
L’Europa impone con sospetta severità e celerità l’aumento dell’eta pensionabile delle donne a 65 anni. Sospetta perché sembra stranamente aderire ai desiderata del governo Berlusconi che ha tutto l’interesse a scaricare su Bruxelles parte della manovra. Mi immagino Sacconi che resiste: “niente deroghe per favore”. Del resto lo stesso governo nell’edizione, 2001-2006, non diede alcuna risposta sull’argomento alla Corte di giustizia europea, nel probabile intento di arrivare proprio a questo, mentre sarebbe stato abbastanza facile trovare le strade per evitare il diktat.
Ma di questo il 70 per cento dei cittadini italiani che guardano la tv non avranno il minimo sospetto. Il povero Cavaliere apparirà la vittima di altrui volontà.
Eppure di fronte a un provvedimento che mette in difficoltà un’intera fetta di società nel quale le donne in pensione “anticipata” sostituiscono servizi inesistenti, si potrebbe benissimo fare resistenza. Il governo aveva previsto un adeguamento graduale in 0tt0 anni e in sei nell’ultima versione: benissimo facciamolo lo stesso. Il peggio che ci potrà capitare sarà di dover pagare una multa di 714 mila euro al giorno. Una sciocchezza visto che per almeno quattro anni abbiamo pagato 350 mila euro al giorno per permettere a Rete 4 di non andare sul satellite.
Per quanto si possa stimare Fede, nella sua qualità di Muezzin del Cavaliere, le due cose sono talmente incomparabili che i 364 mila euro in più sono un prezzo di saldo. Tanto più che la vicenda di Europa 7- Rete 4 potrebbe finire con esborsi anche maggiori. Quindi non ci vengano a dire adesso che occorre adeguarsi altrimenti ci multano. Le multe che riguardano il padrone vengono pagate senza battere ciglio: è questione di fede.
penso che gli errori vengano da più lontano, da ben prima il 2006; comunque, ognuno scarica sull’altro: chi su Bruxelles, chi sull’arrendevolezza governativa che proprio sembra che non aspettasse altro. La multa sembra che sia la cosa che impensierisce più di tutto, Emma Bonino compresa che, come si sa, è sempre stata una fautrice dell’aumento dell’età pensionabile delle donne.