Dal nostro corrispondente

Un nuovo scandalo è esploso in Kretinistan, proprio in vista delle elezioni amministrative. Addosso al sindaco di Felsin,  una delle poche città dove non prevale il partito del premier Kretin One, è stato trovato per puro caso un singolare portafoglio a suo tempo realizzato dagli artigiani della tribù Graxi. I pochi esemplari esistenti sono conservati come reliquie nel mausoleo di Arcor. E’ vero che praticamente tutti gli appartenenti al partito di maggioranza se ne sono fatti fare una copia identica al prototipo, ma come possa accadere che uno degli originali sia finito in mano al primo cittadino di Felsin rimane a tutt’oggi un mistero. Sì, perché il partito al quale appartiene si era impegnato a non utilizzare simboli e costumi del passato. A essere diverso per stile e per sostanza.
Tra gli elettori regna lo sconcerto e la disillusione, tanto che il sindaco ha annunciato di volersi dimettere e ha dichiarato: “Per me l’interesse della città viene prima di tutto. Anche prima di me”.  Poteva anche pensarci prima. Ma certo il colpo è duro e i pentimenti o i sacrifici sono elettoralmente inefficaci.
Il segretario del partito di opposizione, Bani Ser, per ora tace, il che non stupisce visto che lo fa molto spesso. Secondo alcuni si tratta di una forma di afonia nervosa, simile a quello del caso Dora, riportato da Freud. Ma certo il segretario si trova molte grane fra le mani, a differenza del premier che invece si trova con molta grana. C’è solo una vocale di differenza e questo non fa che aumentare la kvalunkvistaja opinaja secondo la quale i politici sono tutti uguali, un’idea devastante per il Paese. Invece le vocali sono importantissime: provate a dire al premier di candidare delle belle foche e vedrete quello che vi succede.