theregrippersNel gennaio 2019, l’Oms definì il numero crescente di critici sulla vaccinazione come una delle prime dieci minacce alla salute globale, cosa che di certo non stupisce visto che gran parte dei suoi finanziamenti derivano da Gavi, ovvero l’alleanza per i vaccini, dalla Fondazione Gates e dalle multinazionali del farmaco, anche se un mucchio di gente pensa ancora che sia uno strumento in mano alle Nazioni Unite e dunque legato ad una certa correttezza sia pure formale  . Ma adesso dopo la marea di effetti avversi provocati dai vaccini a mRna e i consistenti dubbi sulla loro efficacia nonché sulle possibili conseguenza a medio e lungo termine di preparati mai sperimentati sull’uomo, ma che hanno dato risultati catastrofici sugli animali,  il numero di coloro che rifiutano tali vaccini si è davvero moltiplicato, il che naturalmente mette in crisi lo scopo finale di controllo totale che sta dietro alla vaccinazione universale. Nonostante minacce e ricatti inaccettabili ( vedi ad esempio l’Ordine italiano dei medici, il cui comportamento è semplicemente rivoltante) cominciano a nascere molte  resistenze anche all’interno dell’establishment medico diciamo così ortodosso, anche perché i preparati occidentali non possono nemmeno essere chiamati vaccini, ma costituiscono una vera e propria terapia genica. 

Dunque per superare questa impasse la Johns Hopkins University – uno dei partner della Fondazione Gates in molte iniziative vaccinali, oltre che co – organizzatore del famigerato Event 201 nel quale si analizzava una pandemia da coronavirus tre mesi prima che essa effettivamente avesse luogo –  sta studiando un sistema per vaccinare la gente a tradimento fingendo di fare un tampone. Quest’ultimo in realtà rilascerebbe dei piccolissimi dispositivi chiamati “Theragrippers”, realizzati in metallo, rivestiti di un film farmacologico  e ricoperti di cera di cherosene termosensibile: quando questo rivestimento raggiunge la temperatura corporea, tali dispositivi si  fissano alla parete del colon dove vengono trattenuti e rilasciano gradualmente la loro carica di farmaco. Alla fine, i Theragripper perdono la presa sul tessuto e vengono rimossi dal colon attraverso la normale funzione muscolare gastrointestinale. Se devo confessare la verità un anno fa tutto questo mi sarebbe sembrato piuttosto stravagante e frutto di fantasia e invece ecco che la stessa Johns Hopkins ne parla apertamente e la squadra di ricerca che ha messo a punto questo sistema ha pubblicato i risultati positivi di uno studio sugli animali come  articolo di copertina  su Science Advances il 28 ottobre 2020, confermando che la nuova tecnologia funziona perfettamente.

Non è che questa tecnica sia stata studiata appositamente per fare vaccinazioni ad insaputa dei pazienti, ma adesso viene immaginata proprio per permettere di vaccinare senza nemmeno dirlo: in alcuni documenti , tra cui questo dell’università di Leeds, poi adottato dal governo britannico, si esaminano, gli strumenti per superare quella che viene chiamata l’ “esitazione vaccinale” e si fa presente che i metodi coercitivi possono facilmente aumentare l’ostilità verso queste pratiche mediche obbligatorie, per cui si consiglia di aggirare il problema aprendo prendo la strada a tentativi di questo tipo che frantumano definitivamente qualsiasi forma di correttezza e di libertà. E infatti dall’anno scorso è cominciata la sperimentazione dei Theragripper come strumento per la vaccinazione che inizialmente non era stata presa in considerazione visto che ci si era concentrati piuttosto  sul contrasto di patologie croniche o che richiedono una migliore gestione dei farmaci. Stranamente nella documentazione americana e inglese sulla esitazione vaccinale, si sovrappone quest’ area al populismo, chiarendo come meglio non si potrebbe la natura e lo scopo politico di pandemia e vaccinazione.