Davvero non ci si può credere,  o meglio non posso credere che la gente ci caschi ancora: il ministro Senza Speranza annuncia che sta valutando la prosecuzione delle misure di confinamento oltre il 6 aprile, e indovinate per quale motivo:  «per non vanificare i sacrifici che stiamo facendo». E ‘ un anno che di mese in mese veniamo chiamati a fare altri sacrifici per non vanificare quelli precedenti, ma senza alcun risultato visto che poi le ondate di supposta pandemia si susseguono incessanti e se possibile peggiori di prima, almeno nella narrazione ufficiale. Et pour cause visto che l’epidemiologia non contempla l’utilità dei confinamenti durante le epidemie diffuse, ma stupisce  che si continui ad usare la stessa  argomentazione  senza  costrutto e senza efficacia,  che le persone di stufino di essere raggirate in maniera così continuativa e grossolana. In Gran Bretagna si parla ormai delle “due settimane più lunghe della storia” visto che esattamente un anno fa il governo inglese disse  che occorrevano due settimane per appiattire la curva e invece è passato più di un anno ormai e la curva si è appiattita solo quando i confinamenti sono stati allentati.

Del resto dalla Bielorussia alla Svezia, alla Florida, dal Nicaragua alla Tanzania, tutte nazioni o stati dove le restrizioni sono state minime e dove si sono avuti meno decessi rispetto alle aree dove invece si è stati molto più severi: le prove sono ormai chiare e inconfutabili,  il “Covid”, qualunque cosa significhi in termini reali, non è influenzato dai blocchi. Invece mettere l’intera popolazione agli arresti domiciliari non giova affatto alla salute pubblica, anzi è assolutamente controproducente perché i danni causati dalla chiusura delle imprese, dalla limitazione dell’accesso all’assistenza sanitaria, dal  rinvio di cure e diagnosi , dal  rinvio di interventi chirurgici , dall’aumento della depressione, dall’aumento della  disoccupazione e dalla povertà di massa producono più morti della malattia e sono morti che pesano sui governi, non sui virus isolati o meno. Il dottor David Nabarro, inviato speciale dell’Organizzazione mondiale della sanità per Covid-19, così si espresso sui confinamenti nell’ ottobre  scorso: Noi dell’Oms non sosteniamo i blocchi come mezzo principale di controllo del virus … guarda solo cosa è successo all’industria del turismo … guarda cosa sta succedendo ai piccoli agricoltori … un raddoppio della povertà mondiale entro il prossimo anno. Potremmo avere almeno un raddoppio della malnutrizione infantile … Questa è una terribile, orribile catastrofe globale “. Ma l’Oms non era il faro ispiratore di questi briganti  pandemici?

Troppo spesso di fronte ai fallimenti e alle aporie della narrazione i media  parlano di “valutazioni errate” o “errori” o “incompetenza”, o dicono che i governi “sono stati presi dal panico” o hanno “reagito in maniera eccessiva” Ma questa è una sciocchezza, anzi una scusa perché il potere e i poteri non si sono affatto sbagliati, non hanno avuto paura, ma semmai hanno espresso un incredibile cinismo: tutta la sofferenza e i decessi causati dal blocco erano del tutto prevedibili e sono stati deliberatamente imposti per ragioni che non hanno nulla a che fare con l’aiutare le persone, ma molto con la necessità di controllarle. Fare sacrifici per evitare altri sacrifici nonostante il continuo fallimento di questa assurda strategia dimostra che l’agenda del blocco non era la salute pubblica, ma piuttosto la tensione verso la “nuova normalità” feudale, In nome di questo siano stati fermati per due settimane  che sono durate 365 giorni e che rischiano di raddoppiare. Se anche volessimo dire che si sono commessi errori, come giustificare la diabolica perseveranza? Basta farsi prendere in giro da Speranza & socio o almeno se proprio non riusciamo a superare lo choc chiediamo che usino pretesti più credibili. Su  un po’ di fantasia, con tutto quello che vi siete inventati…