Qualche giorno fa si è diffusa  la notizia davvero clamorosa secondo cui 1500 tamponi che avevano dato come esito la positività al Covid erano stati studiati, senza però che si trovasse traccia del coronanvirus, bensì di virus influenzali di ceppo A e B. E  che successivamente sette altre grandi università americane avessero esaminato i tamponi giungendo alle stesse conclusioni e mostrando come il Cdc americano avesse ingannato i cittadini. Poi si è scoperto che la notizia dei 1500 tamponi non era vera o quanto meno priva di riscontri anche se  l’assunto principale, ovvero che manca la dimostrazione del virus secondo i postulati di Koch, rimane perfettamente vera. Tuttavia questo ci dà la possibilità di smontare qualche pezzo della macchina di persuasione che è stata costruita attorno alla pandemia e che trova i suoi analoghi  in qualsiasi altro piano del discorso pubblico sia che si tratti di guerra o di economia. L’uomo della strada è per esempio convinto che alcune istanze, come per esempio il Centers for Disease Control and Prevention o  il Food and drug administration ( o anche l’Oms e l’Ema  se è per questo), siano istituzioni terze rispetto ai produttori e alla filiera di profitti del farmaco e dunque non abbiano alcun interesse a manomettere la realtà, che la loro missione è difendere cittadini e la verità. In una parola che siano affidabili.

Francamente mi è difficile comprendere da dove nasca questa fiducia visto che tutti questi organismi sono di fatto finanziati dall’industria farmaceutica e dunque vivono in una condizione di perenne conflitto di interesse. Mi è anche difficile comprendere come mai dopo decenni di privatizzazione assoluta queste istituzioni siano ancora percepite come se fossero sostanzialmente neutre e con funzioni di controllo rigidamente difese dentro un sistema che invece ha fatto del lobbismo l’unico ente intermedio della vita pubblica. Ad ogni modo nella circostanze attuali è proprio il Cdc americano ad avere il minor interesse ad una rappresentazione oggettiva della cosiddetta pandemia e a esaminare in maniera critica la vaccinomania inoculata da Gates che finora ha escluso qualsiasi cura, provocando una vera ecatombe: infatti è esso stesso un produttore di vaccini,  possiede 56 brevetti, acquista e distribuisce 4,6 miliardi di dollari in vaccini ogni anno attraverso il programma Vaccines for Children traffico che costituisce quasi la metà di tutto il suo budget. L’unica parte non del tutto privata in queste operazioni è costituita dalla pressione e dal ricatto sanitario che esercita in Africa e in Asia per conto di Washington.   Dunque ha tutto l’interesse ad agitare le posizioni pan vacciniste ad onta di tutte le evidenti obiezioni e a fornire numeri manipolati che appoggiano i propri affari e quelli di Big Pharma di cui idealmente fa parte.

Perciò la notizia dei 1500 tamponi potrà anche essere falsa, magari organizzata proprio da chi ha interesse a sputtanare l’area critica, ma non è certo più grave della falsità totale e globale che viene imposta da soggetti che vivono dentro una ontologica, irrimediabile ambiguità.