L’informazione fa paura, quando non la si controlla. E’ bastato che Anno Zero, mostrasse coram populo il confronto impietoso tra un modello Alfa Romeo e due altre equivalenti sportive europee, per mandare la Fiat e Marchionne su tutte le furie e far partire una insensata richiesta di risarcimento di 20 milioni. Insensata perché la prova era stata fatta da Quattroruote, mensile di osservanza fiatesca, come del resto tutti i magazine del settore. Siamo in Italia ragazzi.
Si sa che certi dati possono essere accettati su una rivista, ma non alla televisione, dove l’impatto numerico e persuasivo è tutt’altro. Berlusconismo su ruote.
In realtà il servizio dimostra null’altro che la mediocrità dell’incensato Marchionne, degno erede di politiche industriali inesistenti: i due modelli messi a confronto con l’Alfa Mito, sono una Citroen e una Mini, dotate entrambe di un sofisticato propulsore Bmw e di un altrettanto sofisticato cambio di origine Peugeot-Citroen, sono insomma la dimostrazione di sinergie fra industrie europee che la Fiat è stata incapace di sviluppare adeguatamente negli anni, guardando sempre al di là dell’Atlantico.
Prima Gm e adesso la pessima Chrysler (la marca peggiore del mondo, secondo American Motors) i cui modelli non possono che essere di nicchia sui mercati europei e viceversa. Chiaro che poi con la testa altrove non ci sono risorse sufficienti per sviluppare modelli all’altezza per i marchi di prestigio come l’Alfa.
Alla fine Marchionne dovrebbe chiedere a se stesso un risarcimento