In Germania l’informazione è stata impegnata a soffocare uno scandalo o meglio una storia di ordinaria follia vaccinale quando la cantante lirica Bettina Ranch, nota soprattutto come interprete di Mozart nei ruoli di mezzo soprano, subito dopo la prima dose di vaccino ha sofferto di effetti collaterali così gravi che ha dovuto cancellare tutte le apparizioni. Un medico ha diagnosticato una paralisi facciale e atassia che le hanno anche cambiato la voce visto il coinvolgimento delle corde vocali. Ma non è questo il problema, non certo per la scienza del profitto che ci ritroviamo e che infligge inutili sofferenze a milioni di persone pur di incassare, quanto il fatto che la cantante abbia sollevato gravi accuse contro uno dei medici che la segue perché, secondo la sua testimonianza, non ha denunciato gli effetti collaterali alle autorità competenti. Che detto tra parentesi dovrebbe essere un obbligo sia di leggere che etico, ma che ormai molti medici trascurano temendo che la cosa possa mettere in crisi lo smercio di vaccini. e di guadagnarsi la fama di “dissidenti” A seguito della vicenda una dirigente del dipartimento sanitario di Karlsruhe ha scritto: “Come medico presso un dipartimento sanitario, non sono sorpresa dalla descrizione della signora Ranch. Sfortunatamente, alcuni medici non aderiscono all’obbligo di segnalazione secondo il quale ogni reazione al vaccino che supera la misura abituale deve essere segnalata al dipartimento della salute il quale a sua volta inoltra i dati al Paul Ehrlich Institute.
Poi si scopre che con le campagne di vaccinazione anti Covid ( o pro covid verrebbe da dire visti i risultati) la mancata segnalazione non viene più sanzionata ma si parte dal presupposto che il medico curante abbia già segnalato il caso direttamente al Paul Ehrlich Institut. In questa maniera si salva la coscienza e il vaccino. E infatti questa vicenda ha aperto un vaso di Pandora che si sta cercando a tutti i costi di chiudere perché scoprire che non esiste alcun controllo sulle complicazioni vaccinali per cui le cifre che alla fine confluiscono nelle statistiche europee sono probabilmente molto al di sotto della realtà e non c’è ragione di credere che ciò non accada in tutti gli altri Paesi europei. Ciò vale ovviamente, anzi a maggior ragione per i decessi: i risultati delle autopsie presso l’istituto di patologia dell’Università di Heidelberg suggeriscono che anche le segnalazioni di morte dopo il vaccino siano gravemente trascurate. Il capo patologo, il professor Schirmacher, ha trovato prove di una connessione causale con la vaccinazione contro la corona in un numero insolitamente elevato di persone che sono morte poco dopo l’iniezione fatale, ma il cui caso naturalmente non è stato segnalato.
Nonostante il pericolo che questo gioco venga scoperto si continua imperterriti a non prendere in considerazione e a non segnalare molti decessi post vaccino praticamente in tutti gli ospedali. Antje Greve il medico che adesso sta seguendo da vicino il caso di Bettina Ranch e che ha dimestichezza con la burocrazia sanitaria che ha seguito come dirigente dice: “Presumo che le complicazioni della vaccinazione, comprese le conseguenze fatali, siano significativamente sottostimate. Con il numero di decessi ufficialmente per Covid in calo significativo, i tassi di mortalità tra decessi per Covid e decessi per vaccinazione continuano a convergere e non sarebbe strano se un giorno ci fosse un pareggio o un eccesso di decessi per vaccinazione senza che questo fatto venga nemmeno notato sulla base di la sottostima.” Ma visto che ancora oggi si continuano a spacciare morti per Covid sulla base della positività di un tampone senza alcuna validità diagnostica, magari a un tampone fatto mesi prima e che i decessi dopo il vaccino continuano a non essere segnalati, è probabile che si sia già molto vicini al pareggio.
Parola d’ordine globale… insabbiare…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
L’itaGlia ha fatto ptoprio un’affare ad entrare nella zona euro dellLeuropa :
https://www.byoblu.com/2021/09/24/la-fuga-di-stellantis-nuovi-impianti-in-francia-e-germania/
Si può vedere :
in fondo, il vaccino è l’ultimo status symbol, di appartenenza. gli ultimi sfigati ammessi al club dei leccaculo dell’intellighentia. dopo i fannulloni del voto di scambio al sud pro conte-mezzadri 5 stalle, dopo le lumache in fila per la scuola, pena la perdita del posto fisso (altro che lavoro) , il pass è donato al pari di pedegree di cane fedele , fido braccio destro del nuovo SS nazionale, appartenenza alle briciole che cadono dal tavolo dell’orgia fra banchieri e confindustria, clero che vende il paradiso per una mangiata di gloria, armigeri in assetto di guerra che trattano con la mafia la politica dei prossimi anni. nessun film dell’orrore o le famigerate bande di repubblichini di salò, fanno un baffo a questi eversori da salotto. a benevento, un medico si lamenta che la notte non dorme se i concittadini festeggiano. come se fosse un problema dei trentini, i quali si danno dal canto loro un bonus di migliaia di euro in quanto piu’ eguali degli italiani. questo è un immondezzaio dell’umanita’. personacce che dovrebbero esser le fiaccole, i punti cardinali dei poveretti che si stremano a mantenerli nell’ozio, la bestialità.
Si può leggere :
https://comedonchisciotte.org/non-lasciatevi-mercificare-dalle-chiacchiere/
noi non scriviamo per la carriera, la gioia dell’editore, il tornaconto di qualche chiesa, fazione, caserma o altri luoghi dove il servilismo impera, endemico sin dalla creazione. noi scriviamo sulla nostra pelle sdrucita, seviziata da decenni di angherie, sottratti sin da piccoli ai nostri genitori per entrare nella caverna di re salomone. ingenui, traditi dall’insegna che faceva: scuola. scuola di ladri, lo imparammo presto. i leccaculo, i ruffiani, i ladri, peggio che all’asilo d’infanzia. noi scriviamo perchè abbiamo l’alfabeto come bene inalienabile. non possiam piu’ parlare, ora nemmeno cantare i canti degli schiavi. ci han mozzato la lingua, gli organi genitali. gli occhi, non reggono piu la vista oscena , disumana. le orecchie sorde anche ai boati, ormai. solo il cuore, batte, sino alla fatale siringa del dr. mengele, prevista il primo gennaio, quando i treni e camini funzioneranno alla grande, a pieno regime, a green pass ormai obsoleto. noi scriviamo , prima di divenire vento, per testimoniare ai nostri figli, quanto bene abbiam voluto loro. sovversivi, abbiamo scelto di generarli, nonostante i lutti correlati. nel piangerci, soli e nudi, inermi contro il neonazismo imperante. soli contro chi odia le arti, l’amore, la poesia. debolezze da esseri primitivi, oggi come ad altamira, agli albori. il futuro è delle bestie avide di sangue, potere, vizio. lo stato , morirà con il nostro ultimo respiro: ad oggi, ci siamo ancora a rivendicare quanto ci è assegnato dalla natura, alla nascita. lo stato, son i poveri cristi che salgono al patibolo, rei di esser umani. scolpitelo bene nel cuore. altro, non so dirvi, darvi.
Si può vedere :
quando la dignità è di una tacca sotto quella di una pornostar. chi dona del proprio e chi toglie ad altrui.
il pianeta delle scimmie. in un luogo lontano lontano, oltre le colonne d’er-cules ed il deserto dei gobbi, esisteva una strana società di intelligenze evolute, in grado di assogettare le pecore. vi erano garze e falpalà per scimmiotti di buona speranza, ingarzati, all-letta-ti ed allattate da api began dette regine ed accuditi da solerti infermierine e suor minetti,. nella nursery procaci balie del santo, sandre di milo e d opere di carrà, al pavimento, non pittoriche ma pittoresche. .i piccoli dalle lunghe code, addirittura codarde, discettavan di filosofia alla massima caciara: andumaben! i grandicelli, in grembiulino marina-retto, sfilavan al passo dell’oca sotto lo sguardo compiaciuto del maestro, uno scimmione dal green pass appuntato al petto.poi, pecoroni in livree militaresche, poliziesche, pennuto alpine o albine, al soldo del gran scimmione, un gatto verde padano con occhi dopo espianto da faina, donati dalla pietosa caritas nazionale . ci vedeva di notte, anche sui blog, i caratteri fantasiosi lo colpivano, come lucciole d’estate. scimmiotti della protezione civile in autopompa o autobomba, chi lo sà. scimmiotti pastore col collarino bianco da vederli anche nella nebbia o fumo, di sepolcri ove han posto un vecchio dio morto giovane prima ancora di sapere con chi aveva a che fare. la colonna sonora, 24 h su 24, nelle piazze, era felicità. feicità, esser panino di un bastardino, la fellicità, dare un bacino ad un draghino, la felicità. i maligni lo storpiavan in pompino, ma si sà, anche le scimmie intelligenti han la loro scimmia nera…
Il vaccinato e l’Oratore.
Come si “ammutoliscono”?
Ciao,
come stai?
Ancora due articoli o tre della signora Lombroso, poi rientro.
Se trovo la porta…
Subito e senza difficoltà trovo invece la porta “il tempo della sventura”: lavoro eccellente, porta che apre a cose belle ma, dicono gli esperti, pericolose.
Offre la Poesia questa porta.
La Poesia stessa è porta bella e pericolosa.
Demostene o Lisia o Diogene sei?
Post scriptum: autobomba, autobomba…
grazie, per me è una finestra aperta sulla primavera, un abbraccio nella sera, un bacio furtivo nella notte. l’amore unisce le persone, nascendo nell’intimo e deponendo un seme fecondo, sboccia alla vita. pazienza se non appare per mesi. la vittoria, si respira ad ogni nascita del sole, le ore piene di speranza di un nuovo mattino. grazie ancora, buonanotte.
la parola d’ordine è normalizzare, livellare al basso, al negativo, allo zero. un soprano ha toni sopra le righe, non i mezzitono delle bande della polizia, i grigi semitono delle bande carabinieri, non i do di petto sputati col catarrro nelle marcette militari. la finezza è uno scandalo, specie se acutamente femminile. nessun dissenso è tollerato, tanto indecente ella pare…siamo in pieno ventre di kaino, ove sordidi automi dispongono delle vite altrui. nulla divergente dal binario 21. chi ha postato sulle pagine elettroniche la sua vita, le sinfonie, è morto di sovversione. sarà certo giudicato reodalla memoria elettronica, fredda calcolatrice. non ci sarà un mengele a dirti : vai nell’altra fila, perchè sei bella…. questi, son ciechi anche alla bellezza, quella umana, terra terra. la Divina, neppur la posson concepire. così lontana da cio’ ch’essi stessi raffigurano: l’urlo dell’Abisso.