C’è la scienza che è una cosa seria e la covid scienza che è una presa in giro, una specie di surrogato che si presenta con un’aspetto esteriore simile, ma che contiene una combinazione di tossine che vanno dall’ovvio totem del profitto alla stimolazione di atteggiamenti fideistici con il risultato di evitare tutti quegli studi che sarebbero invece necessari per una somministrazione eticamente corretta di vaccini. Così si svicola dagli argomenti che potrebbero mettere in pericolo gli affari e la narrazione pandemica nel suo complesso: uno di questi anzi quello più importante dopo la conta dei morti e dei feriti post vaccino che si cerca di nascondere, è ad esempio è la vaccinazione di chi ha già avuto il covid:  che senso ha visto che la quasi totalità degli studi riconosce l’immunità naturale come superiore e molto più duratura rispetto a quella indotta (forse ) dai vaccini?  Semplicemente non si discute, il discorso viene aggirato e ignorato come se non esistesse o fosse parto di mitomani pur non essendoci ricerche che testimonino di una migliore immunità fornita dai vaccini: lo si deve credere per fede o perché magari lo dice chi ha fornito i finanziamenti per assemblare il Sars Cov 2. Invece la superiorità dell’immunità naturale rispetto ai vaccini è testimoniata in moltissimi studi persino dal Maccabi Health Services che in Israele è stato ed è uno dei maggiori assertori della vaccinazione. Cosa questa significativa perché dimostra come si può allo stesso tempo essere consapevoli di qualcosa e rinnegarla per ragioni che sono essenzialmente di tipo politico.

Analogamente si ignora la possibilità di reazioni avverse post vaccino più gravi nelle persone che avevano già contratto la malattia, magari in forma del tutto asintomatica,  rispetto a quelle che invece non sembrano essere venute a contatto col virus. C’è da considerare che gli studi grazie ai quali i maggiori produttori di preparati genici impropriamente chiamati vaccini, sono riusciti a stappare una approvazione di emergenza, hanno escluso questa categoria di persone e dunque le case produttrici nulla possono dire al riguardo, così come nulla ne possono dire quei sedicenti esperti che sono sul loro libro paga. Tuttavia esistono degli studi prevalentemente condotti in Gran Bretagna che invece riportano tassi più elevati di reazioni avverse nei vaccinati che erano già stati “toccati” dal  virus e che dunque possedevano già un’immunità. Si tratta di una ricerca condotta  sugli operatori sanitari del Regno Unito: quelli che avevano già avuto Covid hanno manifestato maggiori reazioni da moderate a gravi rispetto al gruppo che in precedenza non aveva avuto la malattia  con sintomi che includevano febbre, affaticamento, mialgia-artralgia e linfoadenopatia. La stessa cosa è stata trovata in un altro studio che tuttavia includeva una composizione di persona più ampia e con uno spettro di età maggiore. In compenso non esistono ricerche che dicano il contrario, così come non esistono studi che dimostrino una superiorità del vaccino rispetto all’immunità naturale . E questo peraltro vale per tutti i vaccini. Ma questo capovolgimento della ragione su cosa si basa? Sul profitto: poiché un’ampia fetta di persone che in alcune aree, come per esempio in India supera di gran lunga il 60 per cento ha contatto il virus senza avere alcun sintomo o con stati di malessere assai lieve, escludere  gli immunizzati per via naturale significa tagliare della metà o addirittura dei due terzi il grande affare oltre naturalmente a disarticolare l’autoritarismo costruito sulle mistificazioni sanitarie.

Dunque siamo indotti a credere in cose per le quali non esiste alcuna conferma e a respingere come insensatezze quelle per le quali invece ci sono numerosi studi. Ma evidentemente si sono accorti che la credulità popolare è tale, così come la pressione ricattatoria sui professionisti, che è quasi superfluo dover provare le affermazioni che vengono fatte dal potere le quali vengono accolte nonostante cambino in continuazione e si rivelino ogni volta fallimentari e sbagliate: Eppure ogni volta viene alimentata la speranza che con l’ultimo sacrificio alle restrizioni, cosa che induce tutti i poveri illusi a offrire il braccio in segno di resa. Ma sei mesi fa chi aveva previsto la terza dose o la quarta di cui già si parla? E cosa si dirà tra altri sei mesi? E’ come dalla cartomante che ogni volta propone un nuovo rimedio al malocchio fino a che non si va in rovina. .