mario-monti-foto fatto2La prima notizia che mi ha colpito in questo primo giorno dell’anno è quella che mentre noi tiravamo Natale qualcuno si dava da fare per far sparire da Wikipedia i dati sul disastro economico prodotto dal governo dei tecnici. Una vera e propria battaglia che si è svolta nelle viscere dell’enciclopedia “libera” (le virgolette ci vanno tutte) per minimizzare il ruolo del premier nei circoli reazionari e liberisti come Trilateral, Bildelberg e Bruegel ed evitare che si conoscano i pessimi risultati della cura Monti. Una incredibile storia di utenti che tentano di inserire informazioni e vengono regolarmente respinti dai curatori (vedi nota alla fine del post)*. Così se vogliamo conoscere un po’ più da vicino le imprese del professore bisogna rivolgersi alla voce di Wikipedia scritta in francese che paradossalmente è assai più ricca di notizie e informazioni. Vi lascio qui il link se volete controllare.

La storia è stata raccontata da un sito di sinistra, Buio.org ed è poi approdata in questo passaggio di anno sul Giornale di Berlusconi che ovviamente ha tutto l’interesse a sollevare veli sul premier ex e in pectore allo stesso tempo. Anche questo ha un suo  deprimente significato: che nel coro dei media addomesticati si debbano cercare le informazioni sull’ house organ del Cavaliere , è davvero il colmo del grottesco in cui è finito questo Paese.

Del resto le manomissioni di Wikipedia dimostrano non solo la lunghezza delle manine di Monti, ma anche l’urgenza del personaggio di costruirsi un’immagine lontana dalla realtà e spendibile presso l’elettorato moderato, soprattutto quello che non voterebbe per quella corte dei miracoli di Casini, Ichini e compagnia, ma magari per un Monti edulcorato ed estrapolato dal suo vero contesto, un Monti di fantasia, sì. Il tentativo è in sé paradossale perché è rivolto a crearsi una credibilità all’interno, persa nel corso di un anno di drammatici errori e non apparire solo come il fiduciario per quei poteri europei, tedeschi, finanziari da cui è stato portato a Palazzo Chigi. E in questo tentativo anche l’enciclopedia della rete può servire. Tanto più che l’adesione alla sua agenda del Pd oltreché di buona parte dei salotti e media che contano, rende difficile svelare gli altarini di una prorompente mediocrità, di uomo per tutte le stagioni e persino di tecnico che è all’origine del debito pubblico italiano.

Acquisire una credibilità propria e non legata a voleri altrui è imperativo, soprattutto ora che il suo principale sponsor, Napolitano, si è sentito tradito dalle improvvise ambizioni politiche del professore e proprio ieri sera, durante la predica di fine anno ha fatto mostra di essersi accorto della “questione sociale” e ha tirato un siluro diretto in plancia quando ha sostenuto che  “l’Italia non può stare in Europa da passivo esecutore”. Un po’ tardi visto che il presunto prestigio di Monti era in relazione proprio alla sua figura di passivo esecutore, di succedaneo della troika ed è stato colpevolmente aiutato in questo suo ruolo da tutto il ceto politico. Certo si potevano trovare maggiordomi migliori, ma pochissimi più fedeli per mentalità, ideologia, personalità. Dopotutto nulla è più facile da gestire e da guidare della presunzione.

Proprio quella che lo spinge a smuovere amicizie per profumare d’ incenso persino Wikipedia. Ma dovrebbe sceglierne una varietà migliore, perché l’odore sembra non sembra proprio quello aromatico e resinoso cui siamo abituati. Non voglio nemmeno pensare a ciò che hanno messo nel turibolo.

* Un grazie a Frah Elopram che ha districato la matassa delle censure su Wikipedia che peraltro continuano anche nel nuovo anno

Mario Monti differenze tra le versioni – Wikipedia (1)