Ieri siamo stati investiti da una zaffata di culto della personalità: l’odore inequivocabile si è sparso per le case degli italiani, molti dei quali lo hanno però scambiato per acqua di colonia. I tiggì, tutti o quasi, si sono inchinati di fronte a Kim il Silvio e ci hanno raccontato che Egli, naturalmente con la “e” maiuscola, avrà un rarissimo onore durante la sua visita in Israele: quella di essere invitato a parlare alla Knesset, il parlamento ebraico. Il Tg1, non sapendo come fare a distinguersi nell’omaggio servile, ha addirittura promosso Berlusconi a “capo dello Stato”.
Purtroppo il lieto annuncio che ha aperto i cuori anche dei più dubbiosi è come al solito moneta falsissima. L’ennesima volgare patacca piena d’unto. Perché vedete, altro che rarissimo onore, praticamente quasi tutti i capi di stato e di governo che vanno in Israele, parlano alla Knesset. Anzi Berlusconi è l’ultimo dei governanti europei a farlo, dopo Blair, dopo Zapatero, dopo la Merkel, dopo Sarkozy, persino dopo la regina di Giordania. E, disdetta, persino dopo Fini e innumerevoli altre personalità politiche. Tutte salutate, alla fine dei loro discorsi, da foltissimi applausi e acclamazioni. La stessa cosa accadrà tra qualche mese con il primo ministro polacco.
Ma visto che nessuno si prende la briga di informarsi, la ridicola menzogna gira allegramente e frulla nelle teste sgangherate dei pidiellini. Confessate: per qualche ora anche voi ne siete rimasti basiti, avete creduto che davvero fosse un un grande e inedito onore. Lo avete giustificato con il sionismo selvatico e contraddittorio di mister B.
Invece è semplicemente una balla. Una triste balla per un triste Paese.
Molti politici non israeliani hanno parlato alla Knesset,si sa. Non è un onore esclusivo, è quello che viene detto che fa la differenza.
Eh si, lo sappiamo tutti che D'Alema andava in autostop e Prodi in bicicletta.
Che mister B.parlasse alla Knesset più che stimolarmi il senso dell'onore mi ha fatto venire i brividi.Per quanto riguarda il viaggio, trattandosi di Biancaneve e i 7 nani penso che il conto lo pagherà Perrault.Lui sì che se ne intendeva di favole
sarebbe anche interessante sapere quanto è costata agli italiani la trasferta israeliana di Berlusconi e di SETTE ministri (Frattini, Sacconi, Scajola, Ronchi, Prestigiacomo, Matteoli e Fazio), tutti con il loro seguito, alloggiati al King David Hotel in duecento stanze; mi viene in mente la battuta di Andreotti a proposito del viaggio in Cina:"sono andato in Cina con Craxi e i suoi cari" Fiorella
balla o non balla l'importante è che tutti i pidiellini, e anche tutti gi altri che si informano solo con la TV (il 93% se non erro), lo credano; dovrebbere essere obbligatorie scritte di smentita in sovraimpressione. Fiorella
Tronfio e ridicolo, come sempre. E' amico di tutti lui! Che pena che vergogna per il nostro paese!
Si è arrivati al punto che le balle sfiorano per terra, tra una cosa e l'altra. Non mi stupisco, ormai, più di nulla.Noc
Sarò sincera, non ho pensato minimamente che fosse un grande onore, nè sono rimasta basita, casomai ho pensato all'enesima figuraccia internazionale e strabiblica che avremmo potuto fare. La menzogna ben preparata mediaticamente è all'ordine del giorno e sempre dobbiamo leggere tra le righe, tra le immagini, è diventata una sgradevole abitudine.Roberta.