Nella primavera dello scorso anno improvvisamente i media misero assieme una sorta di campagna dell’orrore sull’India a causa dell’aumento dei contagi e dei morti attribuiti al Covid: nulla fu risparmiato all’uomo della strada cui furono venduti un numero straordinario di decessi quando essi erano pressoché la normalità per una popolazione di 1 miliardo e 300 milioni di persone e furono spacciati come situazioni di emergenza i roghi funerari in uso circa da tremila anni. Insomma un perfetto fritto misto  di menzogne e ignoranza usato per spingere il governo indiano a proibire ufficialmente le cure e ad essere più solerte nelle misure anticovid, perché il fatto che nel sub continente ci fossero manifestazioni contadine che radunavano fino a 300 milioni di persone in una settimana senza un’ecatombe, era certamente un affronto per ila narrazione ufficiale. Tuttavia dopo questo breve festival di cazzate e vista la resistenza di buona parte del governo e della classe medica indiana ai diktat, dell’India non si è più parlato nemmeno di straforo e per un motivo semplicissimo: che dal giugno scorso fino ad oggi c’è stato uno straordinario calo di del numero dei casi, nonostante ( ma si potrebbe tranquillamente dire a causa di) l’India rimanga un fanalino di coda per quanto riguarda le vaccinazioni. Un silenzio imbarazzante visto che l’India rappresenta un settimo della popolazione mondiale, non si parla delle isole Tonga.

Cosa fanno gli indiani di diverso dagli europei occidentali? Semplicemente i medici sono liberi di somministrare un cocktail di farmaci come misura preventiva, in primo luogo l’ivermectina che come è noto è praticamente proibita nella quasi totalità dei Paesi occidentali, nonostante il fatto che essa sia inserita dall’Oms nell’elenco dei  100 farmaci indispensabili e venga usata da decenni senza problemi. Anzi nello stato dell’Uttar Pradesh che conta 200 milioni di abitanti essa viene distribuita come profilassi preventiva con risultati straordinari. Cosa che peraltro trova conferma nei molti Paesi africani dove questa medicina viene regolarmente somministrata per altri problemi rispetto al Covid:  contagi e decessi sono enormemente inferiori a quelli europei o americani Quindi perché da noi solo a nominare l’ivermectina si viene bollati come teorici della cospirazione? Semplicemente perché proprio queste evidenze così clamorosamente e insensatamente trascurate mettono in luce la cospirazione vaccinale. In poche parole l’India o magari anche il Giappone dove l’ivermectina è regolarmente usata con risultati incredibilmente buoni, sono la dimostrazione della fallacia dell’ideologia vaccinista, quindi meglio nasconderle agli occhi .E fare gli indiani. Anche perché queste sostanze sono efficaci nel contenere molti tipi di virus e potrebbe essere un bel guaio per Big Pharma se dovessero entrare come farmaci di elezione nella cura e nella prevenzione delle sindromi influenzali stagionali: miliardi di dosi di vaccini antri covid e antinfluenzali rischierebbero di rimanere invenduti.