La Polverini è veramente un candidato prodigioso, in poche settimane ha fatto alcuni miracoli stracciando Padre Pio. Ha decuplicato (ma solo sulla carta) gli iscritti all’Ugl, il sindacato del quale tiene le fila, si è circondata di saluti romani, nonostante voglia vendersi come personaggio di “sinistra” e infine, inedito prodigio, ha ricevuto decine di messaggi di assenso e incoraggiamento sul sito web appositamente messo in piedi per le elezioni. Cosa c’è di strano? Beh, lo strano è che i messaggi sono arrivati prima che il sito fosse on line, quindi vanno considerati alla stregua di fenomeni paranormali.
Del resto che ci sia odore di santità attorno alla Polverini lo dimostra il fatto che è riuscita da sindacalista ad accumulare un patrimonio immobiliare di un milione e mezzo di euro, un po’ evadendo tasse sulla seconda casa, un po’ vendendo a singolari prezzi fuori mercato, ma soprattutto trafficando con lo Ior, la banca vaticana, il che la mette sulla strada di un rapido processo di beatificazione. Del resto, intervistata nel lontano 2006, poco tempo dopo la conquista della segreteria dell’Ugl, si era sbilanciata:  «Ogni risorsa destinata alla lotta al sommerso e all’ evasione è investimento per rilanciare il sistema paese». Alla faccia.
Insomma questa candidata è una personcina onesta e sincera della quale ci si può fidare ad occhi chiusi. Del resto lei stessa dice: “La mia storia è il mio programma” . Per fortuna non abito nel Lazio e non rischio.