Ecco l’ultima pagina del libro del fare che il premier sta facendo distribuire in questi giorni. Viene venduta la solita storia della missione di pace: invece con i quattro soldati morti oggi siamo arrivati a 34 caduti.

E’ compatibile questa strage con una missione di pace?

Direi proprio di no. Gli americani che non negano affatto di essere lì a fare la guerra al terrorismo, qualunque cosa voglia significare questa stravagante espressione, hanno avuto in proporzione meno morti di noi.

Su un contingente che con varie oscillazioni è stato comunque sempre 40 volte, a volte 50 volte superiore al nostro e con regole d’ingaggio che fino a un anno e mezzo fa erano assolutamente diverse, hanno avuto circa 1300 caduti. In proporzione noi ne avremmo avuti 1360.

Aggiungiamo a questo che da novembre, quando i tedeschi ritireranno i loro sei Tornado, l’Italia sarà l’unico Paese ad avere in Afganistan degli aerei da combattimento in pianta stabile, i 4 Amx che secondo l’ineffabile ministro La Russa dovrebbero sparare solo con i cannoncini e non gettare bombe. Gli stessi americani hanno i loro aerei basati in Pakistan e in Uzbekistan.

In questo ha ragione il premier, è il governo del fare. Del fare la guerra, spacciandola per pace.