La cosa più impressionante non è la guerra, è la quasi indifferenza con cui essa viene avvertita dalle società europee e da quella italiana in particolare. Sebbene il conflitto sia vicino e tanto per dire una il confine italiano in Friuli dista 713 chilometri in linea d’aria da quello ucraino, c’è l’impressione di essere molto lontani e di non poter avere un reale coinvolgimento con il massacro voluto laggiù dal nostro padrone che vuole combattere la Russia fono all’ultimo ucraino ora, ma domani fino all’ultimo polacco o all’ultimo italiano. Sebbene l’invio continuo di armi con tutte le altre spese per l’impossibile sostegno dell’Ucraina, tolgano risorse a quel poco di stato sociale che è rimasto, la massima parte delle persone ritiene o comunque si comporta come se la guerra non ci riguardasse e fosse fatta di titoli di giornali e di strilli da telegiornali. Sebbene infine lo scontro in atto tra la Nato e la Russia faccia dell’Italia un bersaglio “privilegiato” , ma peraltro privo delle difese promesse e garantite, semplicemente perché esse non ci sono in occidente, pare che tutto sia preso come un videogioco e che solo una minima parte della popolazione abbia la percezione reale di ciò che sta accadendo.
Nessuno pretende che i cittadini siano in grado di avvertire l’atmosfera di totale menzogna e censura che accompagna non solo lo svolgimento della guerra, ma anche la sua genesi e la sua natura di conflitto mondiale. Nessuno pensa che l’uomo della strada comprenda che narrazioni tipo quella che la Cia avvertì a suo tempo l’Ucraina di non distruggere il North Stream, perché aveva ricevuto notizie in tal senso dall’intelligence militare olandese che attribuiva questa idea al comandante in capo delle forze armate ucraine, generale Valery Zaluzhny, sono favole per idioti. Dopo tutta una serie di ridicole versioni ecco l’ultima, costruita come le altre per coprire il ruolo degli Usa nel peggiore atto terroristico degli ultimi due decenni e quello dei suoi complici europei a cominciare dal repellente Scholz: per decrittare fino in fondo questa storiella bisognerebbe infatti conoscere a fondo la questione per comprendere che questa ennesima versione dell’attentato è un siluro a Zaluzhny che è stato gravemente ferito (secondo alcuni è morto) ed è perciò un capro espiatorio perfetto. Naturalmente si fa finta di credere che il comandante in capo sia vivo e vegeto per attribuirgli la responsabilità di aver pianificato male la controffensiva così da salvare la reputazione della Nato che in effetti è stata l’ unica vera regista del fallimento. E per gettagli addosso rutta la merda americana.
Si possono tranquillamente ignorare questi sottofondi dell’informazione o persino il fatto che ci si trovi ad una svolta epocale della storia, alla drammatica e violenta obsolescenza dell’impero Usa nel quale ci siamo adattati, non riuscendo a comprendere di essere ormai un’appendice da usare senza ritegno, ma non si può non sentire l’allarme per essere trascinati questo gorgo nella condizione di colonia senza che in realtà la volontà generale del Paese venga in qualche modo espressa. C’è ormai il 50 per cento di probabilità di entrare ufficialmente in guerra a farci massacrare al posto dell’egemone e per i suoi esclusivi interessi, eppure la vita scorre come sotto ipnosi. Certo nei discorsi da bar molti sono diventati prima virologi e poi strateghi così come qualche anno fa erano tutti allenatori della nazionale, ma rimane per la grande maggioranza rimane come una sorta di gioco, come un racconto dell’irrealtà. In passato se fossimo scesi in guerra sia pure senza dichiaralo dando fondo alle ultime risorse risorse del Paese per salvare un regime nazista e tradendo platealmente la Costituzione ci sarebbe stata un’insurrezione popolare, Perfettamente legittima del resto perché ogni violazione della carta fondamentale è una violazione di quello che possiamo chiamare il contratto sociale con l’automatica delegittimazione del potere e dei suoi privilegi, compreso l’uso esclusivo della forza . Ora invece il gregge segue le vicende della guerra proprio sull’uscio di casa, come estraniato da se stesso e dai propri interessi.
Forse l’arrivo della guerra guerreggiata sveglierà tutti dal sonno in cui giacciono. Ed anzi questo una delle preoccupazione che sta prolungando il conflitto armato e perciò le possibilità che esso divenga nucleare: una clamorosa sconfitta dell’Ucraina farebbe sgonfiare la bolla di menzogne assurde che ci raccontano e forse arrivare al risveglio.
Quando cominceranno tornare indietro cadaveri di nostri figli e nipoti… qualcuno si sveglierà di botto!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Sovranità popolare…
https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=ARMI
O qui :
https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/firma-i-referendum-online/
Anche quando i primi militari italiani saranno coinvolti nel conflitto, non accadrà nulla. Perché questo paese è disgregato socialmente e non esiste più una visione collettiva, tutti vivono le loro fortune e disgrazie a livello individuale.
I primi militari saranno i professionisti. Quindi, ognuno penserà, chi se ne frega?
Nel frattempo reintrodurranno forme di leva volontaria e una massa di coglioncelli cresciuti a merendine e videogames si faranno belli con amici e parenti andandosi a arruolare, perché la guerra non hanno la minima idea che sia sangue e merda e dolore e non un divertente gioco. E ancora gli italiani non faranno niente. Penseranno che a loro non li tocca, visto che è così lontano.
Man mano, o forse velocemente, perché le cose possono sempre scivolare sul piano del conflitto nucleare, toccherà tutti, ma sarà troppo tardi per tutto.
Gli italiani, come popolo, sono morti dalla fine degli anni 70. C’è una generazione di 50enni che non sa cosa sia una lotta di classe.
Nel mentre, gli apparati repressivi dello Stato sono sempre più pervasivi e organizzati. L’esercizio della violenza è a piacere. I media sono totalmente asserviti e le narrazioni sono totalmente ideologiche.
L’italia è una mera espressione geografica. Aveva ragione Metternich.
Ho il dubbio, che neppure chi la predica (men che meno gli ultrà sessantenni, che hanno ridotto litaGlia in questo stato, magari cianciando di lotta dì classe…), sappia di cosa parla, quando ciancia di lotta dì classe, come sta ad indicarci il degrado sociale ed economico degli ultimi 30 in itaGlia…
E.C.
“…come sta ad indicarci il degrado sociale ed economico degli ultimi 30 Anni in itaGlia…”
L’aforisma del Metternich riguarda sicuramente Anche o Soprattutto i sinistrati sedicenti lottatori di classe e perennemente avvinghiati in vario modo alla mammella di uno stato itaGliano dal genoma perdente e fascista ( sempre più evidente negli ultimi decenni, poiché forte con i deboli e debole con i forti oltre che promotore di eserciti industriali di riserva, extra comunitari…), anche a discapito dei propri connazionali, alla pervicace ricerca di favori e privilegi di Vario genere,a spese dei propri connazionali, che si permettono pure il lusso di insultare o denigrare, se fanno notare loro certo atteggiamenti profittatori o frignoni nei decenni…
Una Pseudo nazione di idioti atomizzati e profittatori da decenni, è giusto, direi ineluttabile, che venga spazzata via….
2 sono le categorie di sinistrati, che hanno contribuito dì più al degrado degli ultimi 30 anni le femministe Frignone e fascio-suprematiste sessiste, e gli ultrà sessantenni, che se ne sono fregati del depauperamento dei diritti sociali e del lavoro, ai danni dei lavoratori più giovani ( quelli della pensione Solo contributiva, per dire…), oltre che della deriva autoritaria in atto da circa 30 anni, principalmente per tramite di leggi elettorali “””maggiortarie”” o truffa, che dir si voglia…
Questa situazione sta ad indicare la totale mancanza di un dissenso serio. Per questi motivi, l’Italia finirà male.
è già finita male…