Per fortuna che nella stanza dei bottoni c’è lui, il vecchio amico della Fiat, l’uomo che ha cominciato la carriera nel cda del gruppo torinese, dopo che l’avvocato Agnelli, ne scoprì la fedeltà a tutta prova. Così Marchionne, ormai rassomigliante a Padre Mariano, nella cui parte riuscirebbe a meraviglia, sen non fosse che la barba c’è l’ha soprattutto sullo stomaco, potrà vendere almeno qualcuna delle sue folgoranti idee automobilistiche: qualcuna di quelle vecchie Chrysler 300, spacciate per nuove Lancia.
Il governo, quando si tratta di ricchi, vede e provvede: così butterà via dieci milioni di euro per acquistare 400 auto blu, nonostante le promesse di riduzione del gigantesco parco macchine, nonostante la sobrietà simulata nei primi giorni e nonostante il fatto che poco meno di un migliaio di esse giacciano inutilizzate. Certo sui pensionati, sui lavoratori, sui precari, persino sui malati si risparmia fino all”osso, ma quando si tratta di illustri sederi allora bisogna fare qualcosa per ospitarli in berline simil lussuose o per evitare che appaiano come i cialtroni che sono. Si sa che l’auto blu è trainante nell’immaginario e chissà che qualche nuova Thema la si possa vedere dal vero e non in fotografia. Oddio non è che sia un bello spettacolo, è l’auto ideale del vaccaro dell’Idaho quando va alla predica o a raccogliere ragazze di strada: grandona, suppostosa, americanoide, l’ideale per uno studio sui complessi di compensazione. Ma costa molto meno che produrre un modello decente. Costa meno che avere un un’idea, costa infinitamente meno che essere un vero costruttore di automobili e non un semplice rabdomante di occasioni finanziarie. Certo c’è il rischio di non vendere, ma c’è sempre il Mario pronto a dare una mano con i nostri soldi.
E nemmeno ha bisogno di chiedere il permesso a Frau Merkel: Bmw, Audi e Mercedes non andranno certo in rovina per la Thema di Marchionne. Rischia solo la Lancia. E rischia la residua credibilità di un governo che da sobrio che era si presta a questa inutile e delittuosa emorragia di soldi pubblici così assurda e iniqua da battere persino l’odore di stantio dei vecchi partiti. Altro che auto blu, queste sono proprio marron.
Che siano 60.000 o 600.000 come si vociferava nel 2010, son sempre troppe, troppe per un paese come l’Italia, quando altri paesi ben più prosperi ne hanno molte di meno. Io ne darei anche meno di 1000, perchè di loro ormai ne hanno una cani e porci.
E se è vero che si vocifera di un costo di mantenimento di 1-2 MILIARDI di euro all’anno fra manutenzione, benzina e stipendi dei vari autisti, allora il tutto assume una forma ancor più grottesca.
NOI paghiamo, sempre… e mi sa tanto che anche questi burocrati che hanno sostituito il politichese con il loro vocabolario, non son altro che “bestie” uguali ai predecessori ed ai predecessori di questi fino alla cadura del Fascismo.
Ne ho giusto parlato qua:
http://weneanderthal.wordpress.com/2012/04/26/questa-auto-blu-qua-devi-metterla-laaaaaa/
E io pago…e io pago!
servono per andare a teatro le auto blu vero??
L’augurio che posso fare a chi ha preso queste decisioni è che vi resti da mangiare solo il ferro delle vetture che volete comprare, per mandare giu il boccone una bella caraffa di verde 98 ottani, e se vi puo andare dopo una bella sigaretta… non preoccupatevi vi passiamo noi da accendere.
Buon appetito nostri governatori.
anche secondo me la crisi in italia e’ creata ad hoc. voluta e sostenuta da una cricca di burocrati che assomigliano molto alle camicie nere del ventennio fascista. i privilegiati che il popolo ha votato se ne sbattono bellamente dei loro elettori. cosa assolutamente scontata. un governo di tecnici che e’ piaciuto alla sinistra italiana ma che ora sta schiacciando tutto e tutti a suon di tassazioni dirette ed indirette, senza nessun indice morale e senza nessun rispetto. tranquilli perche’ il popolo italiano sta a guardare bellamente a questo scempio a piene mani. guerra, rivoluzione, paroloni risibili, nulla piu’. ma dove sono gli intellettuali rivoluzionari? dove sono quelli che dovrebbero essere la spina dorsale di questa ipotetica presa di posizione del popolo? stanno a scrivere sul social network di turno magari fumandosi bellamente una canna e ridendo di coloro che li seguono. puttane e puttanate.
la crisi e una finzione ,e se ne servono per i loro scopi
Mandarli tutti a casa e far un sistema presidenziale(logicamente senza pensione stipendio e privilegi)
senza parole,il marios montis.l’ uomo meccanico “s o….no ma……rio mo……nti ho preso 400 au….to…..blu per ri………..lanciare la………f…………i.a.t….””
il famoso amministratore delegato che incamera introiti per 4 milioni di euro che son nè più nè meno che 5000 volte los stipendio mensile di un suo operaio. Quello che ha portato la fiat da 24 a 4 euro per azione. che sia lui il marchionne ?
E d’avvero vergognoso…..per il mio parere siamo vicini a una guerra…ha ragione il grillo!!
Non è mai stato così appropriato Toto’: ogni limite ha la sua pazienza.
somiglia troppo alla storia del pane e delle brioches, solo che se lo dici apertamente ti danno del sovversivo. La Storia insegna che gli italiani hanno molta più pazienza dei francesi, ma tutto ha un limite: alla lunga, anche la pazienza degli italiani finisce (sempre secondo la Storia)
Sembra proprio che lo schifo non avrà mai fine.
Che vergogna!!!
Ma perchè i giudici non mobilitano l’esercito per riprenderci il paese?
I generali avranno capito cosa sta succedendo?
Forse è ancora presto perchè ciò avvenga…