Non ci si può credere. Possibile che gente seguita, stimata e letta negli anni del berlusconismo quando  fare opposizione era facile come servire  un po’ d’aria fritta nel grasso di politichese, si dimostri in seguito stupida e supina oltre ad ogni immaginazione?  Certo perché per costoro gli anni ruggenti preparavano solo la comoda nicchia degli anni belanti. Così Minimo Giannini, vecchio e impavido guerriero dei dehor romani e ora convertito sulla via di Damasco alla croce uncinata per intercessione della Santa Nato,  dice che i nazisti dell’Azov non si sono arresi, ma hanno costretto i russi a venirli a prendere. Un’eroica azione quella di nascondersi nel  bunker assieme a degli ostaggi civili dopo un mese di combattimenti dai quali sono usciti sconfitti.  Qui l’autore presenta una sottile distinzione strategica che non troviamo nel sopravvalutato Sun tzu,  e nemmeno in von Clausewitz, ma proprio solo in Giannini il quale ha finalmente scoperto che la Germania hitleriana non si è arresa, ma ha costretto i russi a venire a prendere i gerarchi del regime fino a Berlino. Ora uno sprovveduto direbbe che Giannini è un imbecille e lo è ancora di più chi spende anche un solo centesimo per leggere questa robaccia, che rimane comunque tale anche se uno fosse uno sfegatato fan dell’Ucraina e del suo presidente pianista alla cazzo, a meno che non lo faccia per spasso personale e voglia vedere quanto sia profondo il pozzo nero dell’ informazione italiana e occidentale in genere: si perché anche in questo i nostri camerati di penna copiano a man bassa le idiozie che si scrivono dall’altra parte dell’oceano.  Ma non è proprio così:  chi scrive e chi legge questa robaccia sa benissimo di cosa si tratta e sa che tutto deriva da un servilismo senza confini che poi per contrappasso finisce facilmente per essere preso dalla fascinazione del virilismo più volgare.

Voler a tutti i costi negare una resa evidente è però francamente un po’ troppo anche per la natura più credulona di questo mondo: in un certo senso lo sforzo di inventarsi tesi stravaganti e grottesche finisce per rendere il tutto poco credibile, ma finché l’editore paga, finché ci si garantisce la visibilità e dunque i ritorni economici, la spinta ad esagerare non trona nessun freno da vanti a sé.  Vicende come la pandemia e adesso l’operazione russa in Ucraina sono per l’informazione ciò che la terra dei fuochi era per la camorra:  un modo per lucrare sulla spazzatura. Solo che mentre la criminalità organizzata si dava da fare per nascondere i rifiuti pericolosi, l’informazione organizzata li produce e vuole che siano visibili a tutti. Ma vedrete prima o poi arriverà il giorno che dovranno arrendersi, senza se e senza ma.