché tolleranza e indulgenza fanno da unguenti sulla cattiva coscienza, da cerotti sui pregiudizi che la buona educazione di impedisce di esprimere platealmente.
Dev’essere per quello che una foto con annesso commento sciropposo di una coppietta felice e ragazzino abbigliati con costumi da paura in occasione di dolcetto o scherzetto, ha mandato in estasi la platea di Facebook.
Si trattava dell’immaginetta votiva di una famigliola secondo i modi, gli stilemi e gli slogan della pubblicità progresso che da tempo ha sollecitato i suoi creativi a trovare testimonial “altri” rivolti a target “diversi” purchè – è ovvio -siano speciali, belli, noti, influenti, prestigiosi. Come appunto Nichi Vendola, che ritratto in atteggiamento domestico, fa capire che per amore dei figli si può accondiscendere a qualche stereotipo sottostare a qualche moda, come quella di Halloween che ha sostituito riti altrettanto pagani ma nostrani. Mentre scrivo il social registra oltre 400 commenti e 160 condivisioni di fan rapiti e incantati. Cito: siete bellissimi, siete meravigliosi, l’immagine più bella vista oggi, la festa siete voi tre.
E se qualcuno si sottrae all’encomio universalista è solo per esprimere la sua idiosincrasia per celebrazioni barbare e commerciali che hanno colonizzato la nostra tradizione, mentre nessuno ha l’audacia di criticare l’ostensione della vita privata, tante volte deplorata e giustamente, se commessa da altre personalità più o meno pubbliche con tanto di esibizione di innocenti, creature in fasce quando non addirittura di ecografie e, ultimamente, di bare esposte al pubblico dei social.
È che si vince facile con il Mulino Bianco rivisto e aggiornato secondo i paradigmi del politicamente corretto, con la rivisitazione di dio, patria e famiglia purgata da certi condizionamenti razzisti, patriarcali, xenofobi, incompatibili con la nostra civiltà superiore, che da anni nega un tetto alle coppie, impedisce di fatto la genitorialità diventata un lusso, rende ardua la maternità consapevole contrastando il diritto più doloroso, nega futuro alle generazioni che verranno riducendo qualità dell’istruzione e prospettive di espressione dei propri talenti.
«Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo», recita l’incipit di Anna Karenina, oggi superato dal fatto che nuove e antiche povertà, disuguaglianze feroci, emarginazione sociale, culturale e etnica non solo producono livelli inesplorati di disperazione, alienazione e frustrazione, ma riducono la possibilità di avere una famiglia e l’eventualità che sia armoniosa, serena e appagata.
Si tratta di una condizione sottoposta anche quella alle leggi del mercato, che permette a pochi, sempre meno e sempre più privilegiati, di comprare e consumare garanzie, affetti, prospettive, diritti come merci a disposizione sugli scaffali della lotteria naturale che ti fa nascere dalla parte “buona” o del supermercato del sistema che premia i consumatori fedeli.
È talmente vero che le regole del mercato sono state promosse a leggi naturali che ormai si ritiene legittimo, moralmente accettabile, normale, appagare il desiderio di paternità comprandolo e consumandolo liberamente grazie alle opportunità offerte dalla commercializzazione globale.
Quindi non deve stupire se la buona educazione oltre a esimere dal ricordare al babbo contento l’infelicità delle famiglie di Taranto, vieta di rammentare l’origine di quel delicato quadretto familiare concessa dalle nuove frontiere del consumo, abuso e colonizzazione del corpo, oggi cruciale grazie all’estremizzazione di concetti di tutela della salute, promossa a diritto primario sovrastante su tutti, pena essere arruolato a forza ora tra i teppisti di Forza Nuova ora tra i seguaci di Pillon, comunque posseduto da demoni confessionali, omofobi.
E dire che oggi più che mai si misura quanto sia iniqua la propagandata estensione dei diritti, che riconosce desideri e aspirazioni individuali mentre toglie prerogative fondamentali, dimostrando che tutti, senza graduatorie e senza gerarchie, possono essere soddisfatti solo da chi può permetterseli. E’ tanto vero che anche quello all’assistenza, alla cura e alla salute oggi egemonico, è accessibile solo a pagamento per chi possiede i messi e la posizione necessari.
Che non ci sia niente di moderno, progressivo e tanto meno di libero nella “scelta” di una donna di erogare un servizio, mettendo a disposizione il suo copro contenitore è talmente ovvio da non lasciare dubbi se assomiglia alla condizione dell’operaio alla catena che vende la sua merce lavoro al padrone. E altrettanto è indubbio che chi usufruisce di quel sevizio, l’utilizzatore finale, secondo una formula di moda qualche anno fa, grazie a una transazione commerciale, non può godere di nessuna giustificazione morale o sentimentale.
Se è vero che nessun sistema economico e sociale dovrebbe negare a una coppia eterosessuale o omosessuale di “avere” un figlio, se tutti dovrebbero avere i mezzi e le opportunità per farlo, per adottarlo, per combinare i loro desideri con l’offerta di affetto e protezione a un bambino, nessuno invece dovrebbe essere autorizzato a ridurre quell’aspirazione a una merce da acquistare e la donna a fabbricante. Non c’è riscatto di una minoranza, affrancamento da pregiudizi e sopraffazioni che possa rendere legittimo lo sfruttamento, in modo che il torto diventi diritto.
Se non simili, vagamente simili a quelle che ha fatto la Schillirò, nel mio Piccolo…
A me sembra un pochino ciarlatana o demagoga, come parecchi altri… spero di sbagliarmi, ma personalmente non mi convince troppo.
Fabrice, magari Non ci crederai , ma nel mio piccolo ho fatto cose simili a quelle della Schillirò , pagando sulla mia pelle un conto salato poichè sono un soggetto sostanzialmente più debole , sin dalla nascita,della Schillirò, un appartenente alle classi subalterne destinato a subire in vario modo le sostanziali prevaricazioni altrui, in una società capitalistica ( ciò non vuol dire che io non sia riuscito, almeno in parte, a scompaginare le mire pesantemente vessatorie nei mie confronti della classe dominante mia avversaria…)
Tanto perchè tu ti possa rendere conto che non vengo dalla “montagna con la piena” come qualche cazzaro/a in questo blog tenderebbe a farmi passare, in Mala Fede, ma ora sono caginevole di salute,e francamente sono stanco, posso dire di aver sostnazialmente perso, perchè ho lottato da solo, ma come vedi l’unità fosse almeno fra gli oppositori, Non si vede, son tutti prime donne e perdonami, ma ilo tuo atteggiamento mi sembra un po’ da prima donna : il meglio è Nemico del bene , e chi ha rifiutato di firmare il referendum ha scelto il meglio a Suo mode di vedere, vedremo cosa otterrà , magari anche a scapito di soggetti più deboli di lui…
I più furbi (??) invece , continuano ad urlare in piazza, finché il governo-potere glielo lascierà fare ( vedi no green pass a Trieste e Puzzer a Roma…)… che bello abbaiare alla luna, nevvero ?
Troppe prime donne…
Il Meglio è nemico del bene, Rasoio di Occam ( indire il referendum abrogativo per cancellare tutti Compatti, il green pass con un ” rapido e semplice” atto di Democrazia diretta o sovranità popolare di cui tanto si ciancia a Sproposito, salvo poi rifiutare quella che ci offre più esplicitamente e semplicemente la Costituzione…) , nelle teorie del benessere c’è un alternativa Secca fra efficienza ( il meglio, la supposta meritocrazia o maggiore sapienza…) ed equità ( e quindi il bene, la Solidarietà ed infine Unità, quella che serve necessariamente per contrastare il regime, ma non si vede fin da come parecchi hanno rifiutato un atto di sovranità popolare contro il potere (s)governativo, che andava invece colto al balzo, a mio avviso.
Per me far fallire il Referendum è stato un errore Grave.
Per me il referendum abrogativo è essenzialmente questo ( un mezzo relativamente veloce per cancellare il green pass e i disagi-danni che comporta) , ma mi sa , causa mancate firme , non sarà convalidato :
Ahah… come se un macellaio si adombrasse per macchia di pesca su suo grembiule!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
@Anonimo ed eventuali terzi lettori che la pensano come lui.
“SULLA “PANDEMIA” È ORA DI CAMBIARE STRATEGIA”, di M. Franceschini per Attivismo.Info, 7 settembre 2021
Credo sia ora di porre una questione strategica e di metodo, all’attenzione di quanti sono impegnati nella lotta al nuovo regime autoritario.
Con l’introduzione a livello mondiale della questione green-salutista, i sistemi oligarchici – privato Occidentale e “pubblico” Cinese che già possiedono e controllano finanza, tecnica, monete, media, corporazioni globali e di conseguenza politica e cultura – stanno tentando di stringere il mondo in un abbraccio distopico di controllo totale.
Il potere moderno ha così svelato le sue vere intenzioni, in effetti annunciate da decenni dai suoi esponenti nel mondo della politica, della cultura e delle fondazioni “filantropiche”: gli Stati nazionali devono essere ridotti a territori da sottomettere e svuotare di ogni residua sovranità, per consegnare all’uomo nuovo liquido e “solidale”, ma non solidaristico, una realtà “sanificata” dalla vita stessa, sempre più coinvolta nelle spire transumane della virtualità.
Da queste considerazioni, credo si debba aggiornare la strategia riguardo la lotta immediata al regime sanitario e alle sue illiberali pretese di sottoporre a permesso preventivo sempre più attività sociali, pubbliche e lavorative.
Credo pertanto che il dato principale debba essere il seguente:
IL GOVERNO HA IMPEDITO LE CURE, CHE ESISTONO; TALI RIMEDI AVREBBERO TERMINATO IMMEDIATAMENTE L’EMERGENZA E TUTTO CIÒ CHE TRAMITE QUESTA SI È TENTATO DI ATTUARE.
Continuare ad andare sul terreno del dibattito su cifre e dati, in assenza di qualsiasi minima condizione democratica, di trasparenza e di assenza di conflitti di interesse, che darebbero un significato a questi, credo sia una battaglia persa in partenza.
Lo scontro deve essere spostato sul piano politico e del diritto:
IL GOVERNO VIOLA COSTITUZIONE E DIRITTI UMANI, NON ESISTE ALCUNO STATO DI EMERGENZA IN COSTITUZIONE.
Punto.
Proseguimento:
https://www.attivismo.info/sulla-pandemia-e-ora-di-cambiare-strategia/
Breve commento.
Il Simplicissimus, Gianni Lannes, l’economista indipendente Ilaria Bifarini, l’Ing Davide Gionco, fondatore e gestore di Attivismo.info, gli economisti indipendenti Giovanni Zibordi e Marco Cattaneo ( autori di “Soluzione per L’Euro. 200 miliardi per rimettere in moto l’economia italiana – Creare mometa, ridurre le tasse e rilanciare la domanda”, Hoepli, 2014 ) e tanta altra gente ritengono che il referendum sul green pass sia una strategia del tutto sbagliata sia per ragioni intrinsiche che per ragioni estrensiche, per quanto riguarda le prime, sono state ben illustrate nell’articolo appena segnalato e non fanno una grinza da un punto di vista giuridico, logico e razionale, poi se uno/una vuole ignorare il presupposto assolutamente fondamentale che il Governo ha impedito le cure efficaci che esistono da tempo e che quindi ha subito violato in modo criminale la Costituzione italiana e allora si accomodi pure col referendum di Mattei, io personalmente non l’ho mai ignorato questo presupposto di importanza assolutamente fondamentale,anzi per me è il fulcro N1 di tutta la faccenda!!
Se in un periodo disgraziato come questo , gli italiani Non hanno saputo compattarsi per far convalidare e poi votare un referendum abrogativo,
Cos’altro riusciranno a fare di incisivo come opposizione alla situazione attuale ??
C’è poco da cianciare o chiagnere, se il referendum non verrà convalidato causa mancanza di firme , sarà un occasione Veramente persa…
Un popolo che non riesce ad indire un referendum, cosa riuscirà mai a fare per opporsi al Draghistan ?
Io inizialmente anche in questo blog ho tentato di pubblicizzarlo il più possibile ( oltre ad verso firmato presso un comune…), poi mi sono un po’ stancato…
L’andazzo è quello di Grecia-Tsipras style, spero proprio di sbagliarmi.
Lamia modesta impressione è che la Schillirò sia un po’ una fregatura , giusto un po’, eh…
si potrebbe vedere come la butta in estrema filosofia ( o anche mistica ?) in una recente intervista, ma intanto il governo con green pass e quant’ altro se ne frega della sua filosofia…
mi sono fatto un modesto parere, quelli che hanno fatto più di tutti contro il green pass sono quelli che hanno promosso il referendum abrogativo del green pass, gli altri hanno “sbraitato in piazza”, ma i politicanti Non li hanno ascoltati…
so di essere pessimista ma attualmente proprio non vedo ( e non vedevo già appena presentato il referendum, con i vari gruppi dei non green pass che facevano 1000 distinguo, sul fatto di non volere appoggiare il referendum con pseudo argomenti Risibili… E così anche sta occasione di Democrazia Diretta di cui si sentiva Estremo bisogno è andata a farsi friggere…) grandi alternative.
Qui :
@Anonimo ed eventuali terzi lettori che la pensano come lui.
Onde evitare equivoci, le mie critiche alla Schillirò riguardavano solo ed esclusivamente la sua partecipazione alla Consulta femminile, un organismo permanente all’interno del Pontificio Consiglio della Cultura, nella fretta non avevo letto bene che la Schillirò era stata nominata per farne parte per il quadriennio 2019-2022, ovvero prima dell’inizio di questa fake pandemia, ergo, ritiro le mie critiche su questo specifico punto.
A parte questo, ritengo la Schillirò una grande donna italiana dotata di altissimo senso del valore dello Stato, quello vero ovviamente, e dotata anche di sano patriottismo, insomma, ha rischiato molto mettendoci la faccia per affermare vigorosamente quello che giustamente e e legittamamente pensa, dando così voce a molti italiani che la pensano come lei, e per questo è stata presa a male parole da TV e giornaloni ed è stata pure sospesa dal servizio, con sospensione pure dello stipendio, mica pizza e fichi, tutt’altro!!
L’unico appunto, non sarebbe dovuta andare da Giletti su La Setta ( La 7 TV ) che è stato ed è la fogna mediatica per antonomasia che ha fatto da super amplificatore per questa fake pandemia, magari non se ne è resa conto oppure magari credeva di essere altamente convincente, ma da quelle parti ( come pure alla RAI e Mediaset ma su La Setta in modo particolare ) la mistificazione in tutto e per tutto è la loro mission N 1, quindi l’avrebbe dovuta evitare come la peste, comunque, buca il video a livello di look femminile ma a livello comunicativo non è fluente perché sta troppo attenta a calibrare le parole, poi le manca un pò di sicurezza, come se fosse emozionata, daltronde nella vita ha fatto ben altro e quindi si può capire che sia ancora contratta quando comunica in video.
E invece la propagandista pesciarola vaccinale della Myrta Merlino di La Setta ( La 7 TV ) è molto consona…, per giunta ha avuti figli da due uomini diversi e ora sta con la mummia di Tardelli, per non parlare poi di Luisa Todini riccona figlia di papà, ecc….
Insomma, sono molto più a sproposito queste due che Nunzia Alessandra Schillirò, comunque, ha fatto male ad andarci perché questo papato è composto solo da zerbini di tutta la squallidissima gentaglia altolocata che ruota attorno a questa fake pandemia e sieri velenosi sperimentali annessi, insomma, da questo punto di vista sembra proprio non essere affatto coerente, a meno che ci sia andata con secondi fini, può anche darsi e allora in questo caso se la poteva anche evitare, insomma, non spifferano certo a lei perché sono stati così zerbini fino al midollo!!
Questo mio post è rivolto come risposta a eugenio sinesio in riferimento al seguente suo post:
1 Novembre 2021 alle 18:48
@eugenio sinesio
(anche ironico…)
mi aiutate a collocare in questo contesto un Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato
http://www.latinitas.va/content/cultura/it/organico/consultaf.html
concordo al 100%
“Se è vero che nessun sistema economico e sociale dovrebbe negare a una coppia eterosessuale o omosessuale di “avere” un figlio, se tutti dovrebbero avere i mezzi e le opportunità per farlo, per adottarlo, per combinare i loro desideri con l’offerta di affetto e protezione a un bambino, nessuno invece dovrebbe essere autorizzato a ridurre quell’aspirazione a una merce da acquistare e la donna a fabbricante.”, passaggio finale dell’articolo.
Non è vero per niente perché a Cuba ad esempio, patria storica del comunismo sudamericano, non è ammesso a una coppia omosessuale di avere figli che in natura non possono mai avere, stessa identica cosa sarebbe capitata in URSS se fosse stata ancora in vita, la Cina ormai non è più comunista ma lo è stata per molto tempo e anche lì nisba da questo punto di vista, stessa identica cosa per l’attuale Russia!!
Insomma, i vecchi comunisti di una volta non giocavano e non giocano a fare gli ingegneri biologici a capocchia e da questo punto di vista hanno battuto i capitalisti americani liberal 6-0, 6-0!!
Insomma, paturnie di distopici think-tank americani sbolognate poi anche in Italia, colonia europea degli USA per antonomasia, che i veri comunisti italiani alla Marco Rizzo rispediscono al mittente senza tanti peli sulla lingua, tutt’altro!!
“Non c’è riscatto di una minoranza, affrancamento da pregiudizi e sopraffazioni che possa rendere legittimo lo sfruttamento, in modo che il torto diventi diritto.”
Qualsiasi forma di abuso,prevaricazione o di sfruttamento è da contrastare ( nel limite del possibile, direi…) , da qualsiasi parte provenga, e chiunque ne sia la vittima.
Probabili danni o effetti avversi non considerati dalla farmaco vigilanza Solo passiva ??
( toh, da misogino quale vengo etichettato da queste parti, sto pubblicando parecchi video dove parlano le donne…mah… mi sto confondendo io o si confondono quelli che vogliono forzatamente etichettarmi da misogino?)
https://www.byoblu.com/2021/10/31/vogliamo-essere-curati-le-istituzioni-ce-lo-devono-il-calvario-dei-sospetti-danneggiati-da-vaccino-covid/
Si può vedere (!) :
https://www.youtube.com/watch?v=Y5nVrq9rWn0 e leggere :
Grafico “a torta: 2. Patologie preesistenti in un campione di deceduti” :
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia#6
Se è vero che nessun sistema economico e sociale dovrebbe negare a una coppia eterosessuale o omosessuale di “avere” un figlio, se tutti dovrebbero avere i mezzi e le opportunità per farlo, per adottarlo, per combinare i loro desideri con l’offerta di affetto e protezione a un bambino, nessuno invece dovrebbe essere autorizzato a ridurre quell’aspirazione a una merce da acquistare e la donna a fabbricante. Non c’è riscatto di una minoranza, affrancamento da pregiudizi e sopraffazioni che possa rendere legittimo lo sfruttamento, in modo che il torto diventi diritto.