MeganMi ha sempre meravigliato l’interesse suscitato dalla famiglia reale inglese che meriterebbe il pennello di Goya più che le foto patinate e le telecamere, per quell’ aria di tetragona ottusità e pessimo gusto che la contraddistingue in qualsiasi occasione. Così evito accuratamente tutto ciò che riguarda questa gente che di per sé c’est la banalité meme, come direbbero i francesi Ma ogni tanto non si può fare a meno di inciampare in qualche orrore di troppo che schizza oltre il casco della parrucchiera e colpisce come un sasso ricordando  il male di vivere contemporaneo, le sue contraddizioni, i suoi inganni, la futilità dei drammi e la drammaticità del futile. Capita infatti che entrando nel sito della Bbc, una televisione di gran lunga sopravvalutata, con un grande avvenire dietro le spalle,  ma ormai quasi peggio del Tg1, si incappi in un breve filmato (qui) in cui si vede la principessa Meghan, ex starlette e oggi sposa di non so quale dei principini che esce da una lussuosa berlina e chiude la portiera. Fin qui pare tutto normale, ma si vede che per la Bbc ed evidentemente per gli inglesi che si stanno modellando sull’attrazione turistica costituita da una famiglia reale priva di senso, questo costituisce un problema.

Leggiamo cosa ci dice la Bbc: ” È qualcosa che milioni di noi fanno ogni singolo giorno, ma quando la Duchessa di Sussex ha chiuso la portiera della macchina, Internet stava guardando e aveva qualcosa da dire. Arrivata alla Royal Academy of Arts, per la prima uscita senza il marito, Meghan è uscita dall’ auto dopo che la portiera era stata aperta, poi l’ha chiusa (da sola) dietro di sé. Alcuni hanno elogiato la sua concretezza e l’atteggiamento umile,  mentre altri hanno scherzato sul fatto che potrebbe far perdere il lavoro a qualcuno. Il supervisore al galateo  William Hanson ha detto però non si è trattato di una violazione del protocollo”. Francamente non ci sono parole per descrivere adeguatamente il livello di idiozia a cui si sta giungendo e al quale si stanno riducendo le persone divenute guardoni del nulla, ma l’immortale brano della portiera chiusa da sola ci di fa capire tutta l’ipocrisia nella quale siamo sprofondati: la principessa in questione, avendo sangue nero nelle vene ( sebbene poi riscattato da improbabili ascendenze reali fabbricate ad hoc) , sangue borghese, sangue hollywoodiano, sangue blandamente femminista o pseudo tale. era stata infatti salutata come una sorta di testimonial universale dell’antirazzismo, ma anche della caduta delle barriere sociali e del progresso o quant’altro si volesse vedere in questo prodotto dell’industria comunicativa.

Ma era solo un gioco di ruolo del pensiero unico che finge una gaia evoluzione per poi rivelarsi arcaico peggio che nelle fiabe, fabbricante fraudolento di immagini e simbolismi che non hanno bulla a che fare con la realtà, ma che diventano la realtà, lo schermo sul quale si vive. E naturalmente non c’è miglior sistema che quello di ingaggiare  i personaggi che sono sotto i riflettori per costruire questa narrazione metaforica ed emotiva che al momento opportuno può essere gestita anche in senso completamente opposto all’originario. In questo caso però tutta la sbarazzina modernità della principessa riluce splendido splendente nella chiusura autonoma dello sportello.  E dire che c’è gente infame che parla di caduta della democrazia e che nemmeno episodi così inequivocabili riescono a far ricredere.