L’ultima che ha detto il cavadenti della lega.: “quando vedo la Kyenge non posso non pensare a un orango”. La notizia sta più che altro nella sorprendente novità secondo cui Calderoli penserebbe, però visto che almeno trenta milioni di italiani quando vedono l’autore del Porcellum , non possono che pensare ad un maiale, è forse un complimento nei confronti della ministra.
Ma la domanda è: abbiamo di diritto di sorprenderci e scandalizzarci delle parole dell’onorevole cretino, quando quest’ultimo è stato per molti anni al centro della politica italiana, tanto da essere l’autore della legge elettorale che ha escluso i cittadini dalla scelta in merito ai loro rappresentanti? Quando qualsiasi reperto di un’antropologia deforme e rozza sino all’inverosimile, è stata mobilitata e accreditata in qualche modo dai media come “normale”, per mantenere al potere Berlusconi? Lo stesso che adesso di fatto tiranneggia le larghe intese e che ha fatto dei nemici di ieri i più fedeli e pavidi alleati?
Possiamo scandalizzarci di Calderoli quando un intero Paese ha accettato per decenni di essere governato da questo cottolengo di ladri e magliari di infimo ordine che infatti dai e dai ha portato l’Italia alla rovina? E che ora, per strappare qualche titolo, non fa altro che raschiare il barile della propria afrosa stupidità? Per quanti anni abbiamo sentito osannare il meraviglioso fiuto politico di un ladruncolo in maglietta e una sinistra catatonica invidiare il “radicamento della Lega”? Ci siamo abituati alle più cristalline vette dell’imbecillità, scambiandola per sagacia, mentre media a servizio non facevano altro che “registrare” ginocchioni le vacuità più sconcertanti, quelle risibili della corte dei miracoli berlusconiane, ma anche quelle seriose dell’ ex opposizione.
No davvero, dobbiamo scandalizzarci di noi stessi e della nostra pochezza.
Un altro rifiuto di politico,predica bene e dalla altra parte servo del sistema .Grazie per legge porcellini,tra mailing si capiscono.
Che un calderoli, un borghezio o un ex senatore erminio boso qualsiasi (li scrivo con la minuscola, che rispecchia il loro status politico-intellettivo) vomitino spazzatura è rubricabile sotto la voce giornalistica ‘cane-morde-uomo’. Cosa ci aspetteremmo da simili sagome? L’odontoiatra fallito in oggetto (come l’ingegnere acustico sordo suo “col-Lega”) si è portato appresso immeritatamente la paternità del porcellum, ma si sa che il vero autore della legge elettorale suina fu l’ineffabile D’Onofrio, per un motivo semplice: ha funzionato, alla grande! Far vincere bene una volta il Berlusca e far vincere male due volte il CentroSx, tanto che il mandante è ancora in sella a dettar l’agenda dell’Italia, ditemi se non è un capolavoro? In effetti un’opera di tal genialità non poteva esser minimamente partorita da un cervello sub-dotato quale quello del calderoli medesimo, le cui connessioni sinaptiche hanno un’intensità di frequenza inferiore ad un congiuntivo azzeccato da laura ravetto…
Detto ciò, la vera vergogna, in questo Paese è che un tipo simile sia ancora vice-presidente della Camera Alta, e che, il Presidente della stessa, non abbia d’ufficio imposto le dimissioni allo stesso soggetto. La vera vergogna è che il Capo del Governo di cui è rappresentante l’esponente vilmente insultata si limiti a chiosare il fatto con un pilatesco, ipocrita, ancor più vile: “è inaccettabile”, invece di smuovere le procedure per far sì che il recidivo ceffo sia espulso da qualsiasi consesso civile. Memini quale linciaggio fu costretto a subire Franco Battiato per aver espresso una frase offensiva nei confronti del Parlamento, tanto da essere costretto alle dimissioni
Nonostante sia tutto vero, ci sono paesi che non hanno Berlusconi o Calderoli e che non sono messi meglio di noi. La Spagna, per esempio, dove gli scandali politici sono di dimensioni altrettanto colossali dei nostri, i maggiori partiti rubano e inciuciano a più non posso sicuri di una immunità pressoché totale tramite il controllo delle alte cariche della magistratura e l’esercizio illimitato dell’istituto dell’indulto/perdono, concesso diverse decine di volte ogni anno. Lì in più abbiamo un sovrano (con annessa figlia) dalla notevole propensione agli affari che gode di un’immunità totale in quanto simbolo della nazione e che in questo momento è in Marocco con 5 ministri e uno stuolo di ex-ministri e businessmen per incontrare il suo omologo marocchino. Quello stesso re che dopo una famosa caccia agli elefanti dovette abbandonare precipitosamente la carica di presidente onorario della sezione spagnola del WWF!
In altri paesi l’inciucio tra destra e sinistra, in funzione di svuotamento della tradizionale contrapposizione politica, è pienamente attivo. In Grecia il Pasok, pur ridotto ai minimi termini elettorali, continua a puntellare la destra di Samaras. In Germania la Grosse Koalition tra SDP e CSU/CDU c’è già stata e verrà sicuramente riformata a settembre quando AfD avrà provveduto a scompaginare gli equilibri vigenti impedendo alla Merkel di vincere. Non parliamo degli Stati Uniti dove il potere reale non è nei partiti per cui non ci stupiamo se democratici e repubblicani compiono esattamente la stessa scelta di far prevalere sempre e comunque gli apparati militari e i servizi segreti. Neanche in Europa, peraltro, i partiti godono di potere autonomo. Non perché dipendano dai cittadini, ma perché dipendono dagli Stati Uniti e sono pienamente eterodiretti. Persino gli inciuci di cui ci lamentiamo sono sicuramente benedetti dall’alto della Statua della Libertà, se non addirittura consigliati ai vari leader politici presenti nel comitato esecutivo di Aspen Italia, praticamente tutti. Poi noi italiani ci mettiamo ovviamente il gusto teatrale del grottesco, l’assurdo alla Ionescu e, anche, l’irresponsabile crudeltà dei bambini che si divertono a mutilare gli insetti, come abbiamo visto nel caso kazaco. In altre parole, i Calderoli e i Berlusconi rappresentano la sovrastruttura grottesca che riflette la debilità e il cattivo gusto dell’italiano medio ma l’impianto strutturale, infinitamente più importante della sovrastruttura, ci dice che gli italiani non sono i soli a non essere padroni del proprio destino. Non lo eravamo in passato, quando pensavamo di esserlo, e non lo siamo ora che tutte le illusioni sono svanite.
Penso che il destino di una persona sia scritto nelle parole che dice…..