Anna Lombroso per il Simplicissimus
Così siete stati Charlie un mese fa, pochi, pochissimi sono stati disperati morti di freddo, ieri nessuno è stato ebreo, è ovvio. I francesi ebrei, gli inglesi ebrei, gli italiani ebrei devono scontare le colpe di uno stato estero colonialista e repressore, dove peraltro esiste una opposizione, mentre gli italiani cattolici, italiani atei, italiani agnostici, italiani miscredenti si sentono esentati dal distinguersi da un regime che rinchiude profughi in lager, li respinge, li fa aspettare uno status di rifugiati per tanti di quegli anni che diventano fatali l’esclusione e la trasgressione. E si sentono anche legittimati a scendere in campo contro chi arriva, perché in mezzo potrebbe celarsi il nemico, come se i ricchi macellai dell’Isis arrivassero in Europa coi barconi, armati di tutto punto con attrezzature gentilmente offerte da quella dissennata alleanza occidentale che a corrente alternata fa pace o muove guerra sempre con gli stessi, di volta in volta funzionali o avversi ai suoi disegni imperialistici, tracciati per riconfermare identità e potenze sempre più rarefatte.
Fa paura la minaccia al Sud di Roma, quanta non ne ha fatta la mafia, l’Ilva, i veleni della Campania infelice, le inondazioni periodiche della Calabria, rimosse perché come il resto imporrebbero decisioni politiche, scelte economiche ed investimenti nell’interesse generale, che dispiacciono ai padroni vicini e lontani, compresi quelli che impongono ai Paesi disubbidienti e sciuponi acquisti improvvidi di armamenti e preferiscono la leva e la chiamata alle armi piuttosto che la piena occupazione o il reddito di cittadinanza.
Il bullo è pronto a trasformarsi in soldatino di piombo, con la sua ministra della guerra che aggiunge al tailleur Chanel mostrine, galloni e pennacchi, pronta a comandare la missione, non più umanitaria, ma imprescindilmente difensiva, dell’Onu, con il suo ministro degli esteri che dichiara stoltamente la fine della ragione, il tramonto della trattativa, l’eclissi della “diplomazia”, giubilando la chiusura dell’ambasciata, che considerano come una succursale della Valtur, utile solo a dare assistenza agli italiani all’estero e non come luogo deputato a mettere in campo tutte le azioni negoziali necessarie ad evitare quelle belliche.
E’ che il bullo di Rignano si è stufato di interpretare un film di Pieraccioni e vuole passare ai berretti verdi. La minaccia esterna salva i soldati Ryan dalle minacce interne: meglio invadere loro prima che loro invadano noi; si ad azioni militari; immigrati? Lasciamoli in mare; pronti a combattere.
Perfino Prodi ricorda che stiamo vivendo gli esiti prevedibili di politiche sconsiderate, che le crisi, l’ha appreso perfino lui, non arrivano mai inaspettate come il terremoto, come lo tsunami, e che allo stesso modo non possiamo affrontarle girando la testa, non ammettendole, o impugnando la spada per tagliarne i nodi. Ma per chi sta in luoghi protetti, in case comode, in sine cura privilegiate niente è più efficace di una bella crociata in terra santa, che tale è per tutti i regimi la terra sulla quale si vogliono mettere le mani, depredare, convertire in profittevole protettorato. Nulla è più utile che nutrire qualcuno in modo che diventi pingue e pericoloso, in modo da farne il nemico contro il quale ritrovare unità.
Niente è più facile che mettersi l’elmo, montare a cavallo, ordinare la carica e tornarsene all’accampamento, proprio come tanti altri Sciaboletta prima di loro: tanto è da un bel po’ che hanno schierato l’esercito dei poveracci, alle prime file hanno già fatto sparare e non sappiamo nemmeno sotto che bandiera stiamo combattendo per tirare aventi un giorno dopo l’altro, altro che Francia o Spagna purché se magna.
“se Lei leggesse prima di sparare i suoi pregiudizi,..”???
“proprio perché non giustifico lo Stato di Israele, che non è il mio Paese, critico e condanno lo Stato italiano…” mi sembra una logica ardita
” Noto qualche lacuna nella sua preparazione…” esprimo le mie opinioni giusto per riempire le lacune, ma tu spari nel mucchio e non indichi eventuali errori
“se i criteri sui quali si deve garantire a uno stato la sua esistenza …” che cosa hai capito? quali criteri? e nel caso avessi formulato dei criteri di cui non mi rendo conto, sei libera di confutarli
in conclusione fu una buona idea quella di costituire lo Stato di Israele? solo perche’ prima della guerra i colonizzatori Inglesi l’avevano promesso?
Il razzismo e’ riconoscibile dal comportamento becero di sottoproletari? Non sara’ piuttosto sostenuto da leggi che escludono una parte della popolazione, una parte qualunque: ebrei o zingari, comunisti, ecc. ecc.
ps
se i criteri sui quali si deve garantire a uno stato la sua esistenza sono quelli da lei indicati, può star tranquillo, ci resta poco tempo
@franco ta, se Lei leggesse prima di sparare i suoi pregiudizi, apprenderebbe che proprio perché non giustifico lo Stato di Israele, che non è il mio Paese, critico e condanno lo Stato italiano, che è il mio, o meglio i suoi governi e chi li appoggia. Che oggi come ieri promulga leggi razziste e orienta le sue azioni, dando legittimità a tutto il peggio che alligna negli italiani brava gente. Comunque Le consiglio qualche buona lettura,, Noto qualche lacuna nella sua preparazione
Ma io sto leggendo che Renzi vuole attendere l’ONU e sta frenando. In ogni caso noi abbiamo un problema: si chiama ENI. Come lo difendiamo il nostro Ente Nazionale Idrocarburi che Mattei ha fortemente voluto mantenere fino a morirne?
E’ un vero problema, perché sulla guerra ci sta soffiando chi ha le sue omologhe (BP, Total et aa.) e noi?
Lo Stato di Israele non dovrebbe esistere.
Dopo le immagini dei lager e degli scheletri viventi, nessuno Stato al mondo avrebbe mai piu’ promulgato leggi contro le razze.
Israele fu costituita per un equivoco e come spina nel fianco dell’allora URSS.
I Kibbutz dovevano fare concorrenza ai kolchoz.
Purtroppo si sono rivelati un imbroglio, specchietti per abbagliare gli ingenui.
Come ho gia’ detto e scritto il razzismo non sono i cori da stadio di tifosi tanto ignoranti quanto violenti; il razzismo c’e’ quando uno Stato promulga leggi per licenziare o togliere diritti a una fascia di popolazione.
Il resto e’ sottocultura che si combatte con la cultura: solo cosi’ quando ci fossero leggi fasciste, queste sarebbero respinte dalla popolazione.
Nessuno in Italia solidarizzo’ con gli Ebrei licenziati, ma quasi tutti approfittarono dei posti di lavoro lasciati liberi.
Tu vorresti la mia approvazione per la politica razzista di Israele? e le sue leggi per depredare i Palestinesi?
“Perfino Prodi ricorda che stiamo vivendo gli esiti prevedibili di politiche sconsiderate”. Chiedo: l’hai capito solo adesso?
(per maggior comprensione del titolo Sciaboletta era il soprannome di Vittorio Emanuele III che a causa della bassa statura in parata portava una sciabola di lunghezza ridotta. Altri tempi, altre carnevalate; oggi si sfodera lo smartphone)