Niki Vendola ed Emma Bonino sono i nomi che, per la raffinata politologia dei giornali, costituiscono il segno di un fallimento del Pd, un colpo quasi fatale ad un progetto mai davvero decollato. E questo la dice lunga sulla cecità politica di questi anni. Quei due nomi sono, al contrario, la salvezza di un’idea che rischiava di annegare nella tinozza dei vecchi apparati e dei vecchi ragionamenti. Sono aria nuova che in un caso viene da un’area più a sinistra e nell’altro da un’area laica e liberale, dimostrando che attorno al Pd esiste una grande e complessa geografia di opinione che non ne può più dei tatticismi, della real politik, delle manovre e dei tradimenti. Soprattutto un ‘area che non sopporta piccolo cabotaggio affidato a un buon senso che rassomiglia molto alla paura e alla perdita di immaginazione e identità.
Se confusione e sconfitta esiste, questa appartiene proprio al bruco degli apparati, dei comitati di affari e dei potentati e delle alleanze a cui la dirigenza romana guarda come l’unico orizzonte possibile. A quel mondo cui è impossibile diventare farfalla, ormai chiuso dentro i numeri elettorali già visti: 30 per cento.
Mai possibile che l’agnello sacrificale Boccia, mandato dalla bocciofila romana per tentare di fermare Vendola, prefigurasse davanti agli elettori il senso ultimo della sua avventura con la necessità di concedere ai privati la gestione dell’acquedotto pugliese? Privati che poi hanno un nome: Caltagirone?
Possibile che in Piemonte si vada a far propaganda per la Tav, più timorosi delle reazioni dei gruppi interessati all’opera che a quelli che ti dovranno dare il voto?
Purtroppo lo vediamo. E sappiamo che la salvezza a questo punto può venire solo dal di fuori. E c’è un motivo in più per sperare che Emma e Niki vincano.
Eliana, sono d'accordo in toto con la tua analisi, il mio era un invito a non essere così catastrofici e mi rende felice il fatto che l'elettorato non segua le direttive di partito. Auspico un dialogo molto maggiore tra chi ci rappresenta e noi, e se i signori non sanno leggere i segni che dell'elettorato….di fronte ad una tale evidenza non posso che pensare alla malafede.
Ti quoto in toto, Edoardo. E il risultato partecipativo di domenica sono la conferma di quanto tu dici.
Vendola e la Bonino sono una sconfitta del PD semplicemente perche' non sono stati scelti dal partito e sono al di fuori del PD stesso .. il primo scelto dal popolo della primarie la seconda per mancanza di personaggi di spessore in quel guazzabuglio che e' questa formazione politica anomala e incomprensibile per la maggioranza di coloro che hanno vissuto veramente a sinistra. Una formazioni nata da calcoli preconfezionati che si sono dimostrati completamente errati. Un errore di fondo .. un'ipotesi sbagliata per cui non c'e' altro modo per riparare che: sciogliere tutto e ricominciare da capo .. ma davvero e non giocando con la gente e con chi crede davvero che si possa combattare la destra con le idee e non con il gossip.
Caro Anonimo, sono stata ottimista fino a poco tempo fa e sono daccordo sul fatto che non tutto è da buttare al macero nel PD ma è evidente che ha tradito le aspettative e che lo scollamento con l'elettorato tradizionale sul territorio è di dimensioni stratosferiche.Naturalmente le variabili sono molte:poca organizzazione sul territorio, caduta dei capisaldi dell'elettorato storico,incapacità di proporre una politica economica alternativa al neoliberismo senza regole e, dulcis in fundo, improbabili alleanze di cartello quanto meno sconcertanti, tipo appunto UDC, che in cambio di pochi voti richiedono legami stretti con comitati d'affari piuttosto dubbi.Mi auguro che ci sia una tendenza all'nversione ma le Regionali alle porte non consentono certo di acquisire molti consensi.Spero di sbagliarmi, anzi, me lo auguro
il regalo dell'acqua pubblica a Caltagirone è probabilmente una delle condizioni poste da Casini; chissà se la riproporrà anche per sostenere Vendola in un eventuale (e purtroppo probabile) ballottaggio. Fiorella
Può essere Eliana, non sarei così pessimista, si tratta di un cambio generazionale che prima o poi dovrà avvenire, è certo non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare, sarò una ingenua eliana? non è tutto da buttare al macero il pd, a mio avviso sono certi soggetti della sinistra storica che vanno buttati a macero…..
In PD è come un bruco avvolto nel bozzolo dell'interesse personale dei quattro capetti tessitori di trame che lo dirigono.Purtroppo questo bozzolo non darà origine alla seta che i potenziali elettori si aspettavano.Il bruco rimarrà soffocato perchè non ha nemmeno la forza di trasformarsi in farfalla.Non ha nobili pensieri con cui volare e le ali non trovano sostegno nei reali problemi dei cittadini che , si sa, sono cose da sinistra radicale.Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere, nè peggior sordo di chi non vuol sentire
Il numero di elettori che hanno decretato il successo di Vendola, l'entusiasmo coi quali in tanti abbiamo accolto con un "finalmente" il sostegno di Emma in Lazio, dovrebbe fare riflettere quello che tu chiami bruco. Siamo in tanti che abbiamo capito cosa porterebbe al PD una vittoria di Emma Bonino sin da quando chiese a Bersani di sostenerla. E siamo stati in tanti che in un certo qual modo già sapevamo che Vendola avrebbe stravinto su Boccia. Perché solo la "base" e non l'apparato ha questa sensazione? Possibile che non venga recepita in alto? Vedi, Alberto, è da domenica sera che scorro le bacheche qui sopra, i commenti di contentezza per il significato politico che hanno rappresentato le primarie di domenica che è, se vogliamo, ancora più importante che quelle svoltasi in ottobre, a mio modesto avviso. Perché hanno ridato un pizzico di forza, infintesimale soffio di speranza che davvero le cose possono cambiare. Occorre solo crederci, come hanno fatto i 200.000 che in Puglia facevano la fila per votare e che hanno dato uno schiaffo ad un buero che ha triturato oltre ogni misura…