Chiamarlo governo tecnico è stata l’unica scelta possibile visto che non era un governo politico e che l’unico altro modo di definirlo sarebbe stato governo della finanza, governo della Merkel, governo di una telefonata di mezza estate, governo imposto, governo di emergenza. Tutti possibili, anche se tutti negativi e dunque impraticabili per i media entusiasti.
Ma la scelta forzosa è stata equivoca, Monti e quasi tutti i suoi sono tutt’altro che tecnici: sono teorici e ideologi abituati al chiacchiericcio accademico, intellettuali al servizio dei potentati o di prossimità dei partiti, quando non ciarpame di sottobosco. E’ come se dovendo rifare l’impianto elettrico si chiamasse un mucchio di fisici con garzoni addetti alla fatturazione in nero
E infatti i tecnici sono costretti a chiamare altri tecnici, anche se non conoscendone alcuno vero sono andati a cooptare quel tal Bondi che ha sistemato Parmalat in mano ai francesi, Giuliano Amato che è un esperto di sopravvivenza nella giungla politico-istituzionale e Giavazzi, laureato in ingegneria, poi virato verso l’economia e autore esclusivamente di instant book che chiamare divulgativi sarebbe offensivo per i veri divulgatori. Insomma hanno imbarcato una sottomarca di ciò che c’è già nell’esecutivo.
Per questo ora la tecnica armata brancaleone è costretta ad ammettere la propria incompetenza chiedendo ai cittadini di segnalare gli sprechi, come se loro non ne avessero idea e nemmeno riuscissero a mettere insieme i dati necessari pur con tutti gli strumenti che hanno a disposizione. Certo è una trovata sfacciatamente mediatica nella speranza che gli italiani siano così boccaloni da caderci.
Ma non voglio fare la solita figura dello scettico, voglio dare fiducia a quest’ultima, carnevalata e aiutare il governo a ridurre lo spreco più evidente. Quindi faccio doverosamente la mia segnalazione : andatevene e risparmieremmo non solo un bel po’ di soldi, diretti e indiretti, ma anche lo stress di doverci vergognare per voi.
Se ci fosse rischio democrazia si potrebbe almeno ipotizzare che con l’innesco del “ditelo voi e noi li puniremo” si scateni una consapevolezza degli abitanti di questo paese addormentato (per dirla gentilmente), invece c’è da temere che, dopo queste patetiche ma proterve sceneggiate di ottuagenari da tecnologia_assistita, ci sia un’altra scatola cinese con altro fumo e un’ennesima presa per i fondelli.
Io penso con speranza al grande post di Anna Lombroso per il I Maggio: Lavoro, ricorda con rabbia. Là trovo il messaggio per ricominciare, anche se non fosse subito subito, anche se non fosse indolore.
beh…leggete:
http://www.beppegrillo.it/2012/05/esprimi_la_tua_opinione_al_governo/index.html
Condivido tutto ciò che hai scritto compresa la punteggiatura.
Mi permetterei di aggiungere alla qualifica del “tecnico” Giuliano Amato che è anche un ladro avendo messo le mani, con decreto notturno, nei conti correnti bancari e postali degli Italiani più poveri e quantunque il suo decreto non fosse mai diventato legge perchè decaduto non ha mai restituito il maltolto ai cittadini derubati.
Del resto era un collaboratore e consigliere di Craxi prima di diventare consigliere di Monti. Le coppie delinquenziali prima o poi si riformano e vìaggiano sempre appaiate , come i “Coglioni” nelle mutande!
La loro delinquenza è pari ai loro stipendi mensili rubati a chi lavora.
Ma naturalmente il Quirinale, che di norma straparla, tace chiede solo coesione.
Chissà se si ricorda di quando, da parlamentare europeo, un coriaceo giornalista tedesco lo rincorreva per chiedergli come mai pagasse 90 euro di aerotaxi e se facesse rimborsare 800. Qualora se ne fosse dimenticato, nel mio blog principale, a distanza di tempo, quel video in lingua tedesca sottotitolato in italiano è stato pubblicato due volte!