Miss Apple per il Simplicissimus
Sono veneziana, nata a venezia quando questa città era veneziana, condivisa in estate con un numero ragionevole di forestieri di passaggio.
E mi piaceva, da bambina, quando arrivavano le navi in riva dei sette martiri, andar a vedere le navi da crociera: sognavo di solcare i mari del mondo, vestita elegante, al chiaro di luna.
Erano navi piccole, non occupavano nemmeno tutto il tratto della riva, e ne arrivava una ogni 15 giorni, o forse anche di più.
Attraccavano li pure navi militari, quelle americane sembravano roba da fantascienza, belle!
E son passati gli anni: le navi militari non si vedono più -magari impegnati in golfi mediorientali- arriva la Vespucci, ogni tanto, ma è sempre un sogno che continua: è un veliero silenzioso e non bellicoso.
Ciò che non continua, invece, è il rispetto per questa città: arrivano, d’estate, anche sette navi, non come quelle che vedevo da bambina, ma vere città galleggianti, dei mostri d’acciaio che solcano la Laguna.
Entrano, gia minacciose, dalla bocca di porto tra Lido e Punta Sabbioni, avanzano come barbari in assetto di guerra per occupare il territorio.
E chissà cosa avviene, alla laguna, al loro passaggio: l’ incidenza di tumori nella zona di Venezia mi fa sospettare che questi mostri d’acciaio abbiano un po’ di responsalità, ma non ne ho le prove e mi tocca solo sospettare.
Non posso invece non sospettare che possa accadere nel bacino San Marco ciò che è accaduto stanotte lungo il litorale toscano: il naufragio di Costa Concordia mi ha messo un’ansia e una rabbia che non immaginavo.
Al di la del dolore che provo per ogni vittima inutile in situazioni prevedibili, ho egoisticamente pensato subito a Venezia, a quel che sarebbe potuto accadere qui, sicuramente con un maggior numero di vittime, visto che una nave così grande, rovesciata così, andrebbe direttamente dentro le case delle rive che da Sant’Elena raggiungono il molo di San Marco. Eh si, ci sono case, a Venezia, il Porto è a Santa Marta, ci vuole un po’ di navigazione, per raggiungerlo: si potrebbe da un’altra parte, ma volente mettere il turista che si vede Le colonne di Marco e Todaro dalla nave!? Suvvia! Chi se ne frega della salute e della sicurezza di un città che, oramai, è in mano alla Speculazione, si speculazione, turistica!
Chi se ne frega se i veneziani devono far bagagli per lasciar posto ad alberghi. Volete mettere? un turista si spenna meglio!
Sono adirata, molto. Per le vittime del disastro successo stanotte al Giglio.
Sono adirata per il suicidio assistito di Venezia.
Sono antipatica, vabbe, ma amo i veneziani e la mia città.
Grazie cyrana e Penelope
Qua siamo in ostaggio del
Turismo e dei soldi, l’amministrazione arranca
E pure molto
Non c’è nulla che voglia fermare il
Guadagno veloce e il voto assicurato
Grazie, Apple
Oh! Venezia vive bene pure senza turismo selvaggio, e questo on è un melodramma napoletano
È vita di tutti i giorni, anche per chi non vive di turismo, e siamo in molti a subire tutto ciò per render rocchi pochi.
Facciano il porto fuori, i croceristi non spendono una volta scesi dalla nave, la città vive bene lo stesso
Il passato ê passato, vero, ma non vedo perché vivere un presente soffocati da gente che viene qua due ore, bei turisti, questi, eh grande fratello!;)
Vabbe, ciao:-)
Apple
Senza i “forestieri” cioè i turisti, la tua città non avrebbe di che vivere. La bellezza (indubbia) della città va tutelata certamente ma evitiamo di pianger lacrime da melodramma napoletano. Bello il passato…( tranne che per le navi da guerra degli Americani) ma da quando eri bimba ad oggi ne son passati di anni, il turismo è aumentato e aumenterà ancora. Una soluzione che potrebbe salvare capra e cavoli? Vediamo, far ancorare le navi fuori dal porto e portare i turisti a riva con imbarcazioni più piccole? Magari a remi…illuminate da lanterne se il trasferimento avviene la sera… salvando i soldi e la baia, preparando i “forestieri” alla romantica e maestosa Serenissima.
Che dicono, che fanno il sindaco e gli amministratori di Venezia? Sono distratti perchè stanno pensando alla sublagunare?
non sei per niente antipatica, hai assolutamente RAGIONE! maiuscolo, si, sto proprio gridando. Non sono veneziana ma condivido al 100% quanto scrivi, perché amo la tua città anche se non ci sono nata e non sopporto che la si violenti in questo modo.