I bugiardi compulsivi di Bruxelles ci hanno detto da un anno di voler rifiutare il gas russo e che questo rifiuto avrebbe in sostanza messo in ginocchio la Russia. Questo ed anzi è proprio l’Europa ad essere stata messa al tappeto come del resto è ovvio visto che il venditore di un bene ambito e necessario non può certamente essere ricattato da un compratore. Elementare, ma evidentemente troppo complicato per i cialtroni della Ue. Però nemmeno l’ostinazione suicida in nome di una narrazione truffaldina è reale: il sacrificio europeo diventa un guazzabuglio levantino se si tiene conto che la Russia ha aumentato le sue esportazioni di Gnl nell’UE di quasi un terzo nel 2022 ed è ora il secondo fornitore di gas liquefatto davanti al Qatar. Se qualcuno si fosse messo a tavolino per studiare come infliggere alle economie europee il maggior danno possibile, dare ai competitori il maggior vantaggio possibile e nel contempo fare un figura di merda non avrebbe potuto pensare qualcosa di più efficace. Il solo annuncio delle sanzioni ha fatto aumentare i prezzi del gas, l’idea di sostituire i gasdotti con il Gnl americano di un terzo più costoso del prodotto russo ha decapitato e attese in merito a una qualunque ripresa economica e infine dopo aver provocato tutto questo terremoto i Paesi della Ue continuano ad importare il gas russo, ma con una significativa differenza, che adesso costa molto di più. Come del resto costa di più il petrolio russo che continua ad essere comprato con una triangolazione tra India e Cina,
Si mandano armi a Kiev facendo credere alle popolazioni di combattere una guerra vittoriosa per la libertà dell’Ucraina e dicendo che i sacrifici a cui sono costretti cittadini a causa dei rincari dovuti alla sanzioni contro Mosca sono per una buona causa e poi si scopre che tutto questo, ha la minima e che al contrario l’impoverimento al quale siamo tutti in qualche nodo sottoposti, tranne i soliti noti. ottiene il solo effetto di rafforzare la Russia con gli acquisti sottobanco a prezzo maggiorato. ci stanno mettendo in una bolla si sapone dove la narrazione è solo un diaframma che ci separa dall’amare realtà , e tale realtà è questa: che la governance europea, sta aiutando il progetto Usa di desertificazione dell’Europa, per succhiarne le risorse e soprattutto impedirec ogni contato con la Russia. In realtà è già più di un decennio che Washington ha annunciato il suo obiettivo di diventare il più importante fornitore di gas dell’UE e di estromettere la Russia da questa posizione, ma questo intendimento è rimasto solo un pio desiderio a fronte dei prezzi americani del gas di scisto ovviamente molto più costoso all’origine e gravato dai pressi di trasporto, di liquefazione successiva rigassificazione Pertanto, fintanto che il gas russo poteva essere convogliato verso l’UE, gli Stati Uniti non potevano competere. Ma la Commissione UE sotto Juncker è stata così gentile da riformare il mercato del gas europeo sollecitando il passaggio dai contratti a prezzo basso e a lungo termine con la Russia agli acquisti e ai contratti a breve termine. Il risultato di questa follia voluta da un ubriacone corrotto, dall’Eltsin europeo è diventato visibile nell’estate del 2021, quando non c’è stato abbastanza vento e si è dovuto utilizzare più gas per generare elettricità, gas che poi è mancato agli impianti di stoccaggio del gas nell’inverno 2021/2022. E’ stato allora che i prezzi sono iniziati a salire, raggiungendo a volte i 2.000 dollari per mille metri cubi alla fine del 2021, mentre il gas russo proveniente da contratti di fornitura a lungo termine costava in precedenza intorno ai 250-300 dollari.
Nel 2022, l’intervento russo in Ucraina è stato usato come scusa per chiudere prima l’oleodotto Yamal (Russia-Bielorussia-Polonia-Germania) e non consentire nemmeno il Nord Stream 2. Quando poi i gasdotti del Nord Stream sono stati fatti saltare in aria, a Washington devono essere saltati dei tappi di champagne, perché ciò ha effettivamente spinto il gas russo a buon mercato fuori dal mercato europeo e ha spianato la strada al fracking statunitense del Gnl. O meglio poiché nessun è in grado di coprire la quota di gas che proveniva dalla Russia, adesso lo si importa in qualche modo sottobanco, ma naturalmente a prezzo maggiorato. Il fatto è che per quale possa essere l’oscillazione dei prezzi in su o in giù, romane sempre il fatto che l’Europa paga in prezzo maggiore rispetto a Usa, una Russia, insomma a qualunque competitore possibile. Ed è questo il fatto allarmante più ancora del rincaro delle bollette.
Ma non basta ancora: oggi c’è il tentativo di rendere la casa un miraggio per i cittadini e di toglierla a quelli che l’hanno grazie a una grottesca narrazione climatica tutta orientata alla Co2 che se solo si avesse un briciolo di cervello apparirebbe in tutta la sua demenzialità. La stessa narrazione che tende a favorire i grandi gruppi rispetto ai piccoli a causa delle quote Co2, che tenta di desertificare l’agricoltura facendoci mangiare solo grilli e ogm, che infine vorrebbe condizionare e reprimete anche i singoli individui per la loro “impronta di carbonio”. Tutte stupidaggini e a dirlo è la stessa Ue che dopo la crisi del gas ha dato il perso di riaprire le demonizzate centrali a carbone. Quando le bugie sono davvero troppe è impossibile tenere sotto controllo la coerenza: siamo diventati il continente della menzogna, ossia nell’unica produzione nella quale possiamo essere concorrenziali rispetto agli Usa.
Devi accedere per postare un commento.