Capisco che molti siano stati sorpresi dal post di ieri sugli sviluppi della vicenda ucraina nel quale dicevo che  un’evacuazione della popolazione civile del Donbass verso la madre Russia, costituisce una vittoria per Mosca: è difficile credere che le immagini dell’abbandono, peraltro censurate dall’informazione occidentale,  possano essere collegate a una mossa vincente, eppure è evidente che si tratta di una vittoria strategica. Intanto non c’è stata  l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che Washington ha fatto di tutto per provocare in maniera da mandare a monte qualsiasi rapporto tra gli europei e Mosca; sono anzi gli Ucraini che a questo punto devono invadere il Donbass rendendo pienamente legittima una reazione russa anche a distanza. Inoltre l’evacuazione dei civili rende più efficace la resistenza da parte delle milizie secessioniste  contro l’esercito esercito ucraino. Non è un caso che immediatamente dopo l’annuncio dell’evacuazione ci sia stata l’esplosione lungo un gasdotto vicino Lugansk, prodotto a quanto sembra da proiettili di artiglieria ucraina: l’evento era probabilmente era già stato pianificato come operazione di falsa bandiera, ma adesso viene utilizzato per confondere le acque e permettere a Biden, niente più di un anziano confuso e abusato, di dire che Putin ha intenzione di invadere, quando invece sono gli ucraini ad attaccare. Non è un caso che giornali e siti americani abbiano dato per prima la notizia dell’esplosione ( che probabilmente si attendevano)  rispetto a quella dell’evacuazione.

Ormai la politica occidentale non è che un copione per serie televisive di serie b e dunque efficace per la parte di pubblico meno avvertita : tutto è artificiale e completamente lontano dalla realtà e anzi teso a crearla per raggiungere gli scopi voluti dall’oligarchia di comando. Che cosa abbia fatto scattare il piano di evacuazione comunque predisposta da molto tempo è stata a quanto pare un’informazione proveniente da Kiev secondo la quale il presidente Zelensky  stava cedendo alle pressioni Usa per dare il via all’attacco anche perché parte delle truppe dei raggruppamenti di ispirazione nazista come il battaglione Azov avrebbero comunque tentato di sabotare qualsiasi accordo e di provocare il conflitto. Questo ha indotto Putin ad anticipare gli eventi e dichiarare che Mosca non starà a guardare tanto “Le sanzioni saranno comunque comminate. Che abbiano una ragione oggi o che non ce ne siano”. Ma la mossa di portare via la popolazione civile costituisce una novità dentro questa partita di scacchi: Putin così facendo raggiunge tre obiettivi: costringe l’Ucraina a gettare la maschera del potenziale aggredito trasformandosi in aggressore, offre a Francia e Germania il destro se ancora sono capaci di coglierlo, per resistere alle pressioni di Washington sul Nord Stream 2 e rafforza nel contempo il Donbass perché molte delle preoccupazioni per un’invasione ucraina erano legate proprio alla sorte della popolazione civile che si sarebbe trovata a praticamente al fronte. Senza questa arma di ricatto l’armata di Kiev è molto più debole.

Una cosa però appare chiara: che la narrativa occidentale si è trovata a fare i conti con qualcosa che non aveva previsto e va avanti senza riuscire bene ad includere in maniera sensata l’evacuazione dalle repubbliche separatiste che certo non è un atto offensivo. A questo punto è bene mettere le cose in chiaro per quanto ci riguarda da vicino: qui non solo è in gioco l’esistenza stessa di un diritto internazionale che viene negato in radice dalle dottrine statunitensi se non quando esso è usato come pretesto da Washington, ma è anche in gioco l’esistenza stessa dell’Europa come entità economico – politica. Se fossimo costretti dalla commedia ucraina a comprare il gas americano a prezzi stratosferici  e accettare l’isolamento dal continente asiatico, non ci sarebbe modo di arrestare un drammatico declino che del resto già incombe. La guerra Usa contro la Russia è in realtà contro l’Europa stessa. Per quanto strano possa apparire oggi la Russia è l’ultima speranza per questo continente che ha un unico, vero nemico e si trova a Ovest non a Est.