Si è detto stamattina che Berlusconi fosse irritato per l’agguato teso dalla Moratti a Pisapia e per la bugia raccontata dalla sindaca. Mica per una questione di stile, solo perché temeva che la cosa potesse danneggiarlo. Ma poi l’istinto deteriore, l’amore compulsivo per la menzogna, l’arroganza radicata e il malgusto innato, hanno preso il sopravvento. Qualsiasi carognata è irrestibile per lui come un osso di bue per un cane.
Così nel pomeriggio ha fatto sapere di apprezzare la Moratti, felice per aver scoperto dietro i modini dell’educanda, la sua stessa natura avida ed eticamente sbracata. “Brava Letizia, tira fuori le unghie.”
Consiglio peraltro inutile: cosa potrebbe tirare fuori la sindaca se non le unghie, doverosamente curate da una vita? Le idee? Ma le french ideas non sono ancora in commercio e poi la colla con cui sono attaccate è troppo visibile, troppo grossolana, come quella che usa Scilipoti. La buona volontà, il civismo, la correttezza nell’affrontare la vicenda dell’Expò? Purtroppo sono state già cedute a una fiduciaria lussemburghese con forti interessi a Reggio Calabria: la Moratti è troppo ricca per avere bisogno di queste utilities.
Però è giusto che tiri fuori le unghie, se non altro per mangiarsele il prossimo lunedì. Sarebbe la vera letizia.
Il problema co’ sta gente è che non si vergognano mai.
Se io avessi detto un decimo, un centesimo delle stronzate dette da Berlusconi non uscirei di casa. Mai più!
Se tu fossi la Santanchè usciresti di casa?
Se fossi Belpietro?
Se fossi Bondi?
Quindi è dura.
Dobbiamo pensare alle cose che fanno (eventualmente) inorridire i loro elettori, noi di qua siamo già belli che inorriditi.
Quello che so è che quando andranno a casa nessuno ammetterà di averli votati, come sempre: chi era tutta quella gente che acclamava a piazza Venezia?
lo volesse il cielo…questi discorsi Alberto li detesta, intendo affidarsi al cielo, alla Provvidenza, al terremoto di turno…ma lo volesse il cielo che i cervelli degli italiani si mettessero improvvisamente in moto e lasciassero a casa questa odiosa, arida, arrogante, misera donna