Adro è un epicentro italiano. Il sindaco leghista Oscar Lancini non è soltanto quello che ha negato la mensa ai bambini dei genitori inadempienti, non è solo colui che ancora prima di questo splendido atto di umanità, aveva messo una taglia di 500 euro sugli immigrati.
No sarebbe troppo facile, troppo semplice, perfino troppo puro incanaglirsi in questo modo senza avere un retropensiero, un qualche interesse. Un’altra faccia della medaglia.
E infatti il sindaco è anche titolare della Elg, (Eredi Lancini Giancarlo), azienda accusata in due procedimenti penali di smaltimento illegale di rifiuti. I processi si sono trascinati a lungo e proprio un mese fa hanno portato a una assoluzione per qualche reato accessorio e soprattutto alla prescrizione degli addebiti più gravi. Tutto nella logica berlusconiana.
Ma la cosa più curiosa è che il comune, nella persona del sindaco, si era costituito parte civile contro l’azienda del sindaco. Un pasticcio alla calabrese in piena padania. E quindi in onore dei 150 anni di unità, possiamo celebrare senza mezzi termini come un vergognoso pasticcio all’italiana.
Naturalmente nel sindaco e negli androidi che gli conferiscono da anni un plebiscito, la possibilità di un inquinamento dei fiumi non provoca alcun allarme, alcun pensiero. Tanto eventualmente lo pagheranno i figli. E in questo delizioso paese pare che la cosa venga naturale.
Diventa chiaro però che il primo cittadino ha avuto tutto l’interesse a concentrare l’attenzione sulle sue trovate xenofobe, piuttosto che sulle vicende dell’azienda di famiglia e sui giochini di parte civile . Deve aver imparato dagli immigrati: in nordafrica, se qualcuno deve fare dei bisogni all’aperto, batte costantemente due pietre una sull’altra per confondere altri rumori organici.
Quindi non stupitevi se passando per Adro, sentite battere le pietre.