Anna Pulizzi per il Simplicissimus
La prima volta che pronosticai la fine dell’emergenza pandemica entro una manciata di settimane si era nella primavera del 2020. Non oseranno turbare le vacanze pasquali, pensavo. Poi arriverà l’estate e amen, tutto finito, un giorno racconteremo ai nipotini di quella primavera lontana in cui giravamo con la pezza sul naso come tanti giapponesini. Il primo disincanto non impediva però che a scadenze regolari, il natale, l’estate successiva e così via, l’ottimismo riprendesse corpo, ma forse si trattava soltanto del rifiuto di accettare che si era scivolati nelle sabbie mobili dell’irrazionale e ad ogni minimo movimento della logica ci si trovava più bloccati di prima. Anche oggi, mentre i virologi televisivi non cessano di gongolarsi con scenari apocalittici e tutto il sistema mediatico ormai allenato alla bisogna riesce a conteggiare duecentomila nuovi appestati al giorno, il tarlo della fiducia sussurra che Omicron non è Omega ma ci somiglia sempre più, mentre perfino alcuni medici che già militavano nella narrazione catastrofista ora sostengono che proprio il crescendo rossiniano evidenzia che il dramma è alle sue battute finali.
Ma tutta questa altalena di previsioni tetre o positive (“non esistono ottimisti e pessimisti, solo imbecilli allegri e imbecilli tristi”), prescindeva dal fatto ormai evidente che non abbiamo mai avuto a che fare con un guaio che ci è piovuto addosso bensì con qualcosa che ancora non sappiamo come sia nato ma che fin dall’inizio è stato utilizzato per scopi che resteranno ancora per lungo tempo inconfessabili. La strana gazzarra terroristica orchestrata fin dalle prime settimane del 2020 quando ancora non c’era un solo decesso attribuibile al covid, i divieti di eseguire autopsie e di assistenza domiciliare ai pazienti, la contemporanea scomparsa delle influenze stagionali, la demonizzazione dei medici che suggerivano l’uso di farmaci sintomatici già noti e gli inusitati quanto cervellotici divieti che andavano inasprendosi in misura proporzionale alla loro evidente inutilità, permettevano a chiunque di capire, ancora prima che comparissero sulla scena gli alchimisti di Pfizer&sodali, che l’approccio delle autorità al problema era così anomalo e stupido da apparire sospetto.
Poi però ecco la soluzione tanto attesa, una doppia dose di siero e saremo a posto per l’oggi e per il domani. Naturalmente erano consentiti solo i preparati delle ditte euroatlantiche, quelle su cui la speculazione finanziaria cominciava a fare montagne di quattrini, mentre quelli russo o cubano, essendo frutto del lavoro di aziende di Stato, erano rigorosamente tenuti fuori dalla porta e ciò illumina forse più di ogni altra cosa, insieme alla pilotata demolizione del sistema sanitario pubblico, quanto ai nostri governi interessi salvare vite. In quei giorni c’erano in giro pochi no-vax e in verità pochi sono rimasti anche oggi, poiché pochi possono dubitare del fatto che i vaccini costituiscano una tappa fondamentale nell’impervia storia della medicina ed abbiano salvato gran parte dell’umanità da patologie invalidanti e mortali. Coloro che dubitano dell’efficacia dei sieri anti-covid non sono no-vax, benché così ci si ostini a chiamarli, per il semplice fatto che quei sieri non sono vaccini. E questo lo si è capito anche grazie alle incongruenze ed alle contraddizioni dell’apparato mediatico arruolato per sparare su chi non accettava inoculazioni al buio, la cui pericolosità viene pervicacemente nascosta da quella fetta di ‘medici’ che periodicamente nella storia ha anteposto l’interessata disciplina verso l’autorità alla deontologia. Come si può definire vaccino una roba che non impedisce di ammalarsi (e talvolta morire) a causa del patogeno contro cui è stato realizzato, né di contagiare gli altri e la cui efficacia, quand’anche ne abbia una, dura solo pochi mesi?
Esiste invece un diffuso timore verso i pretesi sieri anti-covid che è fenomeno spontaneo ed in crescita a fronte di una pletora di effetti collaterali di varia gravità che hanno già causato un numero di decessi superiore a quello di tutti i veri vaccini messi insieme. Ed i governi, oltre che scellerati, sono anche abbastanza ottusi da non capire che è proprio la loro cocciutaggine nel negare relazioni tra siero e complicazioni anche mortali ad alimentare il sospetto e in definitiva a palesarli come banda di piazzisti senza scrupoli al guinzaglio dei poteri finanziari. E’ qui inutile elencare tutto ciò che in questi due anni ha reso la narrazione ufficiale sulla pandemia un’infamia senza precedenti, anche prescindendo dai diagrammi sui contagi costruiti sul test Pcr che perfino il prof. Mullis che l’ha ideato (nonché l’Oms in un impeto d’onestà) sostiene che non serve, così come viene utilizzato, per una qualsiasi diagnosi. Tanto è già stato detto e dimostrato intorno al conteggio ‘creativo’ dei decessi, laddove si risulta vittime covid anche se morti di tutt’altro ma trovati ‘positivi’ sulla base del suddetto inattendibile esame. E sul fatto che è tutt’oggi vietato conoscere i termini dei contratti stipulati tra gli stati acquirenti e le aziende produttrici e che queste controllano di fatto gli organismi locali e internazionali da cui dipendono le autorizzazioni per lo smercio dei loro prodotti, in un meccanismo in cui controllato e controllore coincidono e che in fondo rappresenta l’anima del barbarico universo neoliberista.
Il passaporto vaccinale apparso qui da noi nella seducente veste di ‘green’, sinonimo di ‘incontaminato’ unito alla sacralità dello stranierismo, costituisce un momento aggiuntivo che non ha più nulla a che vedere con la pandemia ma che svolge la doppia funzione di riversare ogni responsabilità sui cittadini e di obbligare di fatto a farsi inoculare dosi successive di roba che sarebbe bellissimo se fosse semplicemente inutile. Come è stato già osservato, il lasciapassare di regime non serve a contenere la diffusione del virus ma al contrario sono le cifre sparacchiate sui contagi a giustificare l’esistenza di un documento che permette tutto ciò che non ha mai avuto bisogno di permessi. Ora siamo alla persecuzione vera e propria, la cui ferocia è inversamente proporzionale alla forza numerica di chi la subisce, atteggiamento tipico di un sistema politico meschino e vigliacco, verso il quale ogni gesto di disobbedienza e di contrasto non solo passivo diventa doveroso e prezioso. Questa deriva che nemmeno un lustro addietro sarebbe stata considerata la trama di uno scadente racconto distopico può ancora riservare surreali sorprese nella misura in cui ci mostriamo rassegnati ad accettare quelle odierne. Non è chiaro se dietro questi eventi vi sia la volontà di irregimentare le masse e di renderle docile strumento di disegni autoritari, come da più parti si sostiene. O se addirittura ciò preluda ad un conflitto di vaste dimensioni, di cui vi sono abbondanti avvisaglie ma a cui non si potrebbe mai giungere senza aver prima soffocato ogni voce critica in un clima di terrore strisciante, di povertà sempre più diffusa, di smantellamento della sovranità popolare e delle relative istituzioni.
Naturalmente c’è anche chi si dedica a tali progetti su scala planetaria ed ha sufficiente potere o ambizione da crederli realizzabili, ma talvolta sembra lecito respingere questi scenari con una rasoiata alla Occam e immaginarne di altri assai più prosaici, in cui funzionari untuosi e servili sono disposti a sacrificare i beni di generazioni di cittadini e addirittura, come vediamo, i corpi e le vite dei bambini al profitto di quel ceto possidente che riempie loro la greppia. Non è la prima volta che la storia presenta simili degenerazioni. Forse è tutto qui e mentre immaginiamo che nella testa degli omuncoli di regime capaci solo di genuflessioni vi sia chissà quale disegno, c’è soltanto la mediocrità privata della coscienza.
I professionisti dell’informazione che foraggiano tre micropadreterni biologi appena laureati sono Il Manifesto, Nature, Il Foglio, Il Tempo, L’espresso, e Open, la fondazione di Italia Viva, per disinformare alla grande, e devo dire che sono credibili per chiunque.
https://www.biologiperlascienza.it/2021/12/studio-supercazzola-terapie-domiciliari/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/07/renzi-boschi-lotti-indagati-finanziamento-illecito-somme-per-lattivita-della-corrente-politica-attraverso-la-fondazione-open/5995205/
Non dimentichiamo che durante il governo Renzi, la Lorenzin come ministro della sanità, mise l’obbligo vaccinale di più di 10 vaccini da fare sui bambini. Da allora stanno banchettando sulla nostra salute.
https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/21994-andrea-zhok-cosa-possiamo-fare.html
Cosa possiamo fare, si chiede Andrea Zhok?
Tutto stato lucidamente pianificato e freddamente messo in atto da psicopatici con deliranti mire di assurgere a divino…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
WOW, Great !!
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Oh.. yeah !! Sure… yeah !!
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Super, Queen of Hill, Do it again …
(but THE ORIGINAL is ancient Anonymus)
Siamo alle mosse finali, ove secondo logica nazista, si sopprimono le bocche inutili. Si tengono i soldati, i tecnici di macchina, i notabili di sistema: il resto, in crogiolo. Come a Hiroshima, Nagasaky. Per ricerca poetica, sui Tokotai, ho perso la pace del cuore sino alla morte della fede nell’uomo. Rompe il cuore, entrare in quelle giovani vite, arse di consapevolezza , oltre la retorica. Sapevano di essere vittime della propaganda estetica che li bruciava come Cherry Blossom nel moloch del nazionalismo bellico, aspetto marginale del vero senso del mondo. Ebbene, a vent’anni erano in corpo e mente nell’essenza della vita, dell’effimero, dieci anni avanti a Kristo e Dio sa quanto prima di Socrate. Toccarli, abbracciarli, ascoltarli nel supplicare a capo chino di andare a morire tanto avevan compreso l’insostenibilità degli ordimenti umani, spogliano ogni orpello di civiltà millantata. Quella civiltà che schiaccia Persone come fosser formiche, ha distrutto un polmone del mondo, cm su cm, albero dopo albero, indio dopo fauna, portando il Sahara in Amazzonia. Oggi vuol il resto del mondo. L’ europa, sembra sempre piu’ il fortino prima di wounded knee , ove non c’era posto per donne , poeti, saggi. I pazzi lucidavano le armi. La storia umana è segnata dal massacro, non dal genio. il Paradiso esiste, ma non è per noi.
Appena piglia fuoco l’eurotower, finisce il covid.
Profezia di Baba Vanga.