Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
Sono passati quasi duecento anni da quando Géricault dipinse il famoso quadro “La zattera della Medusa”.
Il naufragio del vascello Medusa, il destino tragico e allegorico dei sopravvissuti sulla zattera, sono da due secoli portati ad esempio di sofferenza, intolleranza, miseria morale, opportunismo, incapacità di governo, egoismo e discriminazione.
Che sono tutti gli ingredienti della farsa/tragedia di Lampedusa oggi.
In totale assenza di decisioni dal Ministero dell’Interno (ma forse l’isola è considerata “esterna”) stanno continuando ad arrivare sull’isola, per ovvi motivi geografici, centinaia di profughi, che molti si ostinano a chiamare clandestini (quindi fuorilegge), che vengono ammassati senza ordine alcuno e senza alcun alleggerimento verso la terraferma.
Sono ormai circa cinquemila, con un centro di “accoglienza” per ottocento.
L’unica soluzione venuta in mente ai nostri governanti è stata quella di inviare il materiale per allestire una tendopoli sull’isola, ovviamente rifiutata dalla popolazione locale.
E qui non può non passare per la mente la dolosa intenzionalità di chi sta caricando come una molla la rivolta dei locali nei confronti degli sbarcati.
La recente, e inusuale, visita di Borghezio e Marine Le Pen dei giorni scorsi, dà adito a pensieri maligni sull’organizzazione del misfatto.
Perchè i traghetti che portano le tende e le salmerie sull’isola non portano sul continente i profughi, smistandoli nei vari centri di accoglienza, per il riconoscimento e l’eventuale richiesta di ruolo di rifugiato?
Perchè la tendopoli, se necessaria, invece di allestirla su un’isola scoscesa, rocciosa, con problemi di acqua e di spazio, già stracolma dei relitti di mille barconi e carrette del mare, non viene allestita in una bella pianura ampia in Sicilia?
O, meglio ancora, perchè i profughi non vengono inviati nei vari centri di accoglienza sparsi sul territorio italiano?
E qui il pensiero maligno trabocca inesorabilmente.
Perchè un governo di incapaci in malafede, non aspetta altro che poter gestire l’emergenza, che tutte le regole si porta via.
Perchè se scatterà la rissa sull’isola, con qualche ferito e, magari, il morto, il governo giustificherà tutte le cazzate che farà con la richiesta degli “onesti cittadini che pagano le tasse” come a Rosarno (e sulle tasse pagate possiamo anche discuterne…).
Perchè i profughi distribuiti a duecento per volta nei centri accoglienza della penisola non si vedono e non danno fastidio, mentre cinquemila su un’isola vociante, ci permettono di sbandierarli in tutte le occasioni ufficiali chiedendo soldi, attenzioni, moratorie e dilazioni al resto dell’Europa.
Perchè se, per caso, non è vero che i missili libici sono caricati a elastico e uno arriva fin lì, fa certo più scalpore se l’isola è affollata di “profughi” (state tranquilli che in quel caso la parola la useranno, eccome!) che se si schianta su uno scoglio disabitato.
E, d’altra parte, La Russa ha sostenuto ancora ieri l’esigenza di un blocco navale per impedire la traversata ai barconi, rispedendoli su quella terra da cui scappavano alle pallottole e ai missili, magari sparati proprio da noi…
Come sulla zattera della Medusa, si lascia (e si spera) che la natura, quella vera e quella umana, sfoltisca le fila di questa “invasione di proporzioni bibliche”, “epocale” come la riforma della giustizia, per poter tornare ad occuparsi delle cose realmente importanti, come arricchirsi e star fuori di galera.
Le stesse motivazioni dei tempi di Géricault…
E’ la tattica di questi delinquenti cialtroni che ci governano: fomentare odio e divisioni, divide et impera…metodo antico e terribilmente moderno….