Invano Eco spiega nei dettagli come sia nata la balla dei Protocolli dei savi di Sion: i protocolli della stupidità non finiscono mai

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Riporta la Repubblica una di quelle notizie sempre uguali e vecchissime che arrivano dai territori della barbarie contemporanea: un elenco di ebrei italiani “influenti”, dall’economia ai media, ma anche nel mondo dello spettacolo che compare a più riprese – con un’escalation di aggiornamenti in questi ultimi giorni – sulle pagine italiane del forum neonazista americano Stormfront, fondato nel 1995 da Don Black, ex leader del Ku Klux Klan.
Ci sono proprio tutti: da Gad Lerner a Roberto Saviano (nato, come ha spiegato lo stesso scrittore in un’intervista, da madre di origine ebraica) a Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo L’espresso, ai guru della misurazione della percezione (che in questo campo misurano troppo poco), passando per i cabarettisti, che infatti da tempo fanno più politica e più opinione dei politici, ai vertici della Borsa. Ebrei “espliciti” e dichiarati, non ebrei infilati là tanto per denigrarli un po’ . Perché la denigrazione è un delle cifre della società mediatica che da tempo sa che comunque qualcosa “resterà”.
Gli elenchi figurano in una discussione online dal titolo “Il giudaismo internazionale”. Scopo del forum animato dagli adepti virtuali del Klan del Ventunesimo secolo, è quello di mettere in evidenza il potere che gli ebrei “hanno acquisito in campo economico” esercitando una lobby che condiziona scelte di guerra e pace e che di volta in volta prende il nome di demoplutocrazia giudaico massonica, congiura sionista e così via.
Scrivo queste poche note per spirito di servizio, con una stanchezza ancora superiore e quella che provo per le vicende sessuali del premier o per i suoi affronti alla Costituzione. Che in realtà fanno parte della stessa concezione della politica e della storia. Quella della tirannide vecchia o nuova, dell’autoritarismo fanatico e sopraffattore, della scelta di oggetti dell’odio, ebrei o comunisti che siano, perché la paura e la diffidenza rendono l’uomo schiavo e più facile da maneggiare.

Uno spettro si aggira per il mondo civilizzato, un po’ sta nascosto e un po’ ricompare con esplicita potenza e dappertutto sa che può contare su una triade vincente: iniquità, xenofobia e razzismo, paura.
Si, ho una grande stanchezza. l’antisemitismo non è un problema degli ebrei ma degli altri contro gli ebrei e non si sa perchè Davide debba sempre discolparsi.
Ma il fiume sotterraneo che percorre il mondo con la sua acqua melmosa di violenza calunnia ottusità menzogna oblio, non la smette mai di riaffiorare, i protocolli dei sette savi non finiscono mai di stare su qualche capezzale e tutte le spiegazioni non bastano a spiegare i perché. Ci riesce meglio una vecchia barzelletta: “i prossimi oggetti della persecuzione saranno ebrei e ciclisti, fa uno. E l’altro: e perché i ciclisti? E il primo: E perché gli ebrei?”