«Girano strane storie a proposito di Berlusconi e della sua corte dei miracoli. Non so se abbiano fondamento, se si tratti di invenzioni o peggio di trappole per trarci in inganno. Se ho deciso di riferirle è perché alcune persone di cui ho accertato identità e professione si sono rivolte a me assicurandomi la veridicità di quanto raccontato… Toccherà ad altri accertare i fatti»
Dunque, vediamo alcuni signori di cui non rivelerò l’identità mi ha rivelato che Silvio è un mafioso, un mentitore compulsivo, un bandito in affari, un puttaniere incallito, un corruttore, un piduista, un ricattatore, un pedofilo, uno che fa affari personali con i peggiori dittatori, che fa da sponda politica ad ogni potere criminale. Che paga il Parlamento come se fosse la servitù di Arcore e se ne frega del Paese. In poche parole, un uomo disgustoso, circondato da gente vomitevole, ancora peggio di lui, se mai è possibile immaginare qualcosa di peggio.
«Vero? Falso? Non lo so. Chi mi ha spifferato questo non pareva matto… in cambio dell’informazione non mi ha chiesto nulla, se non di liberarsi la coscienza».
Le parti virgolettate sono integrali dichiarazioni di Maurizio Belpietro, direttore di Libero, dopo che la sua campagna contro Fini si è rivelata un bluff totale, basata su pura invenzione. L’unica variazione è la sostituzione del presidente della Camera con Berlusconi. Dal momento che questo signore fa tuttora parte dell’Ordine dei giornalisti, è evidente che qualsiasi cosa possa essere detta. Basta che sia riferita da una persona che non sembra pazza. Il mio portinaio per esempio.