Probabilmente i pasticci combinati dalla Idem con il gioco delle residenze per pagare meno Ici e con la palestra sistemata in un appartamento privato, fanno parte di quei peccati ritenuti veniali da molti italiani, soprattutto da quelli italiani che votano per il Cavaliere e dalle cui schiere si alza indignata la richiesta di dimissioni per la ministra. Fossero coerenti dovrebbero sparire e ricorrere alla tecnica dei lemmings assieme al loro capo in testa. Ma come si vede la coerenza in questo Paese è quella virtù che si chiede esclusivamente agli altri, mentre si ritiene di esserne assolti in proprio per bolla papale.
Tuttavia la tedesca Idem che in Germania sarebbe già in canoa a remare lontano lungo il Reno vicino al quale è nata, come italiana coerentemente non si dimette e ricorre alla solita scusa di essere stata all’insaputa, rivendicando la propria onestà. Perché questo alla fine è il senso dell’intervista rilasciata alla De Gregorio che non si lascia scappare l’occasione di becchettare dentro queste sinuose ambiguità, con assoluzione di genere incorporata.
Ora è vero che la scorrettezza in sé può apparire modesta e perdonabile nonostante che essa riproponga ancora una volta il problema del privilegio della politica, oscurandone i doveri, ma in realtà è più grave di quanto non si pensi. Non solo perché dietro l’attività di una palestra che risulta un abitazione potrebbe anche nascondersi l’evasione fiscale, ma anche per un altro “piccolo” particolare: che la questione dell’ici e soprattutto quella della palestra non nascono da distrazioni del Comune di Santerno , dove si trovano gli immobili al centro della questione, in sincrono con quelle dell’attuale ministro, ma dal fatto che la Idem non è proprio nuova alla politica, infatti è stata dal 2001 al 2007 assessore allo sport del Comune di Ravenna e dal 2009 responsabile dello sport per il Pd dell’Emilia Romagna. Insomma è dentro questa omertà della politica cittadina che nascono le dimenticanze e i non accertamenti. Tanto che la famosa palestra che la Idem fa passare come attrezzata per sé e per il marito e concessa solo in via amichevole ad altri era stata persino segnalata da un opuscolo dell’assessorato allo sport del Comune di Ravenna nel periodo in cui la celebre atleta era assessore.
Siamo, sia pure per vicende modeste, dentro un vecchio paradigma italiano che assume ancora più rilievo visto che coinvolge un mito assoluto dello sport. E ci si chiede se era proprio il caso di sputtanarsi per mezza ici e per una licenza. A questo siamo arrivati?
Il comportamento della signora Idem equivale agli accostamenti del Semplicissimus che riiesce ad attribuire questa ennesima vicenda a colpe del Cavaliere. Possiamo ritenere il Cavaliere colpevole di tutto, ma non anche dei comportamenti della signora in questione. Certo e’ una sorpresa
che una persona di sinistra (quindi antropologicamente superiore) sia mediocre ne’ più e ne’ meno come un trucido leghista o un elettore del cavaliere e commetta pure lei piccoli imbrogli come quasi tutti gli italiani subissati da troppe leggi (spesso invocate dagli stessi che poi le eludono) da interpretazioni capziose e da burocrazia demenziale.
Quindi, Semplicissimus, non è colpa morale del Cavaliere (anche se sovente non è di buon esempio) se la signora Idem fa abusi edilizi, anche se piccoli, e se non paga la relativa ICI (e’ conseguente all’abuso). La Signora ha fatto da testimonial alla correttezza tributaria ed a speso la sua immagine ergendosi ad esempio per noi piccoli imbroglioni incivili. Constatato che non è così sia cortese di levarsi dalle scatole insieme alla Concita che l’ha ospitata con amichevole comprensione giustificatoria, salvo poi dare addosso a tutti coloro che non sono della sua qualità antropologica.
Eppoi Presidente Letta mi vuole spiegare perché dobbiamo avere Ministri che sono giuridicamente italiani ma per tutto il resto stranieri. Non è un team calcistico nel quale possono giocare tutti. È poi nello specifico quale competenza ci possono regalare se una fa la canoista e l’altra il medico senza alcuna specificità culturale per il lavoro che sono chiamate a svolgere???? Da questo possiamo capire che certi ministeri possono funzionare indipendentemente dalla competenza del relativo Ministro, anzi questi completano il ciclo del raggiungimento del massimo grado di incompetenza.
Condivido. Non solo vota, ma siede nel consiglio dei Ministri… ha potere e risorse a disposizione (o chiede consiglio a casa pure per questo?)
Non è ammissibile che un politico dia come giustificazione il fatto di non essere al corrente o di non sapere. Come può una persona che dimostra ignoranza nei comportamenti normali della vita svolgere attività politica che va ad incidere sulla vita di milioni di persone con conseguenze spesso pesanti? E questa persona votare leggi, applicare tasse, riformare la costituzione? Ma se non è neppure in grado di gestire sé stessa! E qui il riferimento all’insaputa del cavaliere mi pare sia d’obbligo in merito ad età e parentele.